Romics, rassegna internazionale del fumetto fino all’ 11 ottobre 2009 alla Fiera di Roma

 Ha preso il via ieri “Romics”, la grande rassegna internazionale sul fumetto, l’ animazione e i games che si svolgerà fino a domenica alla nuova Fiera di Roma. Il Festival è caratterizzato da un programma culturale di livello internazionale, con prestigiosi ospiti, mostre, anteprime, eventi speciali, incontri con i responsabili dei più rilevanti festival internazionali, buyer e operatori del settore. Grandi maestri del fumetto internazionale partecipano, infatti, ogni anno a Romics e vengono premiati con il Romics D’ Oro.

CHI C’ E’ A ROMICS
L’ edizione del 2008 ha registrato più di 60.000 visitatori in 4 giorni. Inoltre a Romics partecipano ogni anno le più importanti aziende del settore in Italia: case editrici, distributori, librerie specializzate, collezionisti, produttori e distributori home video, aziende di videogames. L’ edizione di quest’ anno è segnata da un evento speciale fissato per il 9 ottobre: una sfilata cosplayer da piazza del Popolo a piazza di Spagna a partire dalle 21. Alla rassegna parteciperanno maestri del fumetto tra i quali Galieno Ferri, creatore del mitico personaggio di Zagor.

IL CALENDARIO DEGLI OSPITI ILLUSTRI
Quest’ anno a Romics verranno inoltre festeggiati i 50 anni di uno dei più grandi personaggi bonelliani, con la presenza, oltre a Ferri, di tanti disegnatori e sceneggiatori della serie: l’ appuntamento è per sabato 10 alle 12. Alla manifestazione parteciperà, inoltre, sabato alle 14, Massimo Mattioli, il grande autore di culto italiano, creatore di Pinky. Tra i tanti autori ospiti si segnalano: David Rubin, Gipi, Luigi Bernardi, Giacomo Bevilacqua, Maurizio Rosenzweig, Grazia Lobaccaro.

Da Dublino a Belfast: viaggio in Irlanda. Itinerario di viaggio per una vacanza in Irlanda

 Colline punteggiate di pecore al pascolo, castelli su spuntoni di roccia, scogliere battute dalle onde, cittadine avvolte da un’ atmosfera rarefatta, abbazie che si specchiano nelle acque trasparenti dei laghi. L’ Irlanda è tutto questo e molto di più.
Relativamente lontana delle mete turistiche europee più frequentate, proprio per questo l’ Irlanda rimane tutta da scoprire e da amare lasciando al viaggiatore quello spazio e quella libertà che in altri paesi gli sono contesi dal turismo di massa. Girare l’ Irlanda è semplice, anche noleggiando una macchina a Dublino.

COSA VEDERE A DUBLINO
Dublino è una città situata in una splendida posizione fra il mare e le colline di Wicklow, attraversata dal placido Liffey. Grazie ai bei palazzi in stile palladiano, alle splendide case georgiane, alle strade larghe e ai numerosi giardini, conserva molte caratteristiche settecentesche. La vita sembra scorrere un pò lenta, ma vi sono numerosi teatri, ritrovi, una prestigiosa università e numerosi musei: fra i più importanti, il Museo Nazionale che raccoglie preziosi reperti di bronzo e d’ oro del periodo celtico e oggetti di culto dell’ età paleocristiana, la Chester Beatty Library, casa museo con una straordinaria collezione di libri miniati provenienti da tutto il mondo ma non si può dire di conoscere Dublino se non si è entrati nei suoi vecchi pub che vantano illustri frequentatori fra artisti e letterati.

Identikit dell’ ecoturista: la ricerca TuristiCo2 del Cnr per capire perché i turisti vanno a Pianosa

 Preferisce l’ autunno al caldo dell’ estate, è aggiornato sulle problematiche ambientali e interessato al territorio che lo circonda. E’ l’ identikit del turista naturalista, dell’ eco-turista ‘doc’ tracciato dall’ Istituto di biometeorologia (Ibimet) del Cnr di Firenze nel corso di una recente indagine condotta all’ isola di Pianosa (Li). “Nell’ ambito del progetto di ricerca TuristiCO2 per la valutazione della carrying capacity (capacità portante) turistica nell’ Arcipelago Toscano, abbiamo voluto saperne di più sui motivi che spingono gli oltre 16.000 turisti a visitare un posto selvaggio e disabitato come Pianosa” spiega Francesco Vaccari dell’ Ibimet-Cnr e responsabile del progetto.

