Espressionisti tedeschi a Villa Manin di Udine in autunno

Kirchner, Heckel, Nolde, Schmidt-Rottluff, Pechstein e Mueller… gli espressionisti tedeschi tutti insieme in una grande mostra che si terrà in autunno a Villa Manin di Passariano di Codroipo (Udine) dal 24 settembre 2011 al 4 marzo 2012: un centinaio di opere tra dipinti e carte, tutte provenienti dal berlinese Brücke Museum, ripercorre la nascita e lo sviluppo del movimento denominato “Die Brücke“, all’interno del progetto denominato “Geografie dell’Europa”.

IL DIE BRUCKE
Il “Die Brücke” si proponeva di tradurre nell’opera gli oggetti percepiti “in modo diretto e senza falsificazioni”, svincolati dalle convenzioni accademiche. Niente programmi a dettare le linee guida del movimento, quando l’impulso spontaneo e l’intuito degli artisti del gruppo. Fritz Bleyl, Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel e Karl Schmidt-Rottluff, tutti studenti di architettura, furono i fondatori del gruppo, formatosi a Dresda il 7 giugno 1905.

Dorotheum festeggia i due anni a Roma con una mostra di dipinti antichi

 La casa d’asta austriaca Dorotheum celebra i due anni dall’inaugurazione della sede romana. E, per festeggiare il suo compleanno, offre una mostra di importanti dipinti antichi che saranno battuti all’asta il 13 aprile nella storica sede della casa d’aste Dorotheum di Vienna. E che saranno presentati al pubblico, a Palazzo Colonna, dal 23 al 25 marzo (dalle ore 10.00 alle ore 18.00). Prima della preview alla stampa delle opere si è svolta una tavola rotonda incentrata sulla fortuna della pittura emiliana nel mercato internazionale, alla quale sono intervenuti Maria Cristina Paoluzzi, direttrice della sede romana di Dorotheum, Mark MacDonnell, esperto di dipinti antichi a Vienna, Raffaella Morselli, grande studiosa di collezionismo e Nicholas Turner, uno dei massimi esperti mondiali di Guercino, che ha ricoperto posizioni di straordinario prestigio presso il British Museum di Londra e il Getty Museum di Los Angeles.

Giornate FAI di Primavera: 660 luoghi da non perdere

 La cella della Fortezza del Priamar a Savona dove Mazzini, imprigionato per tre mesi, ideo’ il programma della Giovine Italia. La Cascina Guiccioli a Ravenna dove mori’ Anita Garibaldi il 4 agosto del 1849 e il Capanno di Madriole (RA) dove l’eroe dei due mondi si rifugio’, abbandonando il corpo della moglie, per sfuggire alle truppe austriache. Si potranno scoprire anche i piu’ segreti luoghi del Risorgimento con la 19esima Giornata Fai di Primavera, che tra il 26 e il 27 marzo torna a svelare 660 palazzi, ville, monumenti e luoghi d’arte, con uno speciale percorso di 150 siti dedicati ai 150 anni dell’unita’ d’Italia.

Le giornate FAI di Primavera
Un viaggio tra le bellezze del paese, alla scoperta di luoghi spesso difficilmente accessibili al pubblico, lungo 260 localita’ e 20 regioni, divenuto ormai un appuntamento tradizionale come ha ricordato oggi la presidentessa del Fai Ilaria Borletti Buitoni, presentando il nuovo programma insieme alla presidente onorario Giulia Maria Mozzoni Crespi e al sottosegretario Francesco Maria Giro.

Ponte del 17 marzo: idee per pacchetti short break

 Pacchetti vacanza e molte idee per short break abbondano per il ponte del 17 marzo. Liligo propone un tour essenziale: si inizia da Quarto, da dove partì la spedizione dei Mille e si arriva in Sicilia dove venne issata la prima bandiera tricolore. Il viaggio nella memoria parte da Quarto, da quel 5 maggio 1860. Un itinerario sulle tracce dei 150 anni può essere l’occasione per visitare Genova e il suo acquario, che è il più grande parco marino d’Europa, con 71 vasche, 800 specie e oltre 10.000 esemplari. C’è poi il magnifico “quartiere aristocratico” di Strada Nuova, detta anche la “Via Aurea” che costituisce uno straordinario percorso museale fra i Palazzi Bianco, Rosso e Tursi. E naturalmente la Lanterna che è il simbolo della città, costruita nel XII secolo, alta 117 metri e che guida l’entrata in porto delle navi e poi il centro storico della città, inserito nel patrimonio dell’UNESCO con Palazzo Ducale, Palazzi dei Rolli, Palazzo Reale. Per uno short break (dal 17/03 al 21/03): Voli Roma-Genova a/r : a partire da 57 euro. Si dorme in hotel a stelle: da 51 € a notte in camera doppia.

