Wine Food Festival Emilia Romagna, fino al 30 novembre 2009 appuntamenti enogastronomici in tutta la Regione

 Quaranta appuntamenti dedicati all’ enogastronomia tra città d’ arte, borghi storici e località balneari. Prosegue fino a fine novembre il Wine Food Festival Emilia Romagna: Segui il Gusto!, un ricco cartellone di eventi enogastronomici dedicati ai prodotti tipici e di stagione, realizzato grazie a un’ iniziativa degli assessorati regionali all’ Agricoltura e al turismo, in collaborazione con Apt Servizi Emilia Romagna.

Dal Festival del Prosciutto di Parma a Il pesce fa festa a Cesenatico, dalla Festa dei Frutti Dimenticati di Casola Valsenio (Ra) a Mortadella Please a Bologna, passando per la Sagra dell’ Anguilla di Comacchio (Fe), La Fiera del Formaggio di Fossa a Sogliano sul Rubicone (Fc), la Sagra dell’ Uva e del Lambrusco di Castelvetro (Mo), la Sagra del Marrone di Castel del Rio (Bo), la Rassegna gastronomica della Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina e tanto altro ancora. Una ‘ghiotta’ opportunità per scoprire, grazie ai pacchetti soggiorno creati ad hoc per i singoli appuntamenti, anche le città d’arte, i borghi marinari, i castelli e i suggestivi paesi dell’Emilia Romagna. I turisti avranno poi l’ occasione di scoprire non solo il sapore di alcuni ‘must’ enogastronomici della regione, ma di apprenderne anche la storia e i delicati e antichi processi produttivi, attraverso visite guidate a caseifici, acetaie e aziende agricole e vinicole.

Itinerario di viaggio in Piemonte: alla scoperta dei vecchi ricoveri militari dell’ alta Valle Viù, Torino

 Un percorso di viaggio ad anello, che parte dal lago di Malciaussia, permette di visitare un angolo poco conosciuto del Piemonte e, al tempo stesso, di fare un breve tuffo nella storia alla scoperta dei vecchi ricoveri militari dell’alta Valle di Viù (in provincia di Torino).
Le installazioni sorgono sul colle della Croce di Ferro e sul colle delle Coupe. Furono realizzate negli anni Trenta in quello che, all’ epoca, era considerato un punto di importanza strategica: a ridosso sia della Valle di Susa che della frontiera con la Francia. E’ difficile immaginare gli sforzi che ne accompagnarono la costruzione; fu necessario, tra l’ altro, creare dei serbatoi per la raccolta dell’ acqua piovana e di fusione delle nevi, strumenti indispensabili per chi, come i soldati, doveva trascorrere settimane e mesi in queste zone a duemila metri di quota.

L’ ITINERARIO DI VIAGGIO AD ANELLO
L’ anello che conduce ai due colli è, per un tratto, uno splendido balcone sulla Valle di Susa. Numerosi, nell’ area di Malciaussia, sono le vestigia belliche. Opere di difesa e materiale sono ancora visibili verso il colle di Spiol e il Colle dell’ Autaret oltre che al Pian Sulè. Tra questi valloni, fra creste e ghiacciai, nel giugno del 1940, al divampare della guerra con la Francia, vennero disseminati tre battaglioni alpini tra le creste e i ghiacciai del confine. Più tardi le installazioni furono utilizzate dagli uomini della Resistenza: il Colle della Croce di Ferro e del colle delle Coupe furono un approdo relativamente sicuro per gli uomini della “Stellina”, formazione partigiana di Bolaffi che operò nella Valle di Susa.

Fiera internazionale del tartufo bianco, dal 3 ottobre all’ 8 novembre 2009 ad Alba, Cuneo

 Ritorna la fiera dell’ oro grigio: il tartufo, che vale centinaia di euro per pochi grammi e le cui quotazioni salgono e scendono di anno in anno, è nuovamente di scena ad Alba (Cuneo) dal 3 ottobre all’ 8 novembre.
L’ appuntamento più atteso da ristoratori, addetti ai lavori e semplici golosi in vena di spendere qualche soldo è il mercato del tartufo nello storico Cortile della Maddalena, dove i “trifolao” di Langa e Roero vendono i loro ritrovamenti al miglior offerente. Un mercato in cui si spendono grosse cifre – lo scorso anno una pepita di pezzatura medio-grande costava 200-250 euro – e in cui quindi è necessario essere tutelati al meglio.

LE REGOLE DELLA FIERA DEL TARTUFO
Le regole della “Fiera internazionale del tartufo bianco”, dunque, sono ferree: i venditori sono controllati da commissari che girano fra i banchi per tutto il giorno, controllando i tartufi in vendita con l’apposita ”Carta di qualità”; i tartufi sono avvolti in sacchetti numerati, per poter rintracciare il venditore anche dopo; tutti i trifulao hanno bilance elettroniche di precisione, e, soprattutto, la vendita è vietata fuori dall’area della fiera, per evitare le truffe di bagarini del tartufo.

