L’Olanda è la regina dei fiori, ma in gran parte del mondo è conosciuta soprattutto per i suoi tulipani. In primavera chilometri di bulbi fioriscono, creando un tappeto colorato che riempie la vista e il cuore e che noi abbiamo avuto modo di vedere quest’anno. Questo fiore, però, è anche commestibile, come ci hanno raccontato durante il viaggio e, tanto per restare leggeri, i suoi petali si possono friggere. Non vi servirà molto tempo e solo qualche ingrediente, ma è chiaro che le varietà floreali, non dovranno contenere pesticidi o veleni vari prima di essere cucinati e consumati.
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I dolci a Salisburgo: quali provare?
Salisburgo è nota per i suoi festival e per essere stata la location del film “Tutti insieme appassionatamente“. Ancora, è ricordata per la sua tradizione musicale, per i suoi abiti tipici e poi per la cucina, in particolare i dolci. Si va, in questo senso, dalle classiche Mozartkugeln, le famosissime Palle di Mozart, con nocciola e pistacchio, fino alla torta Esterhazy. In Austria, poi, non si possono non provare i Kaiserschmarren, delle omelette dolci che vengono servite con zucchero a velo e marmellata.
Palestina, apre il primo ristorante italiano
Novità in Palestina e, questa volta, dal punto di vista culinario. Ha, infatti, aperto il primo ristorante italiano. Del resto ha un preciso motivo d’essere pure il suo nome, visto che si riferisce direttamente ad un film di Gabriele Salvadores. Nello stesso tempo, poi, ricalca la filosofia dei piatti presentati. Il suo nome è, dunque, Mediterraneo.
Il latte di cocco da gustare alle Maldive
Paradiso terrestre, tra acque cristalline, cielo azzurro almeno nel periodo in cui non ci sono i monsoni e sabbia bianca e fine. Come dimenticare le Maldive, dove abbiamo avuto la possibilità di volare un anno fa. Quando ti trovi in questi luoghi tropicali da cartolina, ti chiedi davvero come sia possibile che la natura sia tanto perfetta. L’impressione è quasi che sia la mente a vedere certe meraviglie, per fortuna però è tutto reale. Quello che mi è piaciuto molto in loco è stato pure l’aspetto culinario. Certo sono gusti personali, ma siamo sicuramente tutti d’accordo sulla bontà dell’acqua di cocco, sempre per chi ha potuto assaggiarla.
Cucina tradizionale alle Maldive: ecco le specialità locali
Maldive da sogno, per me, anche in cucina. Certo i sapori tropicali non sono adatti a tutti i palati, soprattutto a quelli occidentali, certamente non abituati allo speziato e al mix dolce salato. In ogni caso, il cibo tradizionale in questo angolo di mondo, parte principalmente dal pesce, come è normale che sia. Il turista che non ama troppo i condimenti, quindi, può essere comunque certo di gustare del cibo fresco e appena pescato, anche se poco insaporito. Il tonno è presente perennemente a tavola e spesso viene condito con il cocco. Ad accompagnare il pasto il riso e il Roshi, un tipo di pane simile alla piadina. Per quanto riguarda il pescato, comunque si preferisce grigliato o arrostito, a volte pure fritto.
Maldive, il paradiso dove gustare ottimo pesce
Alle Maldive si mangia benissimo, ovviamente, ma soprattutto si può gustare del pesce freschissimo, appena pescato. Questo è l’elemento base della cucina locale e soprattutto il tonno è preparato in varie versioni, non ultimo con il cocco. Il riso bianco e il Roshi, che è un pane simile alla piadina fa gola a molti e il pesce si preferisce grigliato,arrostito o anche fritto. Molto popolare tra i piatti è la “Garudhiya“, una zuppa a base di tonno. Quest’ultimo si può provare anche con il curry, altro elemento base della cucina di questo angolo di mondo.
Mangiare in Polonia: le nuove tendenze
La cucina polacca si evolve, forse più di altre e le nuove tendenze a tavola sono molto interessanti. In generale, comunque , si tende sempre a coniugare tradizione, prodotti locali di diverse regioni e nuove tecniche. I metodi utilizzati non di rado, dunque, prendono spunto dai migliori ristoranti del mondo. Del resto, moltissimi chef locali, proprio per aprirsi a nuove tendenze negli ultimi anni si sono accostati ad altri colleghi che lavorano in Francia, Inghilterra, Danimarca, Italia e tornando in patria hanno potuto aprire i loro ristoranti forti di una certa esperienza.
India, mangiare a Jaipur: ecco qualche consiglio
Dicono che non è il viaggiatore a scegliere l’India, ma il contrario. Lo credo anche io e sento forte quel richiamo da troppo tempo. Impossibile elencare tutte le peculiarità di questo enorme Paese, ma di sicuro la gastronomia occupa un posto di riguardo nella scala delle priorità da non perdere. Se vi trovate in uno dei suoi luoghi simbolo come Jaipur, ad esempio, tra elefanti e dune di sabbia, in una atmosfera senza tempo, ecco dove potreste assaggiare cucina tipica in un’area chiamata “città rosa”, proprio per le gradazioni cromatiche di edifici, negozi e case. Tra un pasto e l’altro, ovviamente, non dimenticate di dare una occhiata alle fortezze, ai templi e alle gemme preziose e, se non siete abituati ai cibi piccanti, qui dovrete cambiare il vostro modo di intendere la cucina. Ecco qualche consiglio dove andare se volete mangiare vegetariano, come d’abitudine da queste parti:
Hong Kong grattacieli dove coltivare prodotti biologici
Hong Kong, non solo costruzioni futuristiche e tecnologia all’avanguardia. Se è vero che a livello globale, c’è voglia di ritornare ai prodotti genuini della terra, come al solito in Oriente, ci sono arrivati prima a realizzare questo desiderio. Solo che pomodori e zucchine non si trovano solo in aperta campagna, ma l’agricoltura biologica passa anche dei tetti delle città. Una nuova moda che ha conquistato Hong Kong e che presto potrebbe spostarsi pure altrove. Intanto, la tendenza si sta estendendo a macchia d’olio e per ora sta interessando l’intero centro abitato.
Québec, viaggio tra i sapori della gastronomia locale
Québec: non solo paesaggi, ma anche tanta gastronomia. Regione per regione le specialità sono tante e incontrano facilmente i gusti anche del turista più esigente. Gustarne i piatti principali, quindi, significa anche imparare a studiarne le peculiarità del territorio, soprattutto all’inizio dell’autunno, quando la terra regala il meglio dei suoi frutti. E’ il tempo dei prodotti locali e del tradizionale legame dei cittadini con la natura.