Ponte del 17 marzo: è boom di prenotazioni per la festa dell’Unità d’Italia

 Boom di prenotazioni per il week end tricolore. Per il ponte del 17-20 marzo impennata di prenotazioni negli agriturismi. Secondo Agriturist, si registra già + 23%, attesi oltre 150 mila di ospiti e previsto un milione di menù all’insegna della tradizione. Bene anche per il settore dei viaggi, con le prenotazioni che sfiorano il + 60%, rende noto Opodo. Crescono anche i pacchetti all’insegna dei ‘viaggi nella memoria’ e le proposte short break per festeggiare il 17 marzo nei luoghi tramandati dalla storia. In tutta Italia avvenimenti, celebrazioni, concerti, mostre.

La notte del tricolore
Intanto è conto alla rovescia per la notte del tricolore. A Roma fitto carnet di avvenimenti. Per l’occasione aprirà le porte al pubblico anche il Palazzo della Consulta (il 17 marzo dalle ore 10 alle 18) e Palazzo Chigi. A Torino sara’ la Mole Antonelliana a segnare l’inizio dei festeggiamenti: la serata partira’ con l’accensione intorno al monumento dell’anello luminoso che vestira’ come un gioiello l’architettura simbolo di Torino.

Tamara de Lempicka, da oggi in mostra al Vittoriano di Roma

 Non solo fascino e stravaganza, ma anche una grande cultura figurativa, tra passato classico e avanguardie: e’ la Tamara de Lempicka, icona del periodo Deco, che va in mostra dall’11 marzo al Complesso del Vittoriano, oltre 120 opere, tra disegni e dipinti, molti dei quali esposti per la prima volta in Italia, fra cui quelli provenienti dalla collezione di Jack Nicholson. Intitolata ‘Tamara de Lempicka. La regina del moderno‘ , la rassegna curata da Gioia Mori e’ tra le piu’ complete mai realizzate sulla produzione dell’artista di origini polacche, cresciuta negli ambienti aristocratici della Russia degli zar e riparata a Parigi dopo la Rivoluzione d’Ottobre.
L’importante esposizione punta non solo alla riproposizione dei suoi celebri quadri, liberi e trasgressivi, ma soprattutto a suggerire una nuova lettura dell’intera opera della Lempicka grazie a ricerche sulle fonti documentarie, che hanno permesso di ricostruire la storia di molti dipinti, approfondire i legami con il Futurismo, presentare opere mai esposte prima e il Portrait de Madame P., che addirittura era considerata perduta.

Mino Ceretti, l’esperienza della Pittura: la personale dal 23 marzo al 23 aprile alla Galleria Ostrakon di Milano

 Quaranta opere tra grandi tele e carte pastellate, a coprire un arco temporale di lavoro che va dal 1968 (Figure bersaglio) al 2010 (Figura probabile) – Mino Ceretti – 80 anni, un protagonista della scena artistica milanese – rendiconta una vita spesa nella ricerca pittorica, una attività inquieta che si propone in testi inediti, in opere di bilancio e di apertura. Lo fa negli spazi della galleria Ostrakon di Milano, in via Pastrengo 15, con un’ampia scelta di opere, che ne tracciano il percorso autonomo e originale.

Mino Ceretti
Allievo a Brera di Aldo Carpi, insieme a Guerreschi, Vaglieri e Romagnoni, con loro fonda e caratterizza il movimento critico del “realismo esistenziale” che scuote e innova la proposta di una pittura di realtà antiretorica nel Nord-Italia. Fu certo un coup de theatre la mostra del 1956 al Centro San Fedele di Milano in cui Giorgio Kaiserlian, il critico d’area cattolica, presenta la nuova ricerca, le nuove predicazioni di impegno, di un gruppo di pittori (Guerreschi, Ceretti, Romagnoni) che fa sulla tela “realtà oltre la cronaca”.

Michelangelo Pistoletto. Da uno a molti: 1956-1974. La mostra al Maxxi inaugurata dalla Nannini

 Indefesso sperimentatore, portatore di una energia contagiosa e di una visione dell’arte ancora oggi per certi versi eversiva, Michelangelo Pistoletto conquista il Maxxi, che da domani lo celebra con un’antologia essenziale e rigorosa. Intitolata Michelangelo Pistoletto. Da Uno a Molti: 1956-1974, l’importante esposizione riunisce un centinaio di opere provenienti da collezioni internazionali pubbliche e private che, ha detto il maestro, ”rendono comprensibile la radice del mio albero”.

Michelangelo Pistoletto
Classe 1933, rappresenta con la sua opera, i suoi progetti, le sue iniziative, il meglio di passato, presente e futuro dell’arte italiana contemporanea. Autorevole e diretto, conquista tutti, a partire dal sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro, che definisce ”politica” la bella mostra romana (seconda edizione, ma molto diversa, di quella che si e’ svolta negli Usa, al Museum of Art di Philadelphia), che, curata da Carlos Basualdo, punta soprattutto a far luce sugli esordi, sull’affermarsi di quella sua cifra dei quadri specchianti che e’ una vera e propria visione del mondo, del fare arte nelle societa’ occidentali.