IL TURISMO A PIANOSA
Nel corso dell’ indagine, svolta tramite questionari distribuiti ai visitatori, sono emerse quindi alcune interessanti osservazioni. “Il turista che va a Pianosa nel cuore dell’ estate, anche se dichiara interesse per il patrimonio ambientale dell’ isola, è principalmente attratto dal mare. E sono soprattutto il carcere e lo stile di vita dei detenuti in semilibertà a solleticare la sua curiosità” sottolinea la ricercatrice Sonia Trampetti, dell’ Ibimet-Cnr.
Viceversa – aggiunge –, il naturalista preferisce visitare la località in primavera e in autunno per poter osservare specie endemiche di piante come il Limonium planesiae, ammirare i nidi del gabbiano corso o seguire il passaggio degli uccelli migratori“.

Record di visite per il Museo Virtuale dell’ Iraq e mostra eredità dell’ impero romano in Giappone

 Record di oltre 120 mila visite per il Museo Virtuale dell’ Iraq, realizzato dal CNR. Il progetto esporta in tutto il mondo competenze e tecnologie per la fruizione del patrimonio culturale dell’ Iraq. Frutto di un’ intesa tra Ministero degli Affari Esteri e Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Museo virtuale è tra le più importanti iniziative di carattere culturale e diplomatico volte alla valorizzazione del patrimonio storico-archeologico di quel Paese.
L’ allestimento – spiega il Cnr – non si sovrappone a quello reale, ma si presenta come la sua proiezione comunicativa attraverso una selezione delle opere più significative dell’antica civiltà mesopotamica, incluse quelle custodite nei principali musei del mondo“.

Realizzato in italiano, inglese e arabo, il museo virtuale dell’ Iraq del Cnr consente quindi l’ accesso ad un ampio pubblico.

UN BOOM DI VISITE
E quello che colpisce è soprattutto la dimensione internazionale del successo di questo museo virtuale. “Sono state oltre 400.000 le pagine cliccate e oltre 120 mila i visitatori. Le pagine in inglese sono più visitate di quelle in italiano, con un rapporto di circa 2/3, 1/3” spiega Roberto de Mattei, vice Presidente del Cnr.

Nella classifica dei navigatori, gli Stati Uniti – riferisce de Mattei – si piazzano primi con oltre 35 mila accessi, battendo l’ Italia con 24 mila circa, seguono Brasile, Canada, Regno Unito, Porto Rico. Spiccano al settimo posto, gli Emirati Arabi che precedono quanto a visite, la Turchia, la Germania e la Svezia“.

Mostra “Roma. La pittura di un impero” fino al 17 gennaio 2010 alle Scuderie del Quirinale, Roma

 Polignoto, Parrasio, Zeusi, Apelle. Nomi di grandi maestri greci di livello così alto da essere paragonati ai grandi geni del Rinascimento italiano come Raffaello o Giotto, ma dei quali, purtroppo, si è preservato pochissimo nel corso dei secoli. Ora, per la prima volta, una mostra tenta di riportare in luce i fasti della pittura dell’ antica Roma. Organizzata sotto l’ Alto Patronato del Presidente della Repubblica “Roma. La pittura di un impero”, alle Scuderie del Quirinale fino al 17 gennaio 2010, si propone di raccontare il ruolo centrale della pittura nella società civile romana, superiore anche a quello della scultura, sottolineandone l’ originalità nel tentativo di superare il concetto acquisito di una sua dipendenza passiva dall’ arte greca.

LE CENTO OPERE IN MOSTRA
Il senso di questa mostra – ha spiegato il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci – è far capire il perché i modelli di questa pittura, che riflettono una gloria per noi incognita, si sono tramandati in tutto l’ Impero. Nomi che forse superano quelli del grande Rinascimento italiano come Raffaello, Goya, Rembrandt e altri, e nonostante questo sono a noi sconosciuti”.
Cento opere che abbracciano un vasto periodo, dal 1° secolo a.c. al V° secolo d.c. tra cui grandi affreschi, ritratti su legno e su vetro, decorazioni e fregi provenienti dalle domus patrizie, dalle abitazioni e botteghe popolari dei più importanti siti archeologici e dai musei di tutto il mondo.Un mondo di inaspettata vivacità cromatica, dove prorompe il rosso pompeiano, il verde, l’ azzurro dei lapislazzuli, sfatando il luogo comune che identifica il ‘classico’ con la trasparenza dei marmi bianchi.

La Calabria nel mondo il 14 ottobre 2009 all’ Auditorium Conciliazione, Roma

 Forse anche Leon Panetta capo della Cia nominato dall’ amministrazione Obama, e Joseph Serra, già governatore dello Stato del Brasile e candidato alle prossime presidenziali, alla diciottesima edizione del Premio “La Calabria nel Mondo” in programma il 14 ottobre a Roma, presso l’ Auditorium Conciliazione. Il premio internazionale voluto da C3 International, l’ associazione che unisce i calabresi nel mondo presieduta dall’ onorevole Peppino Accroglianò, ogni anno, attraverso un comitato presieduto da Cesare Mirabelli, valuta e le varie candidature che arrivano da tutto il mondo, ”per dimostrare che la Calabria – spiega Accroglianò – è fatta di persone creative e laboriose”.

