Guida di Viaggio a Santander:una città giovane, centro principale storico, culturale ed economico della Cantabria

 Santander è una città spagnola con circa 180 mila abitanti ed è capoluogo della comunità autonoma della Cantabria.

La città costituita da un centro storico e da una parte più moderna che si sviluppa lungo la costa è il capoluogo e il centro principale dal punto di vista storico, culturale, amministrativo ed economico della Cantabria. Riparata alle spalle dalle montagne della Cordigliera Cantabrica e riparata dal mare dalla sua baia, la città gode di una posizione ideale che le conferisce un clima mite durante tutto l’arco dell’anno.

La città, relativamente giovane, conta circa 200.000 abitanti ed è ritenuta una delle migliori città spagnole come qualità della vita, grazie alle medie dimensioni, al clima ideale e alla vicinanza del bel mare. La moneta è l’Euro, che si divide in centesimi, e come tutto il resto della Spagna, Santander non è eccessivamente cara per noi italiani. Si parla lo spagnoloSantander è un comune spagnolo di 182.926 abitanti, capoluogo della comunità autonoma della Cantabria.

È sede vescovile e universitaria e, oltre alla Universidad de Cantabria c’è l’Universidad Internacional Menéndez Pelayo detta università del verano perché la sua attività rivolta agli stranieri con corsi di lingua spagnola si svolge essenzialmente nei mesi estivi. È una moderna città industriale e un importante porto naturale in una profonda insenatura del Golfo di Biscaglia (la baia di Santander), fra i contrafforti dei Monti Cantabrici e il mare, a 108 km da Bilbao e 197 da Oviedo.

Luoghi d’interesse:
Ha belle spiagge e un ottimo clima, essendo riparata dai venti provenienti dai monti della Catena Cantabrica. Famosa come centro turistico – balneare, fu una tappa del Camino di Santiago del Nord.

Il Paseo de Pereda: è il punto di partenza per una visita della città. Proseguendo si incontrano il Real Club de Regatas, il Banco de Santander, l’Imbarcadero, e, in fondo ai Jardines de Pereda, l’omonimo Monumento.

Il Centro Storico: proseguendo si incontrano la Piazza Porticata, la bella Cattedrale, il Municipio e il Museo delle Belle Arti, il principale della città.

Guida di Viaggio a Valladolid: signora di un impero senza tramonto

 Valladolid è una bellissima e storica città spagnola capoluogo della regione della Castiglia e Leon di circa 499.000 abitanti.La città dista 193 km da Madrid 280 km da Bilbao 663 km da Barcellona e 589 km da Siviglia.

Origini & Storia:
Valladolid fu un importante e fiorente centro del Rinascimento spagnolo, tanto da venire nominata capitale di Spagna durante l’epoca imperiale ed è stata riconosciuta la città nella quale si parla lo Fu residenza reale per molti secoli, sviluppandosi dalla cattedrale, verso il fiume, tra plaza Mayor e plaza San Pablo.
Nel 1469, assistette al matrimonio dei re cattolici Isabella e Ferdinando e nel 1506 alla morte di Cristoforo Colombo, nella sua umile casa di plaza de la Magadalena. La sua casa, è stata trasformata, nella Casa Museo de Colon ed espone numerosi cimeli del navigatore.
Valladolid fu devastata da un incendio nel 1561 e Filippo II, incaricò Juan de Herrera, autore del famoso Escorial, di riprogettare la città, che si espanse cosi oltre i limiti medievali, parallelamente al fiume.
Nei primi anni del XVII secolo Filippo III, la elevò a capitale di Spagna per un ventennio; quando poi la corte fu portata a Madrid, iniziò il declino della città durata fino al novecento.

Luoghi da non perdere:

Valladolid possiede monumenti e musei, legati al passato glorioso di questa zona, che iniziò al tempo dei Mori, (il nome deriva da Belad-walid, che significa Terra del governatore), ma ebbe le sue maggiori fortune dopo la Riconquista.

Cuore del centro storico, è plaza Mayor, piazza rettangolare, circondata da portici su cui si apre l’Ayuntamento, il severo municipio in stile classico. Benché non abbia monumenti di particolare bellezza, è luogo di incontro preferito degli abitanti, che fino a tarda notte affollano i vari locali dislocati nelle vie.

Guida di Viaggio a Pamplona: una delle città spagnole con il più alto livello di qualità della vita.

 Pamplona in Castigliano e Iruna in Basco, è situata lungo la via per Compostela. Ha circa 185 mila abitanti, è capoluogo della comunità autonoma della Navarra e dista poco più di 400 km da Madrid.

