Guida di Viaggio ad Alcalà de Henares:sede di un antica e famosa università

 Ad Alcalá de Henares ha sede un’antica e famosa università, fondata pensate nel 1499. La cittadina è punteggiata dai presidi dell’università e zeppa di studenti. Gli antichi “Colegios” universitari sono davvero interessanti: del ‘400 il Colegios de las Filipensas, del ‘600 il Colegios de los Augustinos, de la Paloma, de Leon del 1595, de Vizcaya del 1563.
Molto antico anche l’ospedale di Antezana, risalente al 1483, oggi è l’ospedale più antico in uso di Europa.
Non lontana da Madrid la città si trova sulle rive del fiume Henares.

Origini & Storia:
Fu la residenza reale e presenta numerosi monumenti d’interesse, come: il palazzo arcivescovile (palacio Arzobispal), il monastero de Las Bernardas, la chiesa con la torre di San Justo, i conventi del ‘500 de las Carmelitas de la Imagen , de las Ursulas e de las Magdalenas.
Nacque qui Cervantes e fu battezzato nella gotica chiesa di Santa Maria la Mayor.

Deve il suo nome attuale agli Arabi, dal momento che “Alcalá” deriva dalla parola araba ﺍﻟﻘﻠﻌـة ( al-qalʿa ), che significa “roccaforte”, una delle quali si ergeva in effetti sul fiume Henares.
Al tempo della dominazione romana, invece, la cittadina si chiamava Complutum.
La sua fortuna iniziò nel XVI secolo perché fu residenza reale. Nel 1498 il cardinale Francisco Jimenez de Cisneros, famoso uomo politico spagnolo (1436-1517) che alla morte di Ferdinando il Cattolico fu reggente del trono di Spagna, vi fondò la “Universitas Complutensis” che presto divenne fra le più celebri università d’Europa di quel tempo.
Nel 1836 la città iniziò a perdere d’importanza.

Oggi è un centro industriale.

Guida di Viaggio a Trujillo:un città medievale dell Estremadura spagnola


Trujillo è una località dell’Estremadura spagnola con circa 10 mila abitanti. L’impressione che ha il viaggiatore quando si avvicina a Trujillo è quella di trovarsi di fronte ad una città medievale: la città si staglia sopra una roccia di granito dove torri e rovine si alzano al cielo, strade pavimentate di pietra si avvicinano all’abitato. Trujillo aveva in passato la fama di fortezza inespugnabile e si capisce bene perché.

Tutto intorno domina la campagna, dove non è insolito vedere i maiali iberici in giro, maiali famosi per la produzione del fantastico Jamon Iberico.
Origini:
Le origini di Trujillo affondano le loro radici nell’insediamento primitivo chiamato Turgalium. Dopo essere stata occupata da romani e visigoti, Trujillo rimase per più di 500 anni sotto il dominio degli arabi, epoca in cui l’enclave conobbe uno sviluppo notevole. Successivamente, nel 1232, fu conquistata dai cristiani e dal re Fernando III, ma sarà il re Giovanni II che concederà a Trujillo il titolo di città, nel 1430. Nel XVI secolo, Trujillo vivrà un’epoca di grande splendore, grazie al ruolo giocato nella scoperta dell’America. La città ha dato i natali a due grandi conquistatori: Francisco Pizarro, che scoprì il Perú, e Francisco de Orellana. In questa città sono nati anche altri personaggi illustri come Fray Jerónimo de Loaísa, primo vescovo di Cartagena de Indias, e Nuflo de Chaves, che scoprì la Bolivia.

La città è strutturata attorno alla monumentale Plaza Mayor, dominata da una statua equestre di Pizarro realizzata in bronzo. Nel corso dei secoli, è stata il centro della vita sociale e commerciale della città e ha ospitato mercati, feste e spettacoli di ogni tipo. Nel XVI secolo è diventata una piazza signorile, poiché i conquistatori e diverse famiglie nobili iniziarono a costruire qui i propri palazzi e le proprie case. Sulla piazza domina la chiesa di San Martín, eretta tra il XIV e il XVI secolo. La chiesa, caratterizzata da un’unica navata e volta a crociera, ospita diverse cappelle laterali in stile rinascimentale.

Guida di Viaggio a Ubeda:un tipico esempio del Rinascimento spagnolo.

 Ubeda è una cittadina a sud della Spagna, nella provincia di Jaén, parte della comunità autonoma dell’Andalusia. Rappresenta un esempio magnifico del Rinascimento spagnolo ed è per questo che è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Úbeda è un comune spagnolo di 36.342 abitanti situato nella comunità autonoma dell’Andalusia, ubicata fra i fiumi Guadalquivir a sud e Guadalimar a nord.

