Viaggi avventura: i tesori del Gabon

 

Clima equatoriale, umidità elevata e temperature che si attestano tra i 23 e i 35 gradi. Il Gabon non è certamente una meta turistica, però questo non vuol dire che non possa essere ancora più incredibile scoprirlo, soprattutto se siete amanti dei viaggi avventurosi e fuori dal comune. Tra le mille possibili escursioni tra cascate, foreste e colonie di gorilla, eccone qualcuna che proprio non potete perdere:

Zanzibar: viaggio a Stone Town, la città di pietra luminosa

 Nel labirinto della Città di pietra Luminosa, ricca, limpida e complessa. La città di Stone Town, sull’isola di Zanzibar, ricorda la voce di Freddy Mercury, che proprio tra i questi vicoli sul mare è nato e ha vissuto la propria infanzia. Le strade di Stone Town, profumate di incenso e cannella, sono tanto strette e contorte da non permettere l’ingresso delle auto. Si gira a piedi o in bicicletta, unendosi al flusso vivace dei passanti. Mji Mkongwe, il nome swahili della parte più antica della capitale, è un centro vivace e multiculturale, dalle architetture coloniali e i giardini eleganti, ma anche una città di mercati e moschee, bazar e casupole incasellati l’uno sull’altro tra le strutture di pietra bianca (patrimonio dell’umanità dell’Unesco).

Viaggi-avventura: un corso per diventare guerriero Masai

 Non più fare il turista, ma ma diventare un guerriero Masai. Adesso è possibile farlo in sette o dodici giorni. La nuova frontiera dell’avventura parte dal Kenya, (www.Malindikenya.net). Una vacanza originale a ”impatto zero”, nel rispetto dell’ambiente e della cultura locale. ”L’idea è venuta per caso – dice Laura Alessandrini, co-direttrice del tour operator ‘Bush Adventures’ – dopo aver visto che c’è un gap enorme nel mercato dei safari in Kenya. Esiste quello ‘supercoloniale’ dove si osservano gli animali e poi c’è quello dove si visitano i villaggi: noi volevamo creare un’esperienza che facesse provare cose differenti”.

Uganda: turisti tranquilli, nessuna epidemia di vaiolo. Era varicella

 L’Oms ha appurato che alcuni sospetti casi di vaiolo che erano stati segnalati in Uganda oggi erano invece dovuti al virus della varicella. Lo rende noto la stessa Organizzazione mondiale della sanità attraverso il portavoce Gregory Hartl. “Sembra che i presunti casi di vaiolo siano in realtà di varicella, per giunta verificatisi nelle passate tre settimane. Non si tratta quindi di un evento grave“, ha detto il portavoce. L’Oms aveva reso noto di stare indagando sulle notizie di una possibile esistenza nell’Est dell’Uganda di un piccolo focolare di vaiolo, una delle malattie più temute del passato, dichiarata globalmente sconfitta nel 1979.

Scoperta al Cairo: Tutankhamon nacque da una relazione incestuosa

 Tutankhamon nacque da un’unione incestuosa. E’ l’ultima scoperta legata al giovane faraone, morto in circostanze misteriose, all’età di 19 anni attribuita al grande archeologo egiziano Zahi Hawass, vice ministro della Cultura dal 2009 e segretario generale del Consiglio superiore per le antichità del Cairo. Grazie ad accurati esami del dna, non solo sulla mummia di Tutankhamon, ma di altri faraoni, l’equipe di biologi e medici tedeschi e egiziani, avrebbero dunque scoperto l’ultimo segreto di Tutankamon, secondo quanto rivela il settimanale francese ‘Point de vue’.

Arte in Namibia: township art e spettacoli

 In Namibia, come in altre zone dell’Africa, sta emergendo una nuova e vivace corrente artistica, la township art. Questo termine, coniato nelle bidonville del Sudafrica, descrive una nuova generazione di artisti che, avendo usufruito di borse di studio e di prestiti agevolati, ha studiato arte alla Windhoek Academy, oggi University of Namibia, o in scuole d’arte private a Luderitz Bay. Tra questi, Joseph Madisia, Andrew von Wyk e Tembo Masala sono già piuttosto celebri.
In gergo nero, “sharp”, letteralmente “affilato”, è il superlativo di buono e i disegni dipinti da questi giovani artisti, che raffigurano la vita nelle bidonville sovraffollate narrando la sofferenza e la protesta, sono sharp – oltre a essere aggressivi, divertenti, cinici e profondamente realistici.