Origini:
Il nome della città deriva da Pompeo che nel 75 avanti Cristo stabilì qui un accampamento militare. Durante il periodo romano la cittadine ebbe un periodo di grande sviluppo ma successivamente subì diverse invasioni barbariche che la rasero al suolo.
Agli inizi del secolo VIII essa fu presa dagli arabi che non vi risedettero abitualmente. Purtroppo nel 788 Carlo Magno, distrusse le mura della città. Successivamente il nucleo Cristiano della città si ritrovò a vivere assieme ai mussulmani ma ciò portò a diversi contrasti tra loro.
Col regno di Castiglia la cittadina ebbe la funzione di fortezza del regno che aveva lo scopo di fermare i tentativi di invasione che provenivano dalla Francia.
Le mura vennero ulteriormente rinforzate durante i secoli XVI e XVII.

Tradizioni:
Pamplona è celebre per Los San Firmines, feste che hanno luogo ad inizio luglio, tra il 6 ed il 14, ogni anno in onore del patrono della città, San Firmino appunto, con il tradizionale encierro, la corsa dei tori e il chupinazo, cioè l’inaugurazione della festa. In quei giorni migliaia di persone raggiungono il capoluogo della Navarra, e la città è piena di sfilate, canti e balli.San firmino era figlio di un senatore romano, Firmus, che in quel tempo era governatore della regione nel secolo III. Firmino si converti al cristianesimo e fu poi ordinato sacerdote nella città di Tolosa in Francia. Più tardi tornò a Pamplona col titolo di vescovo. Il suo ritorno non fu felice poiché morì decapitato nella cittadina di Amiens nel 303.dove si era recato per diffondere il vangelo.
San Firmino divenne patrono dei barcaioli, dei vinai e dei fornai. La festa in suo onore pensate che dura 204 ore ed è diventata un occasione di grande divertimento, con processioni, gente festosa in strada, delizie da mangiare e bere.

Lo festa divenne famosa attraverso i racconti di Hemingway che risiedette nella località in diversi periodi della sua vita. Nelle sue parole si ritrovano gli avvenimenti più emozionanti della festa ed in particolar modo la corsa dei tori. La festa ha connotati sia religiosi che una pagani.

Guida di Viaggio a Saragozza:”la più Nobile,Leale, Eroica, Immortale”

 La Più Nobile, Leale, Eroica, Immortale: così è definita Saragozza, Zaragoza in spagnolo, da quando si oppose strenuamente alle truppe napoleoniche durante la Guerra di Indipendenza Spagnola. Saragozza (in spagnolo Zaragoza) è una città di 682.283 abitanti della Spagna, capoluogo della regione Aragona e della provincia e comarca omonime. È la quinta città spagnola per numero di abitanti e la quarta per sviluppo economico.
È posta nella zona nord-orientale della Spagna, a circa 300 km da Madrid, Barcellona, Bilbao, Valencia e Tolosa, per cui si trova al centro di un importante nodo di comunicazioni.

La città di Saragozza fu fondata secondo una leggenda 144 anni dopo il diluvio universale ed è stata un’antica importante residenza reale aragonese. A partire dal 1118 iniziò il suo periodo d’oro quando, con la conquista da parte di Alfonso I d’Aragona Saragozza divenne la residenza dei regnanti e acquisì grande importanza. Il periodo d’oro terminò nel XV secolo con lo spostamento della corte in Castiglia.

Saragozza è oggi capoluogo dell’Aragona, ha un bellissimo centro storico e numerosi monumenti dichiarati Patrimonio dell’Umanità, vanta una frequentatissima università ed ospita la sede vescovile. I più affascinanti monumenti sono in stile “mudejar”, ricordo del lungo periodo di influenza araba; tra questi spiccano il campanile della chiesa della Magdalena e il Torreon de la Zuda, quest’ultimo nella piccola plaza di César Augusto.L’incredibile presenza di tradizionali panetterie, pasticcerie, negozi di souvenir e ancora, caffetterie, ristoranti, bar e tapas, stupirà il palato e lo spirito di ognuno di voi.

Luoghi da non perdere:

Da visitare la plaza del Pilar, centro monumentale della città, chiusa a est dalla Seo la cattedrale di San Salvador, mentre a ovest è sbarrata dalle importanti rovine delle mura romane. La Seo fu eretta, tra la prima metà del 1100 e la prima metà del 1500, sul sito di una moschea ed è in stile gotico. Particolarmente bello il retablo in alabastro nella cappella maggiore. Da visitare anche il ricco Museo diocesano.