Si trova al centro della provincia di Jaén, nella comarca della Loma, centro di comunicazione che allaccia Levante e Murcia con l’Alta Andalusia e con la Valle del Guadalquivir.

È porta d’ingresso per i parchi naturali di Cazorla, Segura y las Villas e Serra Magina.

Úbeda è celebre per i suoi monumenti e la sua struttura urbana rinascimentali; per questa caratteristica è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, assieme all’altra città andalusa di Baeza, per l’unità culturale e monumentale che s’ispirò nel secolo XVI all’Umanesimo e al Rinascimento italiano.

La sua architettura urbana fu esportata anche in America Latina nel periodo coloniale.

Origini:
Il primo insediamento ebbe origine nell’Età del Rame e del Bronzo e il maggior sviluppo fu nel periodo romano, come centro amministrativo e commerciale. Un periodo prospero che continuò fino al secondo secolo, a cui seguì successivamente il declino. Furono costruite delle mura difensive intorno alla città sotto la dominazione araba con Abderrahman II e fu chiamata Ubbadat-Arab. La conquista da parte del re cristiano Ferdinando III la rese città di confine fra il regno di Castiglia e quello di Granada, ultima roccaforte araba. Ubeda in seguito raggiunse la prosperità nel XVI secolo e proprio in questo periodo furono costruiti molti dei monumenti più noti per volere del clero e della nobiltà.

Da vedere:
Il tragitto alla scoperta della città può cominciare dalla Plaza Vázquez de Molina che emerge nella cornice di case bianche. Qui sono presenti piccoli gioielli dell’architettura rinascimentale come la Cappella Sacra di El Salvador, la più bella chiesa di Ubeda, edificata nel XVI. secolo.

La chiesa segue il disegno di Diego de Siloé e la struttura venne compiuta da Andrés de Vandelvira per volontà di Francisco de los Cobos, segretario dell’imperatore Carlo V (Carlo I di Spagna). Capolavoro dell’architettura rinascimentale spagnola, e chiese esibisce una splendida, abbagliante facciata plateresca il cui elemento di maggior pregio è una scultura della trasfigurazione di Cristo, affiancate da statue di San Pietro e San Paolo. Nell’interno il tema della trasfigurazione è ripreso in un pregevole retablo dorato e vivace, opera di Alonso de Berruguete, che fu allievo di Michelangelo.

Vicino a questa meraviglia si trova un palazzo del XVI che fu del Decano della Cappella Sacra di El Salvador. Si tratta del Palazzo di Constable Dávalos che cela uno splendido cortile al suo interno, con una doppia galleria di archi sovrapposti.

Sempre nella Plaza Vázquez de Molina si trova il palazzo del municipio, Las Cadenas, che nasce sempre da progetti di Andrés de Vandelvira, che presenta una magnifica facciata preceduta da leoni monumentali. In un’altra parte dello stesso palazzo a sede il Museo de Alfareria, che espone vasellame in ceramica di varie epoche e tipi, proveniente da tutta la Spagna e dalla stessa Ubeda, tuttora importante centro per la produzione di ceramiche.

Dopo pochi passi troviamo la Chiesa di Santa María de los Reales Alcázares che sorge sul sito di una moschea araba. L’interno è composto da cinque navate, le cappelle e il chiostro del secolo XVI si fondono in una armonia di stili molto bella, all’inizio gotico e via via ritocchi stilistici dei periodi successivi. Per concludere, nella Plaza Vázquez de Molina , si trova anche il Palazzo del Marchese di Mancera che ha in sé l’inconfondibile stile rinascimentale della città ed è attualmente un Convento dei Servi di Maria.

Guida di Viaggio a Mojacar:un’anima araba dove tutto profuma di sale e dove la pioggia non è di casa.

 Siamo in una piccola città della regione spagnola dell’Andalusia, nel cuore dell’Almerìa, dove tutto profuma di sale e cela un’anima araba: prima di tutto il nome, Mojàcar, popolata da circa 7000 mojaqueros; poi gli oltre cinque chilometri di splendide spiagge di sabbia fine e di ciottoli lucidi; infine le case dai tetti piatti, tagliati, a testimoniare che qui non si sa quasi che cosa sia la pioggia.

