GUIDA DI VIAGGIO A FRASCATI:il fascino della collina , l’imponenza delle ville:uno scrigno di bellezza

 Frascati si affaccia sulla pianura verso Roma e offre un panorama che va dal Tirreno ai Monti della Sabina. La città è ricca di antiche ed eleganti ville come Villa Aldobrandini e Villa Torlonia.
Inoltre tra il verde della collina che la sovrasta appaiono Villa Falconieri , in cui si riconosce l’opera del Borromini e Villa Rufinella, costruita su disegno del Vanvitelli.

Frascati è una città molto antica , che però ha subito numerosi rifacimenti nel corso dei secoli.

Tra i monumenti più importanti della città ricordiamo:

la Cattedrale di san Pietro, eretta nel XVII secolo da C. Rainaldi e da P. De Rocchi, ha una grandiosa facciata di Girolamo Fontana (1697-1700), divisa da due ordini di semicolonne, ornata da nicchie con statue, mentre sul portale centrale fu collocato un altorilievo di Bernardino Cametti.

I campanili, edificati sopra le campate laterali, sono un’aggiunta successiva.
All’interno della chiesa (a croce greca), troviamo una tavola del XIV secolo, raffigurante la Madonna del Gonfalone di scuola romana, un Crocifisso ligneo del 1100, un altorilievo (sull’altare maggiore) opera di Pompeo Ferrucci ed una Madonna attribuita al Domenichino.

Su piazza San Pietro si trova una pregevole Fontana, (1709), addossata ad un edificio, costruita a tre arcate ed è opera di Girolamo Fontana.

Tra le altre chiese citiamo:

la Chiesa del Gesù, del XVII secolo, è una costruzione con facciata barocca in travertino, attribuita a Pietro da Cortona.
All’interno, ad unica navata e con una singola cappella per ciascun lato, si trova una finta cupola dipinta su tela da A. Colli, con un interessante gioco di effetti prospettici.
Un’altra finta cupola, ad effetto simile, sovrasta il presbiterio, dove sui pilastri troviamo dei pregevoli angeli in stucco.

Nel vicino seminario si trovano affreschi di A. Pozzo (che nella chiesa affrescò parte dei fondali degli altari laterali e dell’altare maggiore) e collaboratori.

La Chiesa di San Francesco , anche chiamata “Cappuccini”, si trova vicino a Villa Tuscolana.
È del 1500 e all’interno si conservano pregevoli tele del Pomarancio e di Giulio Romano, ma opere di artisti del manierismo romano e non.

Guest: a San Marino la mostra di Carmen Einfinger e Gilberto Giovanoli dal 29 ottobre al 5 dicembre

 La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino annuncia la doppia personale dedicata a Carmen Einfinger e Gilberto Giovagnoli, la seconda mostra della rassegna GUEST. Il progetto, organizzato dalla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea e curato da Massimiliano Messieri, offre l’opportunità agli artisti sammarinesi di relazionarsi e dialogare con altrettanti artisti di diversa nazionalità attivi già da anni a livello internazionale. Due le sue significative funzioni, quella di indagine sul fare arte a San Marino e di raccordo con i circuiti internazionali. Il progetto è supportato dal critico militante Valerio Dehò, che sarà affiancato in ogni bi-personale da un giovane critico sammarinese.

Segno spazio e forma, la mostra di Achille Perilli alla Galleria Accademia di Torino sino al 20 novembre

 Dal 21 ottobre sino al 20 novembre 2010 presso la Galleria Accademia di Torino si terrà la mostra “Segno spazio e forma” di Achille Perilli, fondatore del movimento internazionale “Forma”. La mostra, curata da Achille Perilli stesso e Luca Barsi, presenta ventidue opere, dagli anni cinquanta all’inizio degli anni novanta: un percorso che attraversa tutte le fasi più significative della ricerca dell’artista, dalle prime frammentazioni geometriche alle “instabili” geometrie.

Crociera di Natale nonostante la crisi: con Logitravel la vacanza si paga a 60 giorni dalla partenza

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GUIDA DI VIAGGIO A TIJUANA: il confine messicano e il gemellaggio con San Diego

 A pochi chilometri da San diego ,una visita d’eccezione alternativa è sicuramente Tijuana.
Non straborda di posti incantevoli come vantano altre zone messicane soprattutto è poco raccomandata dalla gente locale per l’alto livello di vagabondaggio ma un giorno glielo si può concedere, x fare un giretto visitare una località molto suggestiva, comprare qualche ricordino.. e chissà raccontare di essere stati a Tijuana, fa sempre scena!

