Monumenti ed edifici di culto dell’Italia Longobarda, un patrimonio tanto prezioso da essere entrato di diritto tra i beni dell’Unesco considerati Patrimonio mondiale dell’Umanità. L’Unesco ha infatti accolto la candidatura dei luoghi dell'”Italia Longobardorum” presentata nel 2008 dal Governo Italiano, inserendo sette capolavori dell’arte e dell’architettura longobarda come un unico sito turistico come itinerario che comprende tutta Italia, dal Gargano fino al Friuli.
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Estate 2011: previsioni per il turismo in crescita, ma fatturato stabile
Più turisti in Italia, sia italiani che stranieri, ma che spenderanno meno. Resta dunque stabile la previsione per il fatturato nel settore turistico per l’estate 2011, con cifre che ritoccano di poco le sorti del comparto: +1,9% di turisti italiani e +1,8% di turisti stranieri. I dati sono stati forniti da un’indagine del Ciset, in collaborazione con Federturismo-Confindustria, prendendo in considerazione un campione di 600 operatori turistici in tutta Italia tra alberghi, tour operator, impianti termali ecc.
Viaggi di nozze: ecco i posti più belli dove dire sì, con tutti i riti del mondo
La primavera, si sa, è il periodo ideale per i matrimoni. Inizia la ricerca dell’abito bianco, dei confetti, delle bomboniere… almeno in Italia! Negli altri Paesi, infatti, la cerimonia nuziale può essere molto diversa.
Hotels.com, leader nella prenotazione di hotel online, ha cercato in giro per il mondo le tradizioni più particolari legate al rito nuziale, scoprendo ad esempio che in Giappone la sposa è vestita di bianco non per rappresentare la purezza, ma il lutto dei suoi genitori, che in Messico gli sposi dopo la cerimonia vengono legati con un lazo, che il matrimonio ebraico conserva tradizioni bibliche millenarie e che la Polinesia è la meta ideale per una cerimonia davvero romantica.
Giappone
Uno dei riti più affascinanti del mondo è sicuramente quello scintoista, praticato ancora oggi in Giappone. La cerimonia viene celebrata generalmente in un tempio o nella casa dello sposo, dove la futura sposa arriva vestita di bianco, a simboleggiare il lutto dei suoi genitori, e con in testa un panno bianco, che rappresenta la sua intenzione di non essere gelosa. Il rituale vero e proprio si chiama san-san-ku-do e consiste nel bere riso e sakè per tre volte da tre coppe di misure diverse, prima in salotto e poi in camera da letto. Dopo la cerimonia la sposa si cambia l’abito, indossandone uno particolarmente sfarzoso e generalmente rosso, colore portafortuna.
* Dove soggiornare
Per un soggiorno lussuoso e romantico, Hotels.com consiglia di prenotare una suite al Mandarin Oriental Tokyo – 5 stelle (a partire da 425 euro per camera a notte), dove potete trovare sauna in camera e vasche idromassaggio da sogno.
Capri, scoperto un affresco del 1300 nella chiesetta di Sant’Anna
Nella chiesetta di Sant’Anna, prima parrocchia dell’isola, all’interno del borgo medievale, di Capri (Napoli) e’ venuto alla luce un affresco considerato di notevole pregio artistico. L’annuncio e’ stato dato da Don Carmine del Gaudio, parroco della Chiesa di Santo Stefano Protomartire. Si tratta di una crocifissione databile, secondo gli esperti della Sovrintendenza che hanno curato i primi rilievi, al 1300.
La scoperta dell’affresco
L’opera di recupero e’ durata molti mesi: nel corso di lavori di normale manutenzione della parete della piccola e antica chiesa del Borgo Medievale, che fu fino al 1595 la prima parrocchia dell’isola, gli operai dell’impresa edile, attraverso un foro praticato nel muro, si accorsero dell’esistenza di un affresco che era stato murato nel corso degli anni. Dalla grande croce lignea, manca pero’ per motivi legati all’usura del tempo, o ancora da accertare, la figura del Cristo, mentre ben visibile e’ la figura della Vergine, di San Giovanni, di alcuni cherubini ed in basso a sinistra la probabile effige del donatore. L’intera parete e’ adornata di decori ed elementi geometrici e probabilmente l’opera risale al periodo tardo Giottesco.
