GUIDA DI VIAGGIO A MONEGLIA:un mix perfetto tra il borgo antico e modernità delle spiagge


Moneglia è un comune di circa 2.800 abitanti che si trova in Liguria, in provincia di Genova.
Posto nel cuore della Val Petronio, Moneglia sorge lungo la Riviera di Levante e le sue spiagge sono tra le più frequentate della Liguria.

L’economia di Moneglia è legata principalmente al turismo, anche se sono molto praticati l’agricoltura e l’allevamento.

Le origini del borgo sono molto antiche e alcuni studiosi le fanno risalire al periodo della dominazione romana.

Santa Croce, festeggiata il 14 settembre, è la patrona di Moneglia.

Oltre al caratteristico centro storico, a Moneglia possiamo ammirare:

Oratorio Disciplinanti Sec.X
L’ Oratorio di Santa Maria, la cui costruzione risale al secolo decimo, dedicato alla S. Vergine con Bambino, é altrimenti detto “dei Disciplinanti”, perché un tempo era retto dalla omonima confraternita.
Al suo interno vi sono affreschi stratificati di varie epoche, riscoperti e restaurati di recente, raffiguranti episodi della vita della Madonna e della passione di Gesù.

All’esterno vi sono murate una piccola lapide ed una croce. Esse stanno a ricordare che nell’ Oratorio trovarono onorata sepoltura nell’anno 1291, due fiorentini: tale Rolando Lanieri e suo padre, Berardo.

Torre Villafranca – Sec. XII°
La Torre Villafranca si erge a levante del Borgo, sulle ultime propaggini della collina alla sinistra del torrente Bisagno. Le mura esterne hanno un perimetro quasi pentagonale dalle quali emerge la torre centrale a pianta quadrata. La fortezza fu costruita dalla Repubblica di Genova intorno all’anno 1100, come riportato in una mappa dal cartografo M. Vinzoni (1773). La fortificazione doveva servire a respingere gli attacchi delle truppe della potente e nobile famiglia dei Malaspina. Dopo lavori di consolidamento e ristrutturazione venne utilizzata per prevenire e difendersi da un grave ed incombente pericolo su tutti i paesi della costa: i Saraceni.
Nell’ultimo conflitto mondiale subì notevoli danni in seguito ai bombardamenti. E’ stata recentemente restaurata ed attualmente se ne può visitare il parco.

Chiesa di Santa Croce Sec. XII
Le origini certe della Chiesa di Santa Croce, che si trova nella zona di levante, risalgono al 1130; nel 1390 fu modificata con la costruzione del coro e crollò nel 1725 ma fu ricostruita in stile barocco nei secoli seguenti e consacrata nel 1894.
All’interno si possono ammirare due statue lignee di A. M. Maragliano raffiguranti la Madonna del Rosario e l’Immacolata, una croce bizantina ed in sacrestia si trova un dipinto dell’Ultima Cena della scuola del Cambiaso.
All’esterno il sagrato a “risseau” risalente al 1882 e sui lati dell’edificio si trova in bassorilievo marmoreo e delle catene risalenti alla battaglia della Meloria 1284 (Repubbliche Marinare).

GUIDA DI VIAGGIO A GROSSETO:Ricca di fascino naturale,una città antica e speciale.

 Ricca di fascino naturale, con un proprio carattere forte e selvaggio e comunque diversa dal più conosciuto paesaggio toscano:GROSSETO.
Siamo di fronte ad un territorio variegato, dolce e allo stesso tempo aspro: uliveti che spesso si confondono in fitti boschi di querce e di faggio, lunghissime spiagge di sabbia e rocce scoscese sul mare… è questo il tipico paesaggio che circonda Grosseto, una città antica e speciale.

Grosseto è il comune situato più a sud nella regione Toscana oltre ad essere il più esteso.
Capoluogo di provincia e centro culturale della Maremma, è una cittadina medievale dove ancora non è presente il caos tipico delle grandi città. Il centro storico, quasi interamente adibito a zona pedonale, è racchiuso da cinquecentesche mura e difeso dal cassero mediceo recentemente restaurato;Attivissimo centro industriale le cui principali attività si basano sul settore agricolo, terziario e sul turismo.
Nota località turistica balneare, sul suo territorio costiero e nelle acque che bagnano la sua costa si contano quattro aree naturali protette di grande interesse:Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Parco Naturale della Maremma, Santuario Marino Pelagos (dei cetacei), Riserva Naturale Daccia Botrona.

Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il più grande parco marino d’Europa, istituito nel 1996 a largo della toscana tutela 56.766 ettari di mare e 17.887 ettari di terra. Comprende tutte le sette isole principali dell’Arcipelago Toscano e alcuni isolotti minori e scogli. Come le perle di una collana, ogni isola è diversa dall’altra. Ogni isola conserva le tracce della sua storia, ogni isola è unica, originale, con un solo tratto in comune: la bellezza della sua natura
Lungo la costa, da Grosseto fino al comune di Orbetello si sviluppa il Parco Naturale della Maremma, importante riserva popolata da rari e numerosi uccelli acquatici.
Un ambiente palustre caratterizza la Riserva naturale Diaccia Botrona che si dirama tra la pianura di Grosseto e le località costiere di Castiglione della Pescaia.
La massiccia presenza di cetacei caratterizza il Santuario Pelagos, o Santuario dei Cetacei, un’area marina protetta visitabile con imbarcazioni e guide esperte.

Da non perdere
Una visita è dovuta alla Fortezza Medicea, la trecentesca chiesa di S. Francesco con lo splendido Crocifisso cimabuesco e il Duomo.

La visita della città può essere arrichita dalla vista del Museo Archeologico che ospita reperti provenienti da tutta la Maremma oltre che una ricca collezione di opere d’arte medievali di scuola senese.
Esso è uno dei più importanti musei d’Italia sugli Etruschi, ma espone anche reperti Romani e Medievali. Situato nel Palazzo di Piazza Baccarini è stato ristrutturato e aperto al pubblico dal 1998.

GUIDA DI VIAGGIO A VICENZA: tanti gli aggettivi associati, ma unica nel suo genere come “la città del Palladio”

 Vicenza, che conta circa 113.500 abitanti, è una delle sette province del Veneto.Nel 1926, così il D’Annunzio cantava la città berica, che definiva anche come “Vicenza la Bella, la mia divina, la mia città diletta”. Vicenza – capoluogo di provincia, con circa 115.000 abitanti – si trova in pianura, fra le prime pendici dei colli Berici e delle Prealpi, ed è attraversata dal tortuoso fiume Bacchiglione e dal suo affluente Retrone. Essa ben merita l’ammirazione e l’amore del Poeta. E’ bella se vista dall’alto, è divina se si osserva da vicino, ammirando, assaporando le vie, le piazze, i palazzi, i monumenti.

Vicenza, inserita dal 1994 nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, conserva ancora oggi intatto il fascino di una volta, con le sue chiese e i suoi antichi e bellissimi palazzi, per la maggior parte progettati da Andrea di Pietro della Gondola, meglio conosciuto come Andrea Palladio (tra i maggiori architetti della storia).

La città è stata definita con una singolare varietà d’aggettivi; “cittàd’oro”, “palladiana”, “bella”, ”cara”, “suggestiva”, “regina”, “amica della giovinezza”; il suo centro storico “un artistico museo vivente”). Traccia profonda vi ha lasciato l’origine romana, soprattutto sull’assetto urbanistico. Ma la sintesi, il momento unificante e caratteristico del suo aspetto architettonico, si è verificato nel Cinquecento e porta una sola firma: quella di Andrea Palladio. Dal secolo XVI in poi, Vicenza è chiamata “la città del Palladio”, non perché il sommo architetto vi sia nato, ma perché egli vi ha lasciato opere stupende e innovatrici ed è palladiana perché si è conservata tale nei secoli, sviluppandosi come voleva il prezioso ideale del Rinascimento: luogo di eletto incontro per tutti gli uomini.

