Guida di viaggio a Stoccarda:ospitale, cosmopolita e vivace – uno scrigno di aggettivi!

 Stoccarda,561.000 abitanti, capitale della regione di Baden-Württemberg è ospitale, cosmopolita, vivace e movimentata; così si presenta Stoccarda ai suoi ospiti. La città sul Neckar presenta mille sfaccettature allettanti: è la grande città verde situata tra foreste e vigneti, piazza economica di successo, fucina di ricerche innovative, metropoli culturale, mecca dell’architettura, centro di fiere e congressi internazionali, roccaforte gastronomica, oasi termale, paradiso dello shopping, città del vino, polo automobilistico, sede di gioiose feste tradizionali e di party all’ultima moda.

Sede di due università, centro dell’industria automobilistica tedesca (Mercedes-Benz e Porsche). Il balletto e l’orchestra da camera della città sono famosi in tutto il mondo.
Stuttgart è una città moderna, come molte altre città della Germania ha perso l’80-90 % degli edifici storici durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, alcuni dei quali sono stati fedelmente ricostruiti. Si trova in una valle, circondata da colline con boschi, frutteti e vigneti. È la città delle automobili e negli stabilimenti di Mercedes-Benz e Porsche ci sono dei musei interessanti non solo per gli appassionati dell’automobilismo. Negli ultimi decenni si è conquistata anche la fama di città della cultura, del teatro e del balletto, del musical e dell’arte. Una città con ampi spazi verdi proprio nel centro della città.

La città in breve
Stoccarda è sorprendente:
Incastonata fra i vigneti di una delle principali regioni vinicole della Germania, Stoccarda colpisce per gli scorci inaspettati, i maestosi palazzi e la ricca varietà del panorama architettonico.
Stoccarda è stimolante:
Una ricca vita culturale offre stimoli d’alta qualità anche per il tempo libero. Il Teatro del Land, ad esempio, unisce sotto lo stesso tetto un noto palcoscenico di prosa, un famoso corpo di ballo e la pluripremiata Opera di Stoccarda.
Stoccarda è spettacolare:
Le importanti collezioni della Pinacoteca Nazionale e del Museo d’Arte Moderna sono accessibili anche una sera la settimana e durante la Notte dei Musei. Nei grandi musei dell’automobile, Mercedes-Benz e Porsche, le cornici architettoniche contribuiscono a creare un’esperienza indimenticabile per i visitatori di tutto il mondo.
Stoccarda è emozionante:
Da non perdere è il Wilhelma, il più grande giardino zoologico e botanico d’Europa, con oltre 10.000 animali e piante esotiche, oasi versi allestite con arte e architettura in stile moresco.
Stoccarda è festosa:
L’anno a Stoccarda è costellato di grandi feste, tutte diverse e ognuna inimitabile. Lasciatevi conquistare dal raffinato Festival d’Estate, dal Villaggio del Vino, dalla Festa della Birra e dal famoso Mercato di Natale di Stoccarda.

Guida di viaggio a Siracusa – “la più grande e bella di tutte le città greche”

 Siracusa è un comune italiano di 123.448 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia in Sicilia.
Posta sulla costa sud-orientale dell’isola, è la quarta città della Sicilia per numero di abitanti, dopo Palermo, Catania e Messina.

Già definita da Cicerone “la più grande e bella di tutte le città greche”, dal 2005, insieme con la necropoli rupestre di Pantalica, è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Origini del nome
Il nome Siracusa deriva dal siculo Syraka (abbondanza d’acqua) per la presenza di molti corsi d’acqua e di una zona paludosa. Sia in greco che in latino è al plurale, Syracusae, perché la città fondata da Archia, un nobile di Corinto nel 734 a.C., divenne in pochi anni la Pentàpoli in quanto al nucleo originale, costituito sull’isola di Ortigia si aggiunsero man mano altri quattro nuclei: Acradina, Tiche

Origini della terra
Città di mare, che nel mare si allunga con l’isola di Ortigia, Siracusa è adagiata lungo una baia armoniosa. Il nome evoca subito il passato greco, i tiranni e la rivalità con Atene e con Cartagine, passato di cui la città conserva numerose testimonianze, questo si affianca un periodo forse meno conosciuto, ma non meno suggestivo, che si rivive percorrendo le stradine dell’isola, dove il tempo sembra essersi fermato in bilico tra Medioevo e Barocco. Subito alle spalle di Ortigia si estende l’Acradina, come veniva chiamata nell’antichità la zona pianeggiante contigua ad Ortigia. E poi la Neaú polis, area “nuova” dove si trova il teatro, l’Orecchio di Dionisio e la latomia del Paradiso, una delle più belle, e, ad oriente, il quartiere di Tyche che ricorda la presenza di un tempio dedicato alla dea Fortuna (dal greco Tyche, il caso). Domina tutta l’Epipoli, custodita e difesa dal castello Eurialo, in posizione elevata e strategica.