IL PREMIO AI CALABRESI
Per questa edizione saranno sei i calabresi d’ origine che verranno premiati con una copia in argento del Codex Purpureus Rossanensis, antico testo evangelico in greco simbolo della citta’ di Rossano, e sono: Francesco Guida, Presidente della Cassa di Risparmio di Bra (Cuneo); Rolando Manna, Imprenditore e costruttore attivo a Roma; Rosaria Marino, Direttore generale dell’ Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’ Agricoltura del Lazio; Giuseppe Novelli, Preside all’Università di Roma Tor Vergata e Professore di genetica medica; Angelo Sparano Vitelli che vive e lavora a San Paolo in Brasile ed è Presidente e fondatore del “Sistema Quatro”, grande azienda per la fornitura di servizi e manodopera specializzati; Leon Panetta, Presidente negli Stati Uniti del ”The Panetta Institute for Public Policy”.

Wine Food Festival Emilia Romagna, fino al 30 novembre 2009 appuntamenti enogastronomici in tutta la Regione

 Quaranta appuntamenti dedicati all’ enogastronomia tra città d’ arte, borghi storici e località balneari. Prosegue fino a fine novembre il Wine Food Festival Emilia Romagna: Segui il Gusto!, un ricco cartellone di eventi enogastronomici dedicati ai prodotti tipici e di stagione, realizzato grazie a un’ iniziativa degli assessorati regionali all’ Agricoltura e al turismo, in collaborazione con Apt Servizi Emilia Romagna.

Dal Festival del Prosciutto di Parma a Il pesce fa festa a Cesenatico, dalla Festa dei Frutti Dimenticati di Casola Valsenio (Ra) a Mortadella Please a Bologna, passando per la Sagra dell’ Anguilla di Comacchio (Fe), La Fiera del Formaggio di Fossa a Sogliano sul Rubicone (Fc), la Sagra dell’ Uva e del Lambrusco di Castelvetro (Mo), la Sagra del Marrone di Castel del Rio (Bo), la Rassegna gastronomica della Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina e tanto altro ancora. Una ‘ghiotta’ opportunità per scoprire, grazie ai pacchetti soggiorno creati ad hoc per i singoli appuntamenti, anche le città d’arte, i borghi marinari, i castelli e i suggestivi paesi dell’Emilia Romagna. I turisti avranno poi l’ occasione di scoprire non solo il sapore di alcuni ‘must’ enogastronomici della regione, ma di apprenderne anche la storia e i delicati e antichi processi produttivi, attraverso visite guidate a caseifici, acetaie e aziende agricole e vinicole.

Itinerario di viaggio in Piemonte: alla scoperta dei vecchi ricoveri militari dell’ alta Valle Viù, Torino

 Un percorso di viaggio ad anello, che parte dal lago di Malciaussia, permette di visitare un angolo poco conosciuto del Piemonte e, al tempo stesso, di fare un breve tuffo nella storia alla scoperta dei vecchi ricoveri militari dell’alta Valle di Viù (in provincia di Torino).
Le installazioni sorgono sul colle della Croce di Ferro e sul colle delle Coupe. Furono realizzate negli anni Trenta in quello che, all’ epoca, era considerato un punto di importanza strategica: a ridosso sia della Valle di Susa che della frontiera con la Francia. E’ difficile immaginare gli sforzi che ne accompagnarono la costruzione; fu necessario, tra l’ altro, creare dei serbatoi per la raccolta dell’ acqua piovana e di fusione delle nevi, strumenti indispensabili per chi, come i soldati, doveva trascorrere settimane e mesi in queste zone a duemila metri di quota.

L’ ITINERARIO DI VIAGGIO AD ANELLO
L’ anello che conduce ai due colli è, per un tratto, uno splendido balcone sulla Valle di Susa. Numerosi, nell’ area di Malciaussia, sono le vestigia belliche. Opere di difesa e materiale sono ancora visibili verso il colle di Spiol e il Colle dell’ Autaret oltre che al Pian Sulè. Tra questi valloni, fra creste e ghiacciai, nel giugno del 1940, al divampare della guerra con la Francia, vennero disseminati tre battaglioni alpini tra le creste e i ghiacciai del confine. Più tardi le installazioni furono utilizzate dagli uomini della Resistenza: il Colle della Croce di Ferro e del colle delle Coupe furono un approdo relativamente sicuro per gli uomini della “Stellina”, formazione partigiana di Bolaffi che operò nella Valle di Susa.