La seconda cattedrale della città è Nuestra Senora del Pilar (nella foto), un’imponente basilica eretta sul luogo in cui si venerava l’apparizione della Madonna di fronte a San Giacomo apostolo. E’ una costruzione rettangolare a tre navate, con quattro alte torri campanarie poste sui lati, a proteggere le dieci cupole minori rivestite di piastrelle colorate e la grande cupola centrale. La facciata centrale, che da sulla plaza del Pilar, è in stile neoclassico, le navate interne sono divise da enormi pilastri, dove si aprono le dieci cappelle e nel centro la cappella del Pilar. Questa cappella è un piccolo tempio con soffitto ornato da Bayeu, Velasquez e Goya (nel 1772). Sulla parete di sinistra si trova la piccola statua della Santa Vergine che è rappresentata su un pilar (pilastro) di marmo rivestito d’argento come sarebbe apparsa a San Giacomo mentre si recava a Compostela.

Guida di Viaggio ad Aveiro: la “Venezia” portoghese

 Aveiro (IPA: /aˈvɐiɾu/) è un comune portoghese di 73.335 abitanti, capoluogo del distretto di Aveiro.
È suddiviso in 14 freguesias. È un comune con discontinuità territoriali, visto che comprende alcune isole.
Situata nell’Ovest del Portogallo, si affaccia sull’Oceano Atlantico.A causa della sua posizione geografica la città gode di un clima caratterizzato da inverni freddi e da estati calde con una buona piovosità durante tutto l’arco dell’anno dovuta alla vicinanza dell’Oceano Atlantico, per cui una visita è consigliata soprattutto nella bella stagione, quando si può godere anche della zona costiera circostante.

La città, che recentemente grazie ai Campionati Europei di calcio che si sono svolti in Portogallo ha creato nuove infrastrutture e servizi, è un importante centro commerciale, industriale e ospita una importante università, ma la sua risorsa maggiore è data dalla presenza della laguna, che consente una fervida attività di pesca e di estrazione del sale. La moneta è l’Euro, che si divide in centesimi, e Aveiro, come tutta la regione della Beira Litoral, non è eccessivamente cara per noi italiani. Si parla il portoghese.

Aveiro è stata una delle sedi in cui si è svolto nel 2004 il Campionato Europeo di calcio.
La sua è una delle Università più importanti e frequentate della nazione.
Viene spesso definita come la Venezia portoghese per i numerosi canali che la attraversano.

Origini:
Il nome di Aveiro appare per la prima volta il 26 gennaio 959 nella donazione testamentaria della contessa Mumadona Dias al monastero di Guimarães: Suis terras in Alauario et Salinas.

La cittadina si è sviluppata inizialmente intorno alla chiesa principale, la Chiesa di San Michele situata dove oggi è la Piazza della Republica dopo che la chiesa stessa fu demolita nel 1835.

Guida di Viaggio ad Altamura:La “Leonessa” della Puglia

 Altamura è un centro del nord-barese di circa 70.000 abitanti a 40 km da Bari e a 19 km da Matera. La chiamano la Leonessa di Puglia: stiamo parlando di Altamura, città fiera e ribelle, bella e nobile per la sua storia e cultura. Siamo a poco più di 40 km. da Bari e a 19 km. da Matera, quasi al confine della Puglia con la Basilicata. Questa è Altamura, città di storia e dal passato illustre. Il nome ricorda la mitica regina Altea, e nel passato prese anche il nome di Altilia, fiorente città dell’antica Peucezia.

Il centro storico è famoso per la forma perfettamente circolare, ma soprattutto per i claustri, specchio della commistione di più culture che nel corso dei periodi storici hanno caratterizzato la città. La cattedrale ‘unicum architettonico’ risale al 1232 e fu commissionata da Federico II di Svevia.
Le Murge di Altamura, comprendenti la grotta di Lamalunga (col suo Homo arcaicus), la cava De Lucia (con le orme dei dinosauri) e il Pulo sono state presentate ufficialmente dallo Stato Italiano nella sua Tentative List all’UNESCO il 1 giugno 2006, candidandole a divenire uno dei Patrimoni dell’Umanità riconosciuti e tutelati dall’ONU.

Caratteristiche:
La città di Altamura è conosciuta in Italia e all’estero soprattutto per la produzione di un tipico pane DOP, per la sua cattedrale, alto esempio di Romanico pugliese (secolo XIII) e per straordinari ritrovamenti paleontologici di interesse mondiale: l’Uomo di Altamura e la cava dei dinosauri.

Ben 12.660 ettari del territorio di Altamura sono inclusi nel Parco nazionale dell’Alta Murgia. In esso si trova la più estesa dolina delle Murge, il Pulo di Altamura. Si tratta di una cavità di origine carsica che si apre tra le dolci ondulazioni dell’altopiano murgiano a circa 477 m s.l.m., misura 550 m di diametro e 92 m di profondità.