Nell’estremo sud della Spagna, infatti, gli abitanti e i visitatori si svegliano ogni mattina e per 320 giorni su 365 vengono accarezzati da un raggio di sole: la neve è rigorosamente bandita, la pioggia è ammessa raramente, e anche gli inverni si presentano più come prolungamenti dell’autunno o anticipazioni di primavera. Le temperature medie annuali vanno dai 12°C dei mesi più “freddi” ai 25°C dell’estate, offrendo magnifiche possibilità di vacanza in ogni periodo dell’anno.

Con le spalle protette dalla Sierra Cabrera e gli occhi lanciati verso il blu intenso del Mediterraneo, le case di Mojàcar se ne stanno appollaiate su una collina a 152 m sul livello del mare, con il loro tipico intonaco bianco reso ancora più bianco dal sole ardente dell’Andalusia.

Mojacar è una città costituita dall’antica Mojacar Pueblo, un nucleo originario costituito da case in calce che si trova sulla collina, e da Mojacar Playa, una località turistica moderna che si estende lungo la costa. Mojacar Pueblo ha un aspetto decisamente pittoresco, idelae per una passeggiata in relax, Mojacar Playa, invece è ricca di locali e, soprattutto in estate, ha una vita notturna molto animata.

Caratteristiche & tradizioni:
Nel punto più alto dell’antica città di Mojacar Pueblo, un insieme di tortuose stradine ricche di botteghe artigianali e negozi, si trova il Mirador El Castillo, dal quale ammirare uno splendido paessaggio. La Iglesia de Santa Maria è stata costruita nel 1560 e la sua struttura è molto simile a una fortezza. Nella parte bassa del Mojacar Pueblo si trova la Fuente Mora, una suggestiva fontana arabo-moresca con un’iscrizione del 1488.

Una legenda molto diffusa racconta che Walt Disney nacque qui in questa cittadina nel 1905 e che il suo vero nome fosse Jose Guirao Zamora. La legenda nasce dal fatto che nel 1940 Disney mandò dei suoi uomini a Mojacar. Le biografie comunque registrano la nascita di Disney nel 1901 a Chicago.

La vera attrazione di Mojàcar è la “Playa”, il litorale che come una cintura dorata fa da ponte tra il villaggio e il mare: lambita da un’acqua cristallina che non cela nulla del fondale liscio o sassoso, la spiaggia alterna fazzoletti di sabbia selvaggi e incontaminati a zone più turistiche, perfettamente equipaggiate per qualsiasi esigenza.

Non è da meno l’agglomerato urbano, una serie di terrazzamenti che si arrampicano sulla roccia calda alle pendici della Sierra, formando spigoli dalle angolazioni piacevolmente disordinate, intervallati dalle viuzze tortuose che si intrecciano nella cittadina. Nonostante l’anima prettamente turistica, Mojàcar non è del tutto priva di un interessante patrimonio artistico: da vedere sono la bella chiesa di Santa Maria, dei secoli XVI e XIX, il castello di Mojàcar risalente al XV secolo, e infine l’antica porta di accesso alla città e il massiccio torrione, unici sopravvissuti delle vecchie mura di cinta.

Guida di Viaggio a La Coruña:una città antica e incastonata in un paesaggio da favola.

 La Coruña è un comune situato nell’estremo nord ovest della Spagna, nella regione autonoma della Galizia. La città, molto antica ed incastonata in un paesaggio da favola, è una vera e propria finestra sull’Atlantico, oceano che ha giocato il ruolo più importante nei 2.000 anni di storia della città.

Origini e storia:
I romani lasciarono le loro tracce anche in questa città nel secondo secolo avanti Cristo trasformando la località in uno dei porti commerciali più importanti del tempo. Anche durante il medioevo la città mantenne la sua importanza producendo un enorme quantità di manufatti.
Nel secolo XIX secolo la città fu il centro antimonarchico più importante della nazione. Fu infatti dopo il periodo franchista che la città raggiunse nuovamente il suo antico splendore con lo svilupparsi del settore terziario, di quello finanziario ed di quello delle comunicazioni.
La città è anche sede di un aeroporto internazionale dove operano compagnie come la Iberia, Spanair, Easyjet ecc.

Caratteristiche:
La Coruña è una città dai vari volti: dalla calma e suggestione del lungomare alle vie cosmopolite e vivaci del centro storico, ricche di taverne, ristoranti, locali e pub; dalle urla dei pescivendoli al mercato del pesce nella città vecchia, al relax e alla pace sulle spiagge di sabbia fine o nelle suggestive aree verdi a ridosso della città. La Coruña è inoltre città culturale e d’arte, che accoglie numerosi musei e palazzi storici, nonchè la celebre Torre di Ercole: un faro tuttora in funzione costruito nell’epoca dell’Impero Romano, da cui si gode una vista spettacolare su tutta la città.La Coruña, circa 243 mila abitanti, è la città più importante della Galizia, e si trova nel nord ovest della Spagna.