Francesco d’ Incanto, dall’ 1 al 4 ottobre 2009 al convento di San Francesco a Folloni – Avellino

 Spiritualità, arte, musica e gastronomia: torna “Francesco d’ Incanto”, la manifestazione dedicata a San Francesco che si svolgerà dall’1 al 4 ottobre presso il convento francescano di San Francesco a Folloni, a Montella, in provincia di Avellino. Sotto la direzione artistica di Fra Agnello Stoia e l’organizzazione del Comitato Francesco d’Incanto, l’evento, giunto alla XII edizione, coniuga religiosità e spettacolo, seminari e momenti di emozione, come l’arrivo della fiaccola di San Francesco da Assisi e la Marcia della Fratellanza.

IL TEMA DELLA FESTA
Tema di quest’anno è ‘Per quelli che perdonano per lo tuo amore’, versi composti a seguito di una lite tra il Podest e il Vescovo da San Francesco, che mandò i frati a cantarli in paese. Tanti gli spettacoli in programma: giovedì 1 ottobre, alle ore 21, musica e teatro con Luca Bassanese; venerdì 2 ottobre, alle ore 21, musica d’autore con la Tribute Band a Rino Gaetano ‘Iseiottavi’; sabato 3 ottobre, alle ore 21, il folk autentico di Simone Carotenuto e i Tammorrari del Vesuvio; e, domenica 4 ottobre, gran finale alle ore 21 con il folk-rock di Enrico Capuano con la sua ‘Tammurriata Rock’. L’edizione 2009 di ‘Francesco d’Incanto’ si chiuderà alle ore 23 con lo spettacolo di fuochi pirotecnici a cura di Gelsomino Di Trolio.

Truffe ai turisti ? Il Ministero chiederà il risarcimento per danni d’ immagine in sede civile

 Il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, scende in campo a difesa dell’immagine dell’Italia all’Estero e annuncia che il ministero si costituirà parte civile ogni qualvolta che sarà minacciata dalle truffe o dagli abusi. “Andiamo avanti così, facciamoci del male, è stata la mia riflessione – afferma la Brambilla nel corso di una conferenza stampa – leggendo i giornali quest’estate“, nei quali si elencava un “numero inglorioso e inaccettabile di truffe, abusi e disservizi a carico dei turisti” e “che sono finiti con grande eco sulla stampa internazionale, assegnando un duro colpo alla nostra immagine“.

LE VERGOGNE DELL’ ITALIA ALL’ ESTERO
Dal conto truffa del ristorante di Roma a carico di due turisti giapponesi – rileva – notizia che ha fatto in poche ore il giro del mondo mostrandoci come il paese dei truffatori, all’inadempienza di certe amministrazioni pubbliche del mezzogiorno, che non hanno provveduto alla conservazione del loro mare. E poi ci mancava pure che si mettessero anche alcuni esponenti dell’opposizione, per i propri interessi di fazione, a cercare di gettare discredito sull’immagine dell’Italia all’estero, quando invece la politica mai deve fare questo. Perché il nostro Paese é un bene di tutti e deve essere tutelato“, aggiunge la Brambilla.

Viaggio a Istanbul: una vacanza in Turchia per rilassarsi completamente nelle atmosfere d’ Oriente

 Istanbul, l’ antica Costantinopoli, è un mondo a parte ai confini tra Europa e Asia. Adagiata sulle rive del Bosforo, città antica, capitale di un impero che arrivò a minacciare l’ Europa, Istanbul ha un fascino sottile che solo l’ anello di congiunzione tra Oriente e Occidente può avere, con le contraddizioni di un posto di frontiera e con una tradizione che fonde elementi di molte culture nei suoi monumenti e nella sua gente. Sfavillante, piena di luci e di colori, con i suoi minareti e cupole che svettano nel cielo, l’ antichità che trasuda da ogni pietra, la malinconia del passato, le stradine strette e polverose.

UN CAOS RILASSANTE: COSA VEDERE IN UN VIAGGIO AD ISTANBUL
Tutto ciò può sembrare, oltre che animatissimo e profondo, anche caotico, ma ci dà l’ immagine dell’ Istanbul di sempre. Tra il turbinio e l’ incessante agitazione, si levano quasi in ogni angolo di strada le silenziose moschee, angoli di pace altrove scomparsi. La Moschea Blu, divenuta simbolo della città con i suoi sei minareti e con le meravigliose ceramiche blu e l’altrettanto famosa Moschea di Solimano il Magnifico. Vero prodigio di architettura, la celebre chiesa di Santa Sofia, ornata di splendidi mosaici. Poi il Topkapi, antica residenza dei sultani ottomani, oggi trasformata in museo, famosissimo per l’esposizione delle collezioni di gioielli e di porcellane cinesi.