Tijuana è la città principale dello stato messicano della Bassa California, capoluogo del comune omonimo e la sesta area metropolitana più grande del Messico, con 1.483.992 abitanti
Situata sulla costa dell’Oceano Pacifico e frontiera con gli Stati Uniti Il motto della città è “Aquí empieza la patria”. Il governo messicano lo intende come “la porta del Messico”; tuttavia la traduzione letterale è “la patria comincia da qui”.

Tijuana è la città gemella di San Diego dalla quale la separa un fossato che segue per lungo tratto la linea di confine fra Stati Uniti, formando l’area metropolitana san diego-tijuana che conta 5 milioni di abitanti.
Il motivo grazie al quale Tijuana è divenuta tristemente famosa nel mondo è quello del muro che la separa da San Diego. Detto anche “el bordo” esso è la prima cosa che si nota: dal 1990 questa costruzione alta tre metri che può essere considerato il giusto tributo alla fallita politica bilaterale tra Messico e Stati Uniti sul tema della migrazione.

GUIDA DI VIAGGIO A CAPO D’ORLANDO:Una città da leccarsi i baffi!

 Capo d Orlando è un comune di circa 12.660 abitanti che si trova in Sicilia, in provincia di Messina.
Posto lungo la costa tirrenica, nel comprensorio delle Nebrodi, Capo d’Orlando è uno dei più rinomati centri di villeggiatura estiva della regione.
Le origini del borgo sono molto antiche, è stato fino all’inizio del XX secolo un attivo villaggio di pescatori, per poi trasformarsi in centro balneare.
L’economia di Capo d’Orlando è legata principalmente al turismo estivo ed alle attività del terziario.
Maria Santissima di Capo d’Orlando, festeggiata il 22 ottobre, è la patrona di Capo d’Orlando.

Cenni storici

Anticamente la città si chiamava Agatirno, e secondo la leggenda venne fondata durante la guerra di Troia dal figlio di Eolo, Agatirso, da cui prese il nome. (1218 a.C.)

Inizialmente la città sarebbe stata una città sacra al culto di Dioniso e avrebbe conservato il nome di Agatirso, “colui che porta lo splendido tirso”.

Secondo un’altra fonte, il nome della città è legato al paladino Orlando; Carlo Magno, che qui fece sosta durante un viaggio verso la Palestina, rimasto incantato dalla bellezza del luogo, decise di chiamarlo Orlando, come il suo valoroso paladino.

Con l’arrivo dei Fenici, dei Greci e dei Romani, il nucleo originario della città si estese alla costa e al promontorio.

Nella metà del 1800, il primo nucleo del nuovo centro urbano, un borgo di pescatori, nacque alle pendici nord-ovest del promontorio.

GUIDA DI VIAGGIO A ORLANDO:”city beautiful ” & Walt disney World

 Orlando è una città degli Stati Uniti d’America, capoluogo della Contea di Orange, in Florida. .

Proprio grazie alla sua posizione geografica la città gode di un clima mite durante la stagione invernale e caldo umido nella stagione estiva, per cui una visita può essere programmata durante quasi tutto l’anno con particolare riferimento al periodo della primavera, quando le temperature sono ideali e l’umidità minore. Orlando si trova in una zona anticamente costituita da paludi in cui oggi si trova una zona fertile e piena di laghi.

La città è conosciuta dai turisti per le numerose attrazioni in zona, in particolar modo la vicina Walt Disney World Resort, che si trova a circa mezz’ora dalla città di Orlando rappresenta sicuramente la sua maggiore attrattiva e una delle principali di tutti gli Stati Uniti, tant’è che molte persone si recano qui magari dall’Europa per visitare il parco, che si sviluppa in un’area immensa che si riesce a fatica a visitare in un solo giorno e che è particolarmente indicato per i bambini (i grandi invece hanno la scusa che li accompagnano). Al suo interno si trovano vari “mondi”, i principali sono Magic Kingdom, in cui si possono incontrare da vicino tutti gli eroi della Disney, passando magari a fare un saluto a Topolino o a Paperino a casa loro, l’Epcot Center, dedicato alla scienza e alla tecnologia e il Metro Goldwin Mayer Studios, che ripercorre la gloriosa storia del cinema.

GUIDA DI VIAGGIO A SAN GIMIGNANO:Riscoprire la tradizione nella Manhattan del Medioevo

 Adagiata sopra una collina, sembra una regina con le sue torri che si innalzano verso il cielo, antico simbolo delle famiglie benestanti e del loro potere.
San Gimignano incanterà chiunque per la sua storia , e le tradizioni di questo patrimonio dell’Umanità.