La città è anche capoluogo della omonima provincia. La Coruna è anche un porto molto importante sull’oceano Atlantico da cui partono le merci agricole e i prodotti della raffineria della regione.

Il clima della regione è temperato marittimo perché è temperato dall’oceano atlantico. L’estate è comunque calda e secca, interrotta solo da qualche occasionale temporale estivo.

Guida di Viaggio a Tossa de mar:il paradiso blu.

 Tossa de Mar è il vero gioiello della Costa Brava. È una cittadina bellissima, con un centro storico perfettamente conservato e a picco sul mare. Si tratta di un luogo talmente bello che la Ciutat Vella è stata dichiarata, già nel 1931, Monumento Storico-Artistico Nazionale.

Le mura fortificate che circondano il centro storico sono l’unico esempio di paese fortificato medievale ancora visibile in tutta la Costa Brava. Anche se la costruzione originale risale al XII secolo, le mura attuali sono il risultato di una ricostruzione realizzata nel 1387 e che serviva per difendere la città dalle incursioni dei pirati mori.
Di quella costruzione resta la quasi totalità del perimetro originario con tre grandi torre cilindriche, chiamate del Codolar, de las Horas e de Joanàs. La zona turistica più nuova della città è pulita, ordinata con una buona offerta di hotel, ristoranti e bar. A differenza della vicina Lloret de Mar, meta giovanile e casinara, il turismo di Tossa è sofisticato e di buon livello. Per chi vuole scoprire la parte più bella della Costa Brava, Tossa de Mar è una visita quasi obbligata.

Origini & Storia:
Nel passato remoto fu un insediamento romano. La città vecchia chiamata Villa Vella è completamente circondata da alte mura che risalgono al secolo XII.. U n castello venne costruito nel punto più alto del monte Guardi. Più tardi questo castello fu sostituito da un mulino a vento e attualmente vi è invece un faro ancora operativo. Verso il 1500 alcune case vennero costruite nelle parte esterna della città in quanto la popolazione era cresciuta molto e la città non bastava più a contenerla. Questo aumento della popolazione continuò nel XVII e nel XVIII.

Nella metà del 1900 iniziò a svilupparsi il turismo.
Da villaggio di pescatori con economia basata sull’agricoltura, specialmente sulla produzione di uva e di sughero (i tappi da sughero venivano esportati anche in America), negli anni ’50 Tossa sviluppò la sua vocazione turistica. La pesca attualmente fornisce solamente ciò di cui hanno bisogno i ristoranti.

Le spiagge
Tossa de Mar ha un mare stupendo, premiato con la Bandiera Blu della Comunità Europea. Le spiagge sono pulite, ordinate e con un acqua è cristallina; l’unico inconveniente è che sono piccole e quindi molto affollate, soprattutto ad Agosto. Le spiagge di Tossa sono quattro: la più grande è Platja Gran, che parte dal promontorio della Città Vecchia e arriva fino al monumento alla Gavina Joan (il Gabbiano Jonathan Livingstone, protagonista del romanzo di Richard Bach ).

Subito dopo il monumento c’è Platja del Reig, un pezzetto di sabbia da cui si arriva arrampicandosi sugli scogli che stanno alla fine della spiaggia del Mar Menuda. Quest’ultima si trova verso la fine della cittadina ed è costeggiata da ristoranti e bar. Alla fine dell’arenile c’è una piscina naturale amata dai bambini e dalle persone che non sanno nuotare; è anche il punto d’ingresso dei sub della vicina scuola di Diving. L’ultima spiaggia, la più caratteristica, è quella di Es Codolar che si trova proprio sotto la Città Vecchia.

È il luogo dove i pescatori riparano le loro barche e si rifugiano durante il cattivo tempo. Ci si arriva salendo per carrer Portal, nella parte antica della città e poi riscendendo attraverso le scale. Per trovare posto, bisogna arrivarci prima delle 9 del mattino.

Altro da vedere
E’ d’obbligo una passeggiata nella Città Vecchia e una visita al Museo cittadino. Molti entrano pensando di trovare qualche vecchio cimelio e invece trovano alcuni capolavori, compreso un quadro di Marc Chagall chiamato Il Violinista. Si tratta di un regalo che l’artista francese fece alla città che lo ospitava. Fu proprio Chagall a definire Tossa de Mar, il Paradiso Blu. Lui, di colori, se ne intendeva.
Dintorni
Tossa de Mar è un ottimo punto di partenza per escursioni lungo la Costa Brava. Potete raggiungere in poco tempo non solo le altre cittadine di mare ma anche Girona, Figueres, Barcellona e se vi piace, andare anche a fare una passeggiata al fresco dei Pirenei.