Per opera del Palladio, e dei suoi discepoli e continuatori, tra cui spicca lo Scamozzi, Vicenza è diventata una perla unica, una delle più belle città d’Italia e del mondo: molti edifici – di classica bellezza e di linee purissime – rimandano il pensiero alle vie famose di Atene e di Roma del passato

Le origini di Vicenza sono antichissime e si perdono nella notte dei tempi;le prime notizie certe infatti risalgono al periodo della dominazione paleoveneta, la città era chiamata Vicentia dai Romani, i quali la conquistarono e la resero un fiorente polo commerciale.
Successivamente passata sotto il potere della potente famiglia degli Scaligeri, Vicenza nel XV secolo entrò a far parte della Repubblica della Serenissima, divenendo ancora più ricca ed importante.
In seguito fu annessa al Regno Austro-Ungarico e poi al Regno d’Italia.

Oggi Vicenza è una vitale cittadina, ricca di monumenti e di istituzioni culturali e governative che ne fanno una delle più belle e importanti città d’Italia.

San Vincenzo da Saragozza, festeggiato annualmente l’8 settembre, è il patrono di Vicenza.

La visita alla città non può non iniziare dalla centralissima Piazza dei Signori, fulcro della città e luogo di incommensurabile bellezza.

Nella Piazza troviamo alcuni degli edifici più importanti di Vicenza, tra cui la Basilica Palladiana, una costruzione medievale che fu completamente ridisegnata nel XVI secolo da Andrea Palladio, il celebre architetto nativo di Vicenza, che qui introdusse (forse per la prima volta) la cosiddetta serliana, cioè una finestra caratterizzata dalla presenza di colonne che ne accentuano la luminosità e la grandiosità.

GUIDA DI VIAGGIO A CERVIA:la magia dei presepi nel mare d’inverno.

 L’emozione del presepe per gli adulti ma soprattutto per i bambini è al centro dell’attenzione nella tradizione del presepe a Cervia Tutto è pronto per scoprire i molti presepi ospitati nella magica atmosfera del mare d’inverno. Si inizia l’8 dicembre con il presepe animato e si continua fino a gennaio.
La Natività è una scena semplicemente bella e proprio per omaggiare questa scena Cervia propone sul suo territorio un viaggio di presepio in presepio, per riscoprire una tradizione che piace a tutti.
Si parte con i presepi nelle chiese, per arrivare a quelli unici di sale e di sabbia. Dai più classici ai più particolari, come quello di Stella Maris, la chiesa del centro di Milano Marittima, che cambia ogni anno ma che presenta scorci del territorio cervese con novità e curiosità, fino ad arrivare a presepi unici come quello di sale che si può ammirare al Museo del sale MUSA.

Il presepe di solo Sale
Cervia, la città del Sale, non può non avere un presepe di solo sale. Le sculture sono state create nel 1992 da un anziano salinaio, la cui passione e la cui maestria, sono tutt’oggi visibili nel museo del sale Il presepe, composto da oltre quindici personaggi, mette in scena la natività più classica, con in più alcuni personaggi particolari: salinari, al posto dei pastori. Le statuine sono alte dai 10 ai 40 centimetri e sono state realizzate a mano con una cristallizzazione guidata del sale. L’intero presepe è conservato in una teca di vetro che lo ripara dai cambiamenti climatici e soprattutto dall’umidità. La tecnica usata per la lavorazione delle statuette è molto particolare ed ha richiesto una grande cura compresa la correzione giornaliera della cristallizzazione.

Il presepe animato
Un’altra particolarità è il presepe animato, visitabile nella Chiesetta del Suffragio, che sorge nel centro storico della città. Il presepe presenta un suggestivo paesaggio che passa alternativamente dal giorno alla notte proponendo le attività della giornata alternate al silenzio ed al chiarore notturno; il movimento delle stelle, cometa compresa, illumina il paesaggio calmo e silenzioso. Le oltre 30 statuette che animano la scena sono state realizzate e decorate a mano; il materiale usato è la creta. Si muovono spinte da una centinaia di piccoli meccanismi. Il presepe è stato realizzato in vent’anni, ma il lavoro continua perché ogni anno si aggiungono nuove figure e nuovi meccanismi.