Cosa mangiare in Namibia: prelibatezze del deserto e cucina della Savana

 La Namibia non è – naturalmente – solo città ed eredità coloniale, ma anche e soprattutto natura e cultura tradizionale. In quest’arida terra i nativi hanno dovuto adottare la loro dieta alle risorse disponibili con fantasia e creatività, oggi molto apprezzate anche dai turisti.

PRELIBATEZZE DEL DESERTO NAMIBIANO
Le uova di struzzo, per esempio (un uovo di struzzo corrisponde a circa 24 uova di gallina), sono una delle specialità dei san (boscimani) che hanno inventato molte ricette, tra cui una frittata cotta in una buca nel terreno piena di brace; dopo aver bucato la parte superiore del guscio, si mescolano tuorlo e albume con un rametto e si versa il contenuto sulle braci.

Divertimenti in Namibia: ristoranti e vita notturna a Swakopmund

 Se volete assaporare i piatti e la vita notturna fuori da un contesto internazionale, la Namibia offre molti spunti anche per i turisti che desiderano vedere un po’ di vita “vera”… Tanto per cominciare, una tappa quasi obbligata è quella di Swakopmund. Swakopmund è rinomata per la cucina di mare di alta qualità, che integra i menu tipici della Namibia. Tra i locali migliori figurano l’Hansa hotel in Roon Street, che vanta un ristorante eccellente di cucina internazionale di buona qualità, con piatti a base di pesce, carne o sole verdure; ha inoltre una cantina straordinaria di vini sudafricani.

RISTORANTI A SWAKOPMUND
The Tug è un altro ristorante noto per la cucina di mare; è in un’ottima posizione accanto a un molo, splendido al tramonto. E’ molto popolare e perciò è consigliabile prenotare per tempo.
Il Kucki’s Pub è uno dei bar-ristoranti più vivaci e frequentati di Swakopmund. C’è posto a sedere nell’ampio cortile o all’interno, la cucina (tipica tedesca) è ottima – il pesce è la specialità – e si consiglia di prenotare.

Divertimenti in Namibia: ristoranti e vita notturna a Windhoek

 Windhoek, la cosmopolita capitale della Namibia, vanta un cospicuo numero di buoni caffé e ristoranti adatti ad ogni gusto e portafoglio. L’intramontabile Gathemann Restaurant di Indipendece Avenue (al primo piano del Gathemann Building) offre un ambiente molto accogliente e una terrazza affacciata sullo zoo cittadino; è ottimo per gustare specialità namibiane quali selvaggina, aragoste di Luderitz e asparagi freschi di Swakopmund. La scelta dei piatti vegetariani è soddisfacente e la scelta dei vini è molto ricca.

RISTORANTI A WINDHOEK
Proprio di fronte alla Joe’s Beerhous, in Nelson Mandela Avenue, si trova O Portuga, il ristorante più adatto per assaggiare pietanze rigorosamente piccanti ispirate alla cucina dell’Angola, ex colonia portoghese, e una ricca varietà di piatti di pesce. Rinomato per le ricette a base di pesce è anche Luigi & the Fish, un locale apprezzato da chi si trattiene volentieri a tavola a lungo; è situato in Sam Nujoma Drive nei pressi dell’incrocio con Nelson mandela Avenue.
Per il pranzo, provate Mugg&Bean, un locale con una terrazza che si affaccia sul centro commerciale di Post Street Mall e serve un caffé aromatico e una ricca scelta di panini e piatti leggeri.

Cosa mangiare in Namibia: dalle specialità tedesche ai prodotti locali

 Se pensate che il peggio di un viaggio in Africa sia il cibo, vi sbagliate di grosso: il continente africano offre una gamma di sapori e una cucina prelibata che saprà rapire ogni palato. La Namibia, in particolare, ha una cucina dalla ricchezza e varietà che riflettono la cultura cosmopolita del Paese. Non c’è da stupirvi se ne resterete totalmente innamorati. Naturalmente, trattandosi di un’ex colonia tedesca, la prima cosa che potrete trovare in Namibia sono i piatti tipici della cucina tedesca, birra inclusa.

COSA MANGIARE IN NAMIBIA
Una parola che quasi ogni namibiano capisce è brotchen, il termine tedesco che significa panino e che è entrato a far parte del vocabolario di tutti i gruppi linguistici del paese. Nelle pasticcerie della Namibia, i visitatori europei trovano prodotti da forno di ogni sorta, dai filoni di pane integrale di segale ad Apfelstrudel, Sachertorte, sontuose Schwarzwaldkirschtorte e molto altro.
Sui menu della Namibia si trovano molti altri piatti tipici tedeschi, dai wurstel al sauerkraut, per non dire della birra, rigorosamente prodotta secondo gli standard tedeschi.

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