Nella splendida cornice del Castello di Miramare – Trieste, in mostra uno dei capolavori dell’arte italiana piu’ noti nel mondo: il Bacio di Hayez per dare il via ad un progetto itinerante per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia ripercorrendo le principali tappe dell’Unificazione.
Il 12 Dicembre 2009 alle ore 11.00, presso il Museo Storico del Castello di Miramare a Trieste si inaugura una mostra che si inserisce nel quadro dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, mostra che propone un capolavoro dell’arte italiana dell’Ottocento: Il Bacio di Francesco Hayez.
La straordinaria fortuna del Il Bacio di Hayez, subito riconosciuto come icona popolare perché emblema delle sofferenze d’amore, non è mai tramontata e ancora oggi quando si nomina Il Bacio l’opera di Hayez gareggia con quella di Gustav Klimt per fama e riconoscimento internazionale.
Preludio dell’atto politico da cui nacque l’Italia, l’opera nella versione del 1861 divenne il simbolo delle lotte risorgimentali, essendo sintesi formale delle istanze patriottiche di Hayez e di un preciso momento storico.
Hayez si trovò a operare proprio quando la pittura, alla stregua del romanzo storico a sfondo patriottico, divenne un mezzo per diffondere nell’animo degli Italiani una comune coscienza di nazione e di libertà.
Il Bacio viene esposto in una residenza asburgica, importante vetrina della città di Trieste e sito romantico per eccellenza, luogo ideale per accogliere l’opera più popolare di Hayez, divenuta icona del Romanticismo italiano.
Accanto al capolavoro di Hayez sono presenti altri tre rari acquerelli dello stesso artista e una copia de Il Bacio, nella versione del 1859.
L’esposizione di uno dei dipinti che più rappresenta il sogno patriottico risorgimentale rientra nell’ambito delle iniziative dedicate al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, delle cui celebrazioni si fa promotore il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, iniziative che si concluderanno nel 2011.
Il Bacio. Un capolavoro per l’Italia è una mostra promossa dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia, prodotta e organizzata da Alef di Milano.