Per tutta la vita si sono studiati ed hanno rivaleggiato tra loro. Una volta sola, pare abbiano lavorato tanto vicini, l’uno accanto all’altro, negli affreschi della Battaglia di Anghiari e della Battaglia di Cascina, entrambi incompiuti, a Palazzo Vecchio a Firenze. Michelangelo Buonarroti e Leonardo Da Vinci, i due più grandi geni del Rinascimento italiano, simbolo dell’arte nel mondo, ‘espongono’ per la prima volta insieme, in un ciclo di mostre che dal 29 ottobre prossimo a febbraio 2012 porteranno le loro opere e documenti in cinque città d’Italia: Roma, Milano, Palermo, Firenze e Napoli. Il progetto, realizzato dall’Associazione culturale Metamorfosi con un accordo pluriennale con la Casa Buonarroti di Firenze e la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e presentato al Ministero dei Beni Culturali è tra i maggiori risultati recenti di sinergia tra pubblico e privato. ”E’ un progetto unico che nasce dopo il ‘Michelangelo architetto a Roma‘ – racconta il Presidente di Metamorfosi Pietro Folena – Non rientra nelle celebrazioni per i 150 anni d’Italia, ma una riflessione sulla coscienza del nostro paese può arrivare anche attraverso l’approfondimento di due personalità a volte così rivali”.
mostre napoli
Something about Naples, la mostra al PAN di Napoli fino al 24 maggio
‘Something about Naples‘ è la mostra, a cura di Diego Esposito, che sarà allestita da lunedì prossimo, fino al 24 maggio, al Pan – Palazzo delle Arti di Napoli. L’esposizione, promossa dall’assessorato alla Cultura del comune di Napoli, intende proporre una rassegna di video d’autore realizzati da Celesta Bufano, Federico Campanale, Christian Costa, Anna Fusco e Antonella Raio. Il progetto, presentato contemporaneamente all’Esposizione Universale di Shanghai, si compone di due nuclei.
Mostra Il laboratorio di Galileo dal 28 settembre al 10 dicembre 2009 al museo di Fisica, Napoli
Per chiudere il 2009 Anno europeo della Creatività e dell’Innovazione il Museo di Fisica dell’Università di Napoli Federico II, dal 28 settembre fino al 10 dicembre, offre alla collettività la
Arte, natura e artigianato: il museo del corallo di Torre del Greco
Incisioni su corallo, ma anche su conchiglie a più strati, su madreperla, avorio, tartaruga, pietre dure e lava. Vere e proprie opere d’ arte raccolte e custodite nel Museo del Corallo di Torre del Greco, che mette a disposizione di turisti e appassionati i lavori finali degli artigiani specializzati. L’ antico borgo marinaro, esteso tra il Vesuvio e il Golfo di Napoli, è considerato la capitale artistica della lavorazione del cammeo su conchiglia e corallo. Una tradizione millenaria, che affonda le sue radici a circa 4mila anni fa, quando i pescatori locali iniziarono a dedicarsi alla pesca di questi particolari esemplari. Cammei scolpiti su preziosi turchesi, incisi su pietre laviche, coralli, conchiglie rappresentanti il Vesuvio, sono solo alcuni dei prodotti finali del lavoro di abili artigiani, che hanno tramandato la tradizione di padre in figlio.
UN ISTITUTO D’ ARTE DEDICATO AL CORALLO
Oltre al Museo del Corallo, Torre del Greco accoglie anche il più antico istituto d’ arte dedicato alla lavorazione del corallo. Realizzata nel 1878, la scuola rappresenta il profondo e indissolubile legame con la città e con una delle sue vocazioni più nobili e peculiari: l’ arte dell’ incisione del corallo e del cammeo. L’ Istituto nasce, infatti, per volontà dei Borboni come scuola artigianale privata per rispondere all’ esigenza di diffondere, sviluppare e tramandare a intere generazioni di giovani torresi i contenuti tecnici ed i valori di un artigianato unico nel suo genere ed artisticamente raffinato, di cui la città può ancora oggi menare vanto. Nei primi anni del ‘900 l’ istituto si trasforma in Regia Scuola per l’ incisione ‘Principessa Maria di Piemonte’ e rinsalda ancor più il legame con la città quando nel 1933, grazie alla passione ed al contributo di pescatori, botteghe artigiane e Banco di Napoli, nasce il Museo del Corallo. Unico nel suo genere, in quanto raro esempio di riuscito connubio didattico-professionale,è testimonianza dell’ abilità e genialità di docenti ed allievi succedutisi nel corso degli anni, le cui opere suscitano ancora oggi la stupefatta ammirazione di turisti ed esperti.