San Gimignano è un paese da favola, in provincia di Siena, caratteristico per la vernaccia e per le sue torri, si erge su di un colle a dominio della Val d’Elsa con una popolazione di 8790 abitatanti. Sede di un piccolo villaggio etrusco del periodo ellenistico iniziò la sua storia intorno al X secolo prendendo il nome del Santo Vescovo di Modena: San Gimignano, che avrebbe salvato il borgo dalle orde barbariche.

San Gimignano è certamente un borgo degno di una visita non breve. Il centro è un vero e proprio gioiello d’arte che conserva intatto il fascino di un’epoca passata. Tutta la città è di incantevole bellezza;per apprezzare lo charme di questo luogo è sufficiente passeggiare nel perimetro cittadino…

Per gli appassionati di turismo religioso La Chiesa di San Agostino è la prima tappa da non perdere; affrescata da Benozzo Gozzoli e qui si trova anche una Incoronazione del Pollaiolo. Degne di visita sono
anche le chiese di S. Pietro, S. Jacopo e S. Bartolo. Da segnalare anche il Palazzo del Podestà che conserva un affresco del Sodoma.
Le Fonti è un edifico impiegato per la lavatura della lana e risale al XII secolo. Di bellezza spettacolare anche la Piazza della Cisterna,
con al centro un bel pozzo. Il borgo ospita anche diversi musei: quello etrusco, quello d’arte sacra e la Pinacoteca civica. Non lontano
da S. Gimignano, la Pieve di Cellole del XIII secolo.
La città costituisce una delle più esemplari e genuine testimonianze dell’urbanistica medievale della regione toscana.

La torre, simbolo di potenzaDa qualunque luogo si arrivi, San Gimignano svetta sulla collina, alta 334 metri, con le sue numerose torri.
Ancor oggi se ne contano tredici. Si dice che nel Trecento ve ne fossero settantadue, pari ai nuclei delle famiglie benestanti, le uniche che potevano mostrare, attraverso la costruzione di una torre, il proprio potere economico.
Le prime torri nascono isolate, in un tessuto sgranato, ben diverso da quello compatto che vediamo oggi. Diverso era soprattutto
il modo in cui si viveva nella torre. Gli ambienti all’interno erano piccoli, in genere un metro per due; poche erano le aperture,mentre lo spessore murario, di circa due metri, garantiva fresco in estate e caldo in inverno. Quasi a tutte le torri venivano addossate strutture in materiali deperibili come legno e terra. La torre era, nell’epoca medievale, il massimo simbolo di potenza, soprattutto per il fatto che il processo costruttivo non era certo semplice o economico.

Dalle torri ai palazzi Dalla fine del XII secolo, oltre a torri dello stesso schema, si costruiscono anche edifici di minor altezza già definibili palazzi.
Dalla metà dello stesso secolo, intanto, compare l’uso del mattone, con il quale si cominciano a costruire interi edifici o vaste porzioni di fabbricati.

GUIDA DI VIAGGIO A MANTOVA:Riscoprire le antiche passioni, le più belle tradizioni

 Scrigno a specchio sull’acqua, Mantova è una città non grande ma ricca di storia ed arte.
Seguendo le Salamandra,simbolo dei Gonzaga, e andando alla scoperta dei suoi tesori.
Visitare Palazzo tè e la famosa Sala dei Giganti,e d’obbligo, ammirando la spettacolare Camera Picta al castello di San Giorgio e le opere di Raffaello e dell’Alberti.

Mantova è un comune italiano, capoluogo dell’omonima provincia in Lombardia. Nel territorio comunale risiedono 48.455 abitanti, parte di un agglomerato urbano di 110.722 residenti, detto “Grande Mantova”.
Dal luglio 2008 la città d’arte lombarda con Sabbioneta, entrambe accomunate dall’eredità loro lasciata dai Gonzaga che ne hanno fatto tra i principali centri del Rinascimento italiano ed europeo, è stata accolta fra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Di gioielli la provincia di Mantova ne ha moltissimi e tutti conservati con cura e amore: musei, palazzi dei signori che ressero le sorti politiche delle città, chiese e sinagoghe, nuclei storici legati alle vicende del suo passato, pinacoteche, angoli suggestivi, vicoli, strade e piazzette foderate di mattoni e di antichi arredi urbani. Canossa, Bonaccolsi e Gonzaga: tre dinastie che ressero le sorti di Mantova e che lasciarono tracce indelebili del loro passaggio attraverso dimore, monumenti e opere d’arte di straordinaria bellezza.
Dipinti, sculture, monetema anche oggetti e strumenti del quotidiano. Questo è quanto contengono i numerosissimi musei sparsi per la provincia che raccontano la storia di un popolo dai tempi degli etruschi sino ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi.