La notte dei musei a Catania: alla scoperta delle meraviglie proibite della città
Chi ha sempre sognato di vedere Catania ma lo ha anche sempre rimandato, può trovare adesso lo stimolo per farlo, visto che, per la Notte dei Musei, si spalancano le porte di molte meraviglie che qui risiedono. Solo per riportare alla memoria alcuni scorci che la Storia ha lasciato in eredità, ricordiamo la mistura di stili che caratterizzano questa città meravigliosa e la loro capacità di suscitare empatia ed emozione.
Sulle tracce di greci e romani
Del periodo greco restano poche tracce (terremoti, colate laviche, i pochi scavi archeologici hanno decisamente remato contro) ma molto suggestive (soprattutto i mosaici, oltre alla bellissima colonna istoriata, sono esposti al Museo civico). Meglio è andata per i resti romani, tra il Teatro Romano (del II secolo), l’Odeon (III secolo), l’Anfiteatro (II secolo), le Terme dell’Indirizzo, le Terme della Rotonda, le Terme Achilliane, etc. Interessanti anche i resti dell’acquedotto a via Grassi e ‘u Liotru, il simbolo della città (un elefante in pietra lavica porosa sormontato da un obelisco egittizzante). Le necropoli, del periodo Tardo Antico, si trovano invece a nord e ad est di Catania (puntate ai mausolei di Viale Regina Margherita e Vico Ipogeo), mentre le paleocristiane cripte di Sant’Euplio, di Santa Maria La Grotta, della cappella nell’Ospedale Garibaldi e gli ambienti del cosiddetto Sacro Carcere vanno cercate un po’ ovunque per tutto il territorio urbano.
Una suite a Castelbrando, castello medievale nel trevigiano
Strette e ondulate colline ricoperte di vigneti e punteggiate da manieri, campanili e dai cipressi che si stagliano sui crinali, proteggono la Valmareno, vallata in provincia di Treviso, tra Valdobbiadene, Conegliano e Vittorio Veneto, regno del vino Prosecco. Domina la vallata CastelBrando, imponente fortezza medievale arroccata su un promontorio roccioso e immersa in un parco di 50 ettari, attrezzato per splendide passeggiate a piedi, a cavallo e in bicicletta. Più che un castello è un autentico borgo medioevale che sovrasta la valle e il suggestivo borgo di Cison di Valmarino in tutta la sua maestosità con ampi terrazzamenti e mura merlate, raggiungibili con una funicolare panoramica.
Castelbrando
Dopo anni di accurati e scrupolosi lavori di restauro CastelBrando è diventato un raffinato ed elegante albergo con 80 tra camere, suite e appartamenti dislocati in tre diversi spazi, tutti di grande fascino: 50 nel castello, 16 in una dependance a valle e 14 nella sottostante villa Marcello Marinelli, nella piazza centrale del borgo. Fanno parte del complesso fortificato anche un centro benessere, due ristoranti e diversi bar, cantine ed enoteche, un centro congressi, capace di accogliere fino a 1.800 persone, la settecentesca chiesetta di San Martino e diverse aree museali, punto di partenza per una splendida avventura attraverso la storia della regione.
Benbevuto: nel Salento i turisti sono accolti con il Negramaro
E’ ripartita a Pasqua e prosegue per tutto il 2011 ‘Benbevuto‘ nel Salento, l’iniziativa di benvenuto della cantina Feudi di Guagnano e piu’ di 100 strutture ricettive salentine (alberghi, agriturismo, villaggi, b&b ecc.) che prevede un omaggio di una bottiglia di Negroamaro ai turisti che visitano l’azienda vinicola guagnanese, esibendo la lettera di benvenuto ricevuta dalla struttura ricettiva dove si soggiorna.
Per gli enoappassionati e’ l’occasione per immergersi completamente nella cultura vitivinicola leccese e conoscere i particolari vigneti coltivati secondo l’antico sistema ad ‘alberello’, da cui esce l’etichetta-cru della cantina ‘miglior viticoltore dell’anno’ secondo la Coldiretti della provincia di Lecce, e per visitare il Museo del Negroamaro, nato nel 2006 a Guagnano, aperto tutti i giorni e a ingresso gratuito.