Tradizioni & eventi:
Tossa offre ristoranti, cocktail bar e discoteche per allietare le serate calde d’estate. Ci sono molti buoni ristoranti di fronte al mare, soprattutto nell’antico quartiere, che offrono sia cucina Catalana che cucina internazionale. Durante l’alta stagione i ristoranti stanno aperti fin dopo la mezzanotte e molti di loro offrono spettacoli di flamenco oppure di musica dal vivo.

Guida di Viaggio a Roses:la città delle rose.

 Roses è una conosciuta località balneare in provincia di Girona, in Catalogna. Chiamata la “città delle rose” è un porto naturale adagiato all’estremità del Golfo di Roses, tra Cap Creus e il massiccio del Montgrí. Il sito ha testimonianze di insediamenti risalenti all’epoca preistorica come i tre grandi dolmen dei primi coloni della zona: la Creu de Cbertella (3000-2700 a.C.) del Neolitico, una galleria coperta da una lastra di quattro tonnellate, il Llit de la Generala (3200 a.C.) e il Cap de la Casas.

Origini:
Fondata dai greci provenienti da Rodi, come molte altre località della Costa Brava, anche Roses fino agli anni ’50 era solo un villaggio di pescatori. L’attività di pesca è ancora oggi molto importante anche se è il turismo la principale fonte di ricchezza del luogo.

Caratteristiche:
La cittadella è un mosaico di insediamenti storici con il quartiere greco del secolo III e la colonia commerciale, i resti romani e il monastero in stile romanico del secolo XI. Il Castello Trinitat risale al secolo XVI con un’architettura di tipo militare per la sua forma a stella e fu voluto dall’imperatore Carlo V. L’edificio aveva pareti molto spesse e cannoni e mortai disposti in tre punti a difesa del porto e della costa, con una guarnigione di duecento uomini. Da vedere anche la Chiesa Santa Maria, edificata nel 1796 con navata, cappelle laterali e la facciata in stile neoclassico disegnate dall’ architetto Martí Sureda y Deulovol nel 1853.

La sede del Consiglio Comunale, la Casas Mallol, risale al 1906 e fu pensata dall’architetto Joan Mares, in stile modernista. La facciata ha la particolarità di una galleria e di varie finestre con piccoli pilastri e decorazioni floreali in rilievo. Proseguendo, un’altra interessante visita da fare è al Castello Bufalaranya, ubicato sulla strada fra Roses e Cadaqués, risale al X secolo e colpisce per il particolare disegno a forma di spiga di grano del campo cintato.

Da visitare la fortezza visigota del secolo VII, di cui attualmente sono rimasti pochi resti; fu costruita con pianta ovale, con doppie pareti e due torri quadrate all’ingresso. La struttura era chiaramente difensiva e all’interno furono ritrovati numerose ceramiche, opere in bronzo e pezzi in ferro.

Nei dintorni per gli amanti dell’arte, a Figueres, c’è il Teatro Museo Dalí oppure per chi desidera scoprire località affascinanti, non può mancare Cadaqués o Port de la Selva.

Le spiagge
Nel territorio di Roses rientrano cale nascoste, spiagge di sabbia fine e acqua trasparente, lunghi arenili con fondali bassi ideali per le famiglie. Ovviamente ci sono anche qui orrori di spiagge urbanizzate con gli edifici fin quasi dentro l’acqua; in compenso, ci sono delle spiagge ancora incontaminate. Le spiagge più belle sono quelle che si trovano nel territorio del Parco Naturale di Cabo de Creus, come Cala Jòncols, spiaggia vergine di circa 190 m di larghezza che si trova a 18 km dal centro di Roses. Ci si arriva da una strada litorale che passa per Cabo Norfeu e finisce proprio a Jòncols.È ideale per chi ama fare immersioni e scoprire fondali incontaminati. La Pelosa è una delle cale più famose e amate del litorale di Roses. Situata vicino a cabo Norfeu, ci si arriva con la stessa strada che porta a Cala Joncòls allontanandosi dal centro di Roses di circa 15 km. sulla spiaggia c’è un chiringuito dove a pranzo preparano piatti di pesce appena pescato dai pescatori che li hanno una baracca per rifugiare le barche. Roses è una conosciuta località balneare in provincia di Girona, in Catalogna.