Sfila il presepe vivente
Il Piazzale dei Salinari diventerà lo scenario per il presepe vivente. Oltre 130 figuranti si preparano ogni anno per portare per le vie della città la suggestiva e commovente rappresentazione della Natività. Molti i gruppi, fra cui classicamente i pastori ma anche gruppi e associazioni cervesi, che rendono omaggio alla nascita del bambino con doni che vengono devoluti in beneficenza. L’iniziativa si tiene il 21 dicembr
Marittima.

Cervia è un comune di circa 27.000 abitanti che si trova in Emilia Romagna, nella provincia di Ravenna. L’ottima offerta turistica e ricettiva, insieme alla calda accoglienza della popolazione fanno di questa località uno dei centri più frequentati d’Italia: da ormai moltissimi anni la cittadina viene letteralmente presa d’assalto da coloro che desiderano trascorrere un piacevole soggiorno, e la grande varietà di attività e passatempi che si possono intraprendere fanno si che il livello di visite aumenti di anno in anno in maniera vertiginosa.

Cervia è una località balneare tra le più note della penisola, e questa ottima reputazione è stata ottenuta grazie alla splendida accoglienza riservata al turista e alle bellezze naturali presenti in città: prima fra tutte la bellissima spiaggia che si estende per quasi 10 chilometri e comprende le frazioni di Tagliamento e Milano Marittima.
La città ha infatti come prima risorsa il turismo, ma in passato Cervia era conosciuta per le sue Saline: queste in passato erano una delle poche fonti di sostentamento della popolazione, e dopo uno stacco di qualche anno, nel 2002 sono tornate in funzione e sono diventate Riserva Naturale di Popolamento Animale grazie all’abilità dell’amministrazione di lasciare intatto lo spettacolare ambiente naturale nel quale sono immerse.

GUIDA DI VIAGGIO AD ANCONA:il più importante centro economico e portuale delle Marche

 Sul promontorio del monte Conero, affacciato sul Mar Adriatico, sorge Ancona, il più importante centro economico e portuale della regione Marche, di cui è capoluogo.
Capoluogo di regione, Ancona si affaccia direttamente sul mare e conta circa 100.000 abitanti. La sua felice posizione geografica, collocata su di un promontorio del Monte Conero, ne fa una città portuale proiettata verso i Balcani.

Fondata dai Greci, la città di Ancona si sviluppò notevolmente quando l’Imperatore Adriano ampliò il piccolo porto. Dopo essere diventato dominio bizantino prima, e libero Comune poi, fu una delle Repubbliche Marinare. Nel 1532 entra a far parte dello Stato Pontificio.

L’anima della città è sicuramente il porto. D’importanza strategica per i traffici adriatici da sempre, Il porto di Ancona è il primo porto adriatico per numero di imbarchi, per le merci e per la pesca

Ancona è composta da due zone: una antica, raccolta attorno al centro storico, sul Monte Guasco, e l’altra moderna, situata lungo la costa.

Spina dei corsi è il nome della zona compresa tra i tre corsi principali della città , corso Mazzini, corso Garibaldi e corso Stamina, che mettono in collegamento le tre piazze più importanti di Ancona: Piazza Cavour, Piazza del plebiscito e Piazza Roma.

GUIDA DI VIAGGIO A MONTECARLO:una vacanza da VIP!

 MONTECARLO; Queste due magiche parole evocano un universo di sogni e di prestigio. Monte-Carlo vi permetterà di scoprire le molteplici sfaccettature del Principato di Monaco. La sua situazione eccezionale, tra mare e montagna, i suoi giardini, le sue manifestazioni sportive e culturali…tante occasioni che fanno di Monaco la destinazione ideale per una gita romantica o un Congressi / Seminario indimenticabile.

A volte sconosciuta, l’ economia monegasca é dinamica e rivolta al futuro. Stato indipendente situato nel cuore dell’ Europa, il Principato di Monaco offre agli investitori ed imprenditori un quadro di vita eccezionale e sicuro, che permette loro di approffittare al massimo di un regime fiscale attraente. Nel 1997 Monaco si é vestita a festa in onore del settecentesimo anniversario della dinastia dei Grimaldi.

