La galleria e x t r a s p a z i o presenta dal 14 gennaio al 27 febbraio 2010 la mostra Double-sided Accumulated, prima personale in Italia dell’artista sudafricana Ruth Sacks (Port Elizabeth, 1977; vive e lavora attualmente a Bruxelles).
La mostra prende spunto dall’idea dell’accumulazione. Partendo da avvenimenti isolati e raccogliendo frammenti di epoche diverse, l’artista giunge alla creazione di nuove forme ibride e di monumenti portatili.
In Double-sided Accumulated Ruth Sacks si preoccupa di aggiungere peso a materiali già esistenti. Oggetti, immagini e parole in apparenza privi di nesso sono stati riordinati per dare origine a nuove e inedite combinazioni. L’artista ha campionato elementi specifici che rimandano a momenti della storia dell’arte e dell’architettura per analizzarne i ruoli e le interpretazioni alla luce dei nostri tempi.
In Illuminated (Grotesque), Sacks stabilisce improbabili corrispondenze tra i diagrammi zoologici di fine Novecento e le illustrazioni dei bestiari medievali. In altre opere, cartoline, monete, campane e valigie sono rappresentate allo scopo di suggerire interpretazioni alternative alla loro funzione originale.
In The Biggest Sculpture In The World, le parole hanno preso il posto dell’architettura; Sacks propone un dibattito su una misteriosa scultura realizzata in una regione che più di altre oggi viene presentata in forma romanzesca, il Golfo Persico.
Una variante di questo lavoro viene esposto anche nella mostra Dada South, attualmente in corso alla South African National Gallery di Cape Town.