Un viaggio attraverso i più importanti luoghi di culto della provincia di Mantova può rivelarsi un’autentica sorpresa. Opere in gran parte rinascimentali progettate da grandi architetti-artisti come Leon Battista Alberti o Giulio Romano.

Dedicando l’attenzione ai maggiori monumenti storici nel centro storico della città, si può iniziare il tour da Piazza Sordello che conserva il suo stile medioevale con il Palazzo Ducale e il Duomo.

Domina la piazza il Palazzo Ducale o Reggia dei Gonzaga della fine del secolo XIII; l’edificio è uno dei più grandi d’Europa. Al suo interno si possono ammirare dipinti di Morone, Foppa, Bonsignori, Giulio Romano,Tintoretto e tanti altri. Gli ambienti di maggiore interesse posso essere la Sezione Archeologica, che custodisce al suo interno pregevoli sculture classiche greche e romane. L’Appartamento degli Arazzi e l’Appartamento Ducale sono finemente decorati e i soffitti presentano sorprendenti meraviglie pittoriche.

GUIDA DI VIAGGIO A SAINT VINCENT:una privilegiata meta turistica

 …ad ogni passo il paesaggio offre orizzonti nuovi, scorci inattesi, effetti di luce che sfuggono a qualsiasi descrizione”: così ne parlò il famoso scrittore parigino Edouard Auber

Saint -Vincent è un’elegante cittadina sorta in un bacino naturale intorno all’antico borgo.
Le montagne che la circondano sono un’opera d’arte che solo la natura è stata in grado di creare.
La via e la piazza centrale sono un’elegante salotto a cielo aperto e il luogo ideale d’incontro.Per chi ama il rischio il celebre casinò assicura forti emozioni.

La cittadina di Saint-Vincent è situata nella Valle d’Aosta, in una conca alla sinistra della Dora Baltea. Si trova a circa 560 metri dal livello del mare e dista da Aosta 27 chilometri.
Ciò che rende Saint Vincent una meta turistica privilegiata è infatti l’ambiente circostante, con i boschi e le montagne, così come gli scenari naturali sulla catena del Gran Paradiso, sul Monte Bianco e il Monte Rosa.

Probabilmente fu borgo di origine romana; durante l’epoca feudale fu sotto la signoria dei Challant e in seguito dei Perrone San Martino di Qart, e, verso la metà del 400, dei Savoia.
Da vedere il centro storico, caratteristico per le Rascards, tipiche case valdostane in legno, che vennero costruite a Saint Vincent a partire dal 1600, quando in seguito ad una epidemia di peste il comune si popolò di Walser, una popolazione germanica proveniente dalla Valle d’Ayas, migrata in Valle d’Aosta nel VIII secolo d.C. e provenienti dalla Svizzera, maestri nella costruzione di questa abitazioni.

La Chiesa romanica di San Maurizio è situata nella piccola frazione di Moron, sulla collina di Saint-Vincent, ed è tra le più antiche chiese della Valle d’Aosta, infatti risale all’XI secolo. Nel XIV secolo subì una ristrutturazione in seguito alla quale la preesistente struttura romanica venne modificata
All’interno della chiesa è stato allestito un Museo d’Arte Sacra che conserva una Madonna in trono con Bambino, un bacile in rame utilizzato per l’offerta del pane, una statua di San Maurizio alta un metro e mezzo circa, e un reliquiario in argento.

La Parrocchia di San Vincenzo Martire dà il nome al comune. La parrocchiale cittadina dipendeva dall’Abbazia di Ainay (vicino Lione) e fu dedicata a San Vincenzo di Saragozza. La Chiesa Parrocchiale di San Vincenzo di Saragozza è molto antica, e nel corso dei secoli la costruzione è stato frequentemente rimaneggiata. L’edificio di origine romanica, di cui conserva la cripta e la parte bassa del campanile, venne ristrutturato infatti fino al XIX sec. La struttura attuale è quindi quella romanica del XII, con l’aggiunto di interventi posteriori. Da vedere gli affreschi che adornano l’interno, come il ciclo quattrocentesco attribuito a Jacopo Jacquerio da Torino.

Accanto alla Chiesa Parrocchiale sorge il Castello degli Challant, risalente al XIII secolo e ristrutturato nel 1700.Oggi è di proprietà della famiglia Passerin d’Entrèves.
Tra i moderni edifici del borgo sono da vedere il modernissimo Municipio, la futuristica Casa da Gioco, le nuove Terme e il Grand Hotel Billia.