Noto anche semplicemente come Monaco o, erroneamente come Monte Carlo (che è solo il quartiere più importante e più centrale del Principato), è un piccolo Stato monarchico autonomo dell’Europa occidentale confinante con la sola Francia e bagnato dal Mar Mediterraneo.
È noto per il suo casinò, le spiagge, i grattacieli, la moda e per essere stata eletta come luogo di residenza di diversi personaggi famosi.
Con i lussuosi hotel e i suoi locali, è meta tutto l’anno di teste coronate, personaggi dell’alta finanza internazionale, vip e semplici turisti.

Uno dei modi migliori e comodi, per visitare le attrazioni e i monumenti principali di Montecarlo, è sicuramente l’Azur Express, il treno turistico. Questi piccoli treni decorati con i colori nazionali, conducono i passeggeri in un itinerario, commentato anche in italiano, attraverso le strade e le piazze più importanti della città, come il porto, dove sono ormeggiati sempre tantissimi yacht, tra i più grandi e prestigiosi al mondo, il Casinò con i suoi giardini, fino alla zona vecchia del principato e al Palais Princier.

Il Palais Princier (Palazzo del Principe) Costruito al posto di un’antica fortezza, comporta tra l’altro una galleria all’italiana, detta “d’Hercule”, che corre lungo i grandi appartamenti, la Sala del Trono, la Cappella Palatina costruita nel XVII secolo e la Corte d’Onore, dove hanno luogo i concerti dell’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo, ogni estate. La sua visita costituisce un meraviglioso viaggio attraverso i secoli, dall’epoca dei Guelfi e dei Ghibellini, fino al periodo napoleonico.

GUIDA DI VIAGGIO A PIACENZA:la primogenita “Placentia”

 Piacenza, posta sulle rive del fiume Po, nel cuore della più grande e vasta pianura italiana, la Pianura Padana, è uno di quei luoghi speciali, dove la qualità della vita è alta e la provincia riesce a esprimere il meglio di se, tra passato e modernità.

Posta fra Emilia e Lombardia, è una città italiana di 102.871 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia.
La città e la sua provincia risentono in maniera notevole dell’influenza di Milano, alla cui regione economica appartengono per molti aspetti e alla quale hanno spesso legato i propri destini. E’ soprannominata “Primogenita” perché è stata la prima città italiana a votare con un plebiscito l’annessione al Piemonte.

Piacenza ha origini romane; in questi luoghi,infatti,fu fondata la colonia latina di “Placentia”, il quadrato della città romana segna ancora il centro storico della città. Piacenza è la più antica delle colonie romane dell’Italia settentrionale.

Fondata nel 218 a.c. da 6000 coloni latini come avamposto militare in terra celtica, e collegata a Rimini dalla Via Emilia. Nelle vicinanze del quadrato originario si è andata formando nei secoli successivi la Piacenza medievale, che ha assunto la curiosa forma di un ellisse

La città si presenta al visitatore con il suo aspetto medievale, severo e affascinante, che si potrebbe definire quasi “riservato” e austero, anche perchè è la somma di numerose vicissitudini storiche che ne hanno modificato l’aspetto nel corso dei secoli;on i suoi antichi palazzi, il più delle volte realizzati in laterizi, che vanno dal 1200 fino al periodo rinascimentale, con i loro eleganti portali, in un paesaggio urbano di grande eleganza.
Piacenza raggruppa in sé diversi periodi storici e artistici: lo stile romanico è visibile nel Duomo e nelle altre chiese di epoca medievale, il gotico nel Palazzo pubblico, il rinascimento è visibile nella Madonna di Campagna e il barocco ducale nei “Cavalli Farnese”.

In Piazza dei Cavalli, centro della città, è dominata dal Palazzo pubblico detto “il Gotico”. Il Gotico, antico palazzo pubblico, è uno splendido esempio d’architettura civile lombardo-gotica del 1281. Venne costruito su volere di Alberto Scoto, esponente della borghesia di parte guelfa,e sorge sopra un profondo loggiato a due navate ornato nella parte superiore di ricche ed eleganti polifore e di merli. Attualmente il palazzo è utilizzato per esposizioni.

GUIDA DI VIAGGIO A PISA:un vero miracolo…sotto tutti i punti di vista!

 Comune italiano di 87.689 abitanti, capoluogo della provincia di Pisa in Toscana.

