Roma, scoppi nella metro B: paura tra i passeggeri

 

Non è un buon periodo questo per prendere la metro. Una affermazione che può sembrare esagerata, eppure gli eventi fuori dal normale si susseguono quasi ogni giorno e, ora, non solo a Milano, dove una paio di settimane fa c’è stato un incidente. Per fortuna senza conseguenze gravi. Ieri sera, invece, è toccato a Roma, dove alla stazione di Pietralata, sono state udite due esplosioni che hanno spaventato i passeggeri. Il tutto, ovviamente, all’ora di punta. Nessun ferito, ma non è mancata la ressa visto che il primo istinto, per tutti, è stato quello di scappare. Subito dopo, la metro B è stata bloccata nella tratta Tiburtina Fs-Rebibbia. Dopo i dovuti controllo, il personale dell’Atac ha riferito che gli scoppi sarebbero stati causati da due petardi lanciati in una grata di aerazione.

Incidente aereo Atr a Palermo: ancora dubbi sette anni dopo

 

Sono trascorsi sette anni, da quanto un aereo ATR-72 della Tuninter che da Bari stava volando verso Djerba porecipitò poco prima dell’aeroporto di Palermo, causando una tragedia. Si sa già che il problema era banale quanto drammatico: per errore era stato inserito un indicatore della quantità di benzina presente errato, per cui il velivolo rimasto senza carburante spense i motori. Si dice che il pilota avrebbe potuto planare fino all’aeroporto ma così non fu e, purtroppo, ci furono dei morti. La verità, come sempre in questi casi, però non è stata tutta svelata e per l’aviazione civile è un episodio tutt’altro che da dimenticare.

La Costa Concordia continua a sprofondare nel mare

 

E’ sprofondata addirittura di quattro metri, da quando quella tragica notte del 13 gennaio scorso, la Costa Concordia, naufragò all’Isola del Giglio. Se a prua, appunto, ben poco resta ormai scoperto dal mare, a poppa è calata di due metri e questo significa che gli interventi per portarla via dalla riserva, devono essere piuttosto tempestivi per evitare che affondi del tutto. Lo confermerebbero  le indagini che sono state registrate dai sud dei  carabinieri di Genova. Per non parlare della parte centrale del relitto che si è attualmente avvicinata alla roccia sottostante di almeno 2 metri.

Incidente aereo Indonesia: ritrovato il relitto

La Farnesina conferma che non ci sarebbero italiani a bordo dell’aereo russo in volo dimostrativo che ieri, improvvisamente, è scomparso dai radar. Due donne, però, presentano dei cognomi che sembrano familiari, anche se potrebbero essere spagnole. Il relitto del Sukhoi, sparito a sud di Giacarta, in Indonesia, è stato individuato, ma si trova in una zona particolarmente impervia che si può raggiungere a piedi solo dopo molte ore di cammino. In realtà, al momento, almeno 1.000 militari sono al lavoro per raggiungere l’area, ma è difficile che possano esserci superstiti, sia per le condizioni del velivolo che per la zona in cui si è schiantato. Sembra sia andato a sbattere sulla parete verticale di una roccia vulcanica.

Tragedia Isola del Giglio: recuperati altri cinque cadaveri

 

Le notizie sono continue e si rincorrono durante le giornate frenetiche di chi sta facendo di tutto per cercare di riportare a riva tutti i corpi eventualmente ancora intrappolati nella Costa Concordia, sperando ovviamente che ci sia qualche passeggero o uomo dell’equipaggio ancora vivo. Tuttavia, le possibilità che questo accada si affievoliscono di ora in ora e poi se prima si credeva che molti dei dispersi potessero essersi allontanati  senza dare notizie, ora anche tale idea sembra piuttosto fantasiosa. Con l’aiuto di esplosivo, oggi sono stati aperti due varchi nel natante, uno in entrata e uno in uscita, in modo da facilitare le operazioni di soccorso. I sommozzatori e i palombari, in questo modo, mettendo a repentaglio la loro stessa vita, sono riusciti a trovare altri cinque cadaveri. Ora sappiamo con certezza che il naufragio di venerdì sera della nave di Costa Crociere all’Isola del Giglio, ha fatto almeno 11 vittime accertate.