
India, viaggi e volontariato: intervista a Paola Pedrini

Sognare in India e in gran parte del mondo, per la verità, oggi ha un solo nome: Bollywood. Le produzioni cinematografiche locali, cariche di vestiti colorati, attori bellissimi, sorridenti e talentuosi fanno innamorare tutti, ancora di più gli indiani e sin dalla nascita, nel 1913. Bollywood regala da sempre emozioni con i suoi film musical e momenti di evasione e svago ancora di più alle donne. Attualmente, il tema principale a parte l’amore, è il costante cambiamento della società indiana e la lenta emancipazione femminile. I protagonisti sono ricchissimi e, soprattutto, aperti all’Occidente e al cambiamento. Facile capire che chi vive in realtà ancora troppo chiuse, trovi in queste pellicole un modo per volare via dalla propria esistenza e sognare un futuro migliore.
Chi sceglie l’India, si dice che in qualche modo sia chiamato da questa terra affascinante e carica di contraddizioni. Qualunque sia la verità, una delle città che di solito incontrerà sin da subito è Mumbai, che fino al 1995 si chiamava Bombay. Il periodo migliore per giungere da queste parti va da settembre ad aprile e il clima è tropicale umido. Le piogge vanno da giugno ad inizio settembre, ma se cercate più fresco, meglio giungere tra settembre e aprile appunto.
Un tempo l’India aveva un sapore mitico e lontano. Lo stesso fascino che mantiene intatto adesso, solo che sono molti di più i turisti che scelgono di visitarla e di non rimanere solo a sognare le sue peculiarità. La sua economia è in forte crescita ed è una nazione perfetta per i viaggiatori che cercano cultura e spiritualità. Un appuntamento sicuramente interessante è il Delhi International Arts Festival, un festival multiculturale che punta su partnership pubblico-privato attraverso il Governo Indiano e le agenzie governative dello Stato coinvolti con le ONG, imprese e le società private. L’obiettivo è quello di promuovere culturalmente il Paese e conservarne intatto il patrimonio in questo senso.
Con quali compagnie aeree è possibile arrivare in India? In questa terra mitica tra colori e tradizioni affascinanti, atterra la Jet Airways che di solito offre delle tariffe interessanti, soprattutto se si prenota con largo anticipo. Al momento, ad esempio, è in corso una promozione e con una tratta andata e ritorno da Milano a Bangalore, potrete spendere 717 euro. Su Delhi, invece, il costo è di 722 euro. Emirates propone ottime tariffe e si trovano voli con prezzi in offerta di 600 euro da Milano a Cochin e di 615 euro per Milano Bangalore.Insomma, le possibilità di risparmiare ci sono, quindi periodicamente date una occhiata e scegliete il vostro biglietto per partire. Da controllare, poi, pure Lufthansa e Finnair.
L’India è un Paese molto grande e anche per questo motivo, estremamente affascinante. Saprete bene che non vi basterà un solo viaggio per visitarla tutta. Conoscete, ad esempio, lo Stato dell’Uttarakhand? E’ un posto interessante, che vi conviene visitare tra maggio e giugno ed, ecco, tra le sue peculiarità, che cosa vi consigliamo di non perdere:
Lo Stato dell’Uttarakhand, in India, sa stupire come il resto del Paese, tra colori e tradizioni assolutamente affascinanti. Il periodo migliore per raggiungere tale tratto di Paese va da maggio a giugno, ma dopo aver scoperto le sue peculiarità, potreste avere voglia di studiarne anche l’artigianato per poter fare shopping. Ecco cosa trovare di tipico:
L’iniziativa non solo è curiosa, ma potrà fare felici davvero tantissime persone. In India, scatta l’operazione ”Un telefonino per tutti”. Si tratta, in particolare, di un programma varato dal governo indiano per permettere anche a chi non ha nulla di poter usufruire delle nuove tecnologie, diventate indispensabili nella vita di tutti i giorni. Nei prossimi giorni, per la precisione per il nostro Ferragosto, tutti o quasi potranno avere una utenza telefonica, visto che saranno distribuiti sei milioni di telefonini con 200 minuti di chiamate gratuite in tutto il paese. Lo ha annunciato entusiasta il premier Manmohan Singh e l’occasione sarà fornita dal giorno dell’Indipendenza. Ad anticiparlo ci ha pensato il Times of India citando fonti del governo.
Da giugno a settembre, lo sanno bene i viaggiatori appassionati di India, da queste parti c’è la stagione dei monsoni. Un periodo non proprio stabile e caldissimo, ma è davvero meglio spostare la data del proprio viaggio? Di certo le offerte per partire non mancano, ma il pensiero di piogge ed inondazioni di solito non invogliano particolarmente i turisti a spendere i propri soldi e rischiare di dover restare in una camera di albergo. Peggio ancora potrebbero prendersi pure qualche spavento, in un luogo in cui la natura ha reazioni particolari rispetto all’ambiente al quale siamo abituati. In loco è detto Monsoon Time e non sempre è il caso di desistere e non visitare l’India, se non in momenti migliori. Adesso, infatti, le aree di maggiore interesse sono poco affollate, le tariffe sono calate notevolmente e soprattutto gli alloggi si trovano a buon prezzo.
Si trova ai piedi della catena sub-himalayana dei monti Shivalik e sorge tra gli stati di Haryana a sud e Punjab a nord.In pratica, il nostro tour si concentra all’India settentrionale e la città di riferimento è Chandigarh. Come sempre, quando si parla di questo variopinto microcosmo così lontano dalle nostre abitudini e tradizioni, il termine ha un significato evocativo che in questo caso è “il forte di Chandi”, riferendosi ad una dea il cui tempio si trova nel vicino distretto di Panchkula, nell’Haryana. Ancora non è una zona particolarmente turistica ma lo diventerà molto presto e chi la conosce ne apprezza già soprattutto il suo elemento più peculiare: l’architettura e pianificazione urbana. Si perché nel 1951, il primo ministro indiano, Jawaharlal Nehru, chiamò Le Corbusier e suo cugino Pierre per assegnare l’edificazione della capitale del Punjab e, da allora, il suo aspetto è molto cambiato.