Le stagioni favorevoli per visitare Pisa sono: l’estate, per la bellezza che offre il suo litorale; fine estate ed inizio autunno, per le sfumature che assumono le dolci colline toscane.

Tra i maggiori centri culturali d’Italia, conserva tra le proprie mura la Piazza dei Miracoli.Risaltano i monumenti in bianco Marmo di Carrara sulla grande piazza ricoperta d’erba,svetta tra il Duomo e il Battistero la più famosa Torre d Italia, che pende ma non vin giù.
Merita la visita la Piazza dei Cavalieri,dimora delle classi dirigenti dal Medioevo ai giorni nostri

Si può iniziare la visita di Pisa partendo dal Ponte di Mezzo, un tempo chiamato ponte Vecchio, perché più antico tra tutti i ponti della città, fu ricostruito dopo la seconda guerra mondiale. Attraversa l’Arno con una sola arcata e alla sua estremità settentrionale si apre piazza Garibaldi. Lungo Borgo Stretto, una delle principali vie della città, si eleva S. Michele in Borgo (sec XI).

Si prosegue per Piazza dei Cavalieri, antico centro della città repubblicana, ospita numerosi edifici dovuti a Giorgio Vasari tra cui il palazzo dei Cavalieri (o della Carovana 1562)rifacimento vasariano del palazzo degli Anziani e sede oggi della Scuola Normale Superiore, istituita nel 1810 da Napoleone, di fronte alla quale vi sono la statua di Cosimo I, la fontana di Francavilla (1596), e il palazzo dell’Orologio, anche esso del Vasari (1607).

GUIDA DI VIAGGIO A TORINO:un’atmosfera unica e incantevole!

 La capitale del Piemonte è una città dall’architettura maestosa, dall’aspetto molto elegante e dall’aria un po’ retrò.

Torino non ha mai fatto parte del grand tour che conduceva in Italia i nobili e gli intellettuali del passato. Il motivo è semplice. In epoca rinascimentale, le città italiane che contavano erano Napoli, Firenze, Milano e Venezia: Torino era un borgo, poco più di un villaggio. Nonostante i trascorsi romani, le invasioni, le lotte dell’età di mezzo e l’illuminata guida dei Savoia, Torino ha mantenuto per secoli la sua caratteristica di città di frontiera, di avamposto difensivo contro le invasioni. In sintesi, si può affermare che Torino è nata tardi e che si è sviluppata in senso moderno solo con la rivoluzione industriale.

Soprattutto dopo gli interventi di ristrutturazione e di messa a nuovo avuti in occasione delle olimpiadi invernali del 2006,Torino ha riacquistato tutto il suo antico splendore. La città è stata capitale d’Italia ed oltre ad essere notevole dal punto di vista architettonico è anche sede di iniziative culturali interessanti, come il Salone del Libro che ha ormai acquisito rilevanza internazionale, e il Salone del Gusto, che vanta tra gli organizzatori l’associazione Slow Food.

La Mole Antonelliana è il monumento simbolo della città, che ospita oggi il museo del cinema.

Le ampie strade con gli stupendi porticati portano fino al fiume Po, che la attraversa. I signorili palazzi e le gallerie, dove si respira un’aria di passato.
Il museo Egizio, altro fiore all’occhiello, il secondo sull’Egitto più importante dopo il Cairo.

Arrivando a Torino possiamo visitare il cuore della parte antica della città: piazza Castello, al cui centro ammiriamo Palazzo Madama. Il grande palazzo racchiude la storia della città e oggi ospita la sede del Museo Civico di Arte antica. Poco distante osserviamo il settecentesco Teatro Regio, ricostruito in forme moderne e riaperto nel 1973.

Palazzo Reale, costruito nel ‘600 e che fu reggia dei Savoia fino al 1865 reggia dei Savoia; i giardini reali realizzati alla fine del ‘600 secondo il gusto francese; l’Armeria Reale, che conserva una collezione di armature e armi dei secoli XVI-XIX; e il Museo del Cinema inaugurato nel 1958, che illustra lo sviluppo della cinematografia e della fotografia tramite apparecchi e documentazioni.