Isola d’Elba, un mare tutto da scoprire
Ha la forma di un pesce che si allontana dal continente e il colore, il profumo e il destino segnato dal mare: l’isola d’Elba è circondata dall’acqua del Tirreno che cambia tonalità quasi metro dopo metro, scogliera dopo scogliera, e racchiude al proprio interno granito e pietra, ferro e calcio, rocce, boscaglie, pinete e limonaie. Il suo favoloso paesaggio ha incantato condottieri, artisti, viaggiatori e popoli interi: i greci, gli etruschi, i romani, i longobardi, gli spagnoli che a turno si sono insediati sull’isola, hanno fondato colonie, costruito borghi e necropoli e hanno dedicato templi agli dèi sulle colline boscose dell’interno.
L’isola toscana è anche uno straordinario laboratorio di minerali cristallizzati, che hanno condizionato la struttura e la forma delle spiagge, come dimostra la sabbia grigia e luccicante per i frammenti di mica della spiaggia di Fetovaia, a nord, o l’acqua tinta dal rosso ruggine dell’ematite di Rio Marina, a est dell’isola.
Lungo il periplo dell’Elba, che si può effettuare anche in poche ore, si possono trovare paesaggi sempre diversi: lidi di sabbia, di roccia e di ciottoli; cale e baie lambite dal mare verde scuro e profondo a ponente, dove la risacca batte su gradoni di granito che scendono dalle pendici del monte Capanne, e dall’acqua più chiara e trasparente a levante, dove le spiagge sono ricoperte di ciottoli bianchi e luminosi.
Positano, Vietri ed il Sentiero degli dei: le vacanze in Costiera
Profuma di limone la costa che da Positano scende fino a Vietri sul Mare, in provincia di Salerno. Chiazze di buganvillea viola e porpora colorano i borghi, gli anfratti rocciosi, gli archi, le grotte e le rupi scoscese, che come passaggi verticali uniscono il cielo e il mare. Il litorale è uno spettacolo per il colore del Tirreno, giada e turchese, e delle case arrampicate sui monti; per le baie e le grotte che si aprono all’improvviso; per gli scorci sui Faraglioni e sulle tozze e gialle torri che vegliano dall’acqua; e per i piccoli borghi di pescatori scolpiti nella roccia. E’ il tratto di costa – circa 30 chilometri – che ha incantato artisti, intellettuali, personaggi celebri del cinema e del teatro e che ogni volta che lo si percorre regala scorci sempre nuovi.
La costiera amalfitana
Delimitato dalla litoranea 163 amalfitana, piena di angoli bellissimi che mozzano il fiato a ogni curva, la Costiera è piacevole da percorrere anche via mare e lungo i sentieri che dall’alto della montagna scendono a mare. In questo caso si parte da Nocelle, sopra Positano, da dove comincia il “Sentiero degli Dei” (www.sulsentierodeglidei.it) fino a Bomerano, frazione di Agerola, lungo una strada panoramica a strapiombo sul mare.
Vacanze in Italia per imparare l’italiano: un must per statunitensi e giapponesi
Sempre più spesso per gli stranieri che scelgono l’Italia come meta di vacanze apprendere almeno i rudimenti della lingua italiana diventa un “must”, soprattutto per i giovani provenienti dai Paesi europei, ma anche per statunitensi e giapponesi. A dirlo è l’ultimo rapporto dell’ASILS, l’Associazione delle scuole di italiano come lingua seconda, secondo il quale i viaggi sono insieme al patrimonio culturale e alle relazioni personali e di lavoro fra le principali leve che spingono gli stranieri a imparare la nostra lingua.
Imparare l’italiano in Italia
Realizzato dal Centro Studi Turistici di Firenze, lo studio evidenzia che l’Italiano esercita un fascino particolare soprattutto fra i più giovani e in particolare sul gentil sesso. Degli oltre 22 mila iscritti ai corsi di lingua delle scuole associate, la componente femminile rappresenta la quota maggioritaria con circa il 68%. Il primo target è quello nella fascia d’età compresa fra i 18 e i 25 anni (31,2%) e non a caso gli studenti sono la quota maggioritaria della domanda (35,5%). Il principale mercato di riferimento per quanto riguarda la provenienza geografica è l’Europa, con un’incidenza del 61,2% (51,2% solo Europa Ovest).