Mostra Giuseppe Manigrasso al Palazzo delle Arti, da maggio all’ 8 giugno 2009, Napoli
Le sale espositive del PAN, Palazzo delle Arti Napoli, ospitano “Giuseppe Manigrasso nell’arte d’ avanguardia napoletana degli anni Settanta” a cura di Maria Savarese, in collaborazione con l’ Archivio di Fabio Donato: la mostra s’ inserisce in una linea di ricerca e di progetto che fa della Documentazione il momento centrale d’ attrazione, di scambio e d’ iniziativa culturale, confermando il percorso d’ interdisciplinarietà avviato e consolidato nel tempo dal Palazzo delle Arti di Napoli.
La mostra è realizzata con il patrocinio dell’ Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e con il contributo di Ente Parco Metropolitano delle Colline di Napoli, Novelli Arredamenti, Paparo Edizioni.
Un viaggio che, attraverso le opere di Giuseppe Manigrasso, le fotografie di Fabio Donato, le musiche di Arturo Morfino documenta l’attività di uno fra i più eclettici artisti partenopei del Novecento e, allo stesso tempo, ricostruisce il clima fervido di stimoli e attività culturali che si respirava a Napoli negli anni Settanta.
GLI ARTISTI
Lucio Amelio con la Modern Art Agency, Gennaro Vitiello col Teatro Esse, Michele Del Grosso con il Teatro Instabile, Arturo Morfino con il Play Studio, Raffaele Cascone, Vittorio Lucariello con Spazio Libero, Fabio Donato, Mario e Maria Luisa Santella con il loro Teatro Alfred Jarry, Mario Franco, Achille Bonito Oliva, Julian Beck con il Living Theatre, Gianni Pisani, Vincent D’Arista con la Galleria Inesistente, sono solo alcuni tra gli artisti, musicisti, attori, animatori culturali, che in quegli anni hanno creato e promosso scambi, confronti e incontri.
Mostra girotondo cambia il mondo, Ritmi Portoghesi fino al 26 marzo 2009, Napoli
La mostra Girotondo, cambia il mondo offre un panorama molto attuale dell’illustrazione portoghese e della poesia per ragazzi attraverso una selezione di illustratori, opere, e autori che mettono in evidenza la grande varietà dei linguaggi che ci circondano, e tecniche, gli stili personali e le varie tendenze in atto, che hanno una grande diffusione in Europa e che hanno conosciuto una nuova fioritura a partire dagli anni Ottanta, questo non ci può che dar conferma che l’arte possa farsi libro e la poesia immagine. Realizzata con la collaborazione del consolato del Portogallo a Napoli, ma anche con la collaborazione dell’Università L’Orientale di Napoli, con la Direzione generale del Libro, con l’Associazione Italia-Portogallo, e naturalmente con la collaborazione delle Biblioteche del Ministero della Cultura Portoghese e l’Associazione culturale Vedere per leggere di Lisbona. Questa mostra Girotondo, cambia il mondo risulta una testimonianza preziosa, parliamo di una civiltà iberica in apparenza un po’ minoritaria rispetto a quella attualmente in Spagna, ma di certo non meno rilevante sul piano letterario e sul piano storico. Il percorso espositivo prevede una mostra a cura di Eduardo Filipe e Ju Godinho, su design di Luìs Mendonça, con catalogo di Rui Mendonça, organizzazione e produzione Ver Pra Ler. In mostra si potranno ammirare circa 120 tavole originali di tredici illustratori diversi, oltre un’ampia selezione di libri portoghesi rivolti all’infanzia e alla gioventù, con una particolare attenzione alla produzione poetica.