Uno sguardo alla costa…
L’isola, l’insediamento più antico della città, è legata alla terraferma dal Ponte Nuovo, prolungamento di c.so Umberto I, una delle principali arterie di Siracusa. Qui la sensazione del mare si fa più forte fin dalla darsena che si stende sia a destra che a sinistra del ponte ed è animata da barche colorate. Lasciando vagare lo sguardo lungo la banchina si nota a destra, proprio sull’angolo, un bel palazzo in stile neogotico: l’intonaco rosso e le bifore della dimora del poeta e scrittore Antonio Cardile (ME 1883-SR 1951) invitano il visitatore a proseguire il peniplo dell’isola. L’atmosfera che si respira è più calma e pacata ed i rumori sembrano giungere attutiti. Sulla destra il mare, sulla sinistra le antiche mura spagnole che testimoniano come un tempo (fino al 1800) tutta la città vecchia fosse fortificata. La Porta Marina, la cui lineanità è spezzata da una bella edicola in stile catalano, immette nel passeggio Adorno, creato sopra le mura nel XIX sec. Oltre, lo sguardo abbraccia l’immensa distesa del Porto Grande, in passato teatro di imponenti battaglie.

ed una passeggiata nell’interno
Piazza Duomo – Dalla forma irregolare e leggermente tondeggiante lungo il lato che fronteggia la cattedrale, quest’incantevole piazza si permea di un’atmosfera particolarmente suggestiva al tramonto ed al calare della notte, quando viene illuminata. E’ delimitata da bei palazzi barocchi tra i quali spiccano la notevole facciata di Palazzo Beneventano del Bosco, dalla bella corte interna, con di fronte il Palazzo del Senato (nel cui cortile è custodita una Carrozza del Senato del XVIII sec.) e la Chiesa di S. Lucia a chiudere il lato corto.

Duomo – Il sito ove sorge il Duomo viene destinato fin dall’antichità ad ospitare un luogo di culto. Ad un tempio eretto nel VI sec. a.C. si sostituì il Tempio di Atena, innalzato in onore della dea con i proventi della fatidica e schiacciante vittoria ad Himera (480 a.C.) contro i Cartaginesi. Il tempio viene inglobato, nel VII sec., in un edificio cristiano: vengono innalzati muri a chiudere lo spazio tra le colonne del penistilio e vengono aperte otto arcate nella cella centrale per permettere il passaggio alle due navate laterali così ottenute. Le imponenti colonne doniche sono ancora oggi visibili sul lato sinistro, sia all’esterno che all’interno dell’edificio. Galleria Civica d’Arte Contemporanea – Ospitata nell’ex-convento e chiesa di Montevergini (ingresso da via delle Vergini), la collezione raccoglie opere principalmente pittoriche di artisti contemporanei sia italiani che stranieri (Sergio Fermaniello, Marco Cingolani, Aldo Damioli, Enrico De Paris).

A Gubbio tra i dinosauri di tutto il mondo

 Un diorama spettacolare di 65 metri quadri che riproduce una foresta di 130 milioni di anni fa, situata in quella che oggi e’ la provincia cinese di Liaoning, e popolato da piu’ di 35 differenti specie di dinosauri, rettili, uccelli, insetti, mammiferi e piante: si presenta cosi’ la mostra ”Dinosauri”, che si è aperta sabato 27 novembre a Gubbio. Il diorama e’ una delle piu’ grandi ricostruzioni di ambiente preistorico mai realizzate e il suo obiettivo, come quello della mostra, e’ presentare le scoperte piu’ recenti sui giganteschi rettili preistorici, puntando a cambiarne radicalmente la percezione da parte del pubblico.

Dolomiti, è tempo di settimana bianca: la stagione sciistica è già cominciata

 Un tempo gli appassionati dello sci si alzavano di buon’ora e guardavano dalla finestra il cielo per decidere se partire per una giornata sulla neve. Oggi, invece, non si mettono in viaggio senza aver dato un’occhiata a una delle numerose webcam dei centri sciistici. Sulle Dolomiti la stagione sciistica è iniziata lo scorso fine settimana sotto i miglior auspici, grazie alle nevicate di questi giorni. Internet e’ diventato uno strumento indispensabile per programmare la settimana bianca e sempre piu’ turisti lo fanno all’ultimo momento, dopo aver verificato da casa sul pc le condizioni meteo e quella delle piste.

Ponte di Sant’Ambrogio: tutti in piazza Castello per gli O’bej! O’bej!

 La nebbia è sempre più rara a Milano, ma difficilmente rinuncia a presentarsi il 7 dicembre agli Oh bej! Oh bej!. La festa patronale di Sant’Ambrogio, con cui iniziano i festeggiamenti natalizi sotto la Madonnina, è infatti uno degli appuntamenti più importanti per la città e una delle occasioni per incontrare i milanesi doc, le cui strade difficilmente incontrano quelle dei turisti.
Tra le bancherelle sotto il Castello sforzesco, dove la fiera si svolge dal 2007, dopo più di cento edizioni in piazza Sant’Ambrogio, rivive ogni anno una tradizione medioevale (1288). Il suo nome deriva però dall’arrivo da Roma di un nuovo Gran Maestro dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, Giannetto Castiglione, nel 1510. Per trovare una buona accoglienza, in un periodo burrascoso nei rapporti tra Milano e il Papato, fa precedere la sua carrozza da pacchi di doni e dolciumi che vengono distribuiti ai bambini. Con questo espediente ottiene un ingresso trionfale alla basilica di Sant’Ambrogio circondato dalla folla in festa che ammira i regali e grida “Oh bej! Oh bej!” (Oh belli! Oh belli! in dialetto).

Giro Cercasfizio per la Sicilia

 (Immagine di Allie_Caulfield)

La Sicilia, protagonista di mirabili romanzi, dal Gattopardo alle avventura di Salvo Montalbano ai Vicerè, è uno di quei luoghi dove è difficile non lasciare un pezzo del proprio cuore.

Mare, montagna, vulcani, spiagge a perdita d’occhio, templi greci, tesori barocchi, pesce pregiato, latte di mandorla, cannoli, granite: la Sicilia offre qualcosa a tutti i tipi di turisti.

Palermo, Erice, Sciacca, Agrigento, Ragusa, Modica, Noto, Siracusa, Catania, l’Etna: luoghi da favola, scorci di paesaggi unici, capaci di trasportarci dall’Antica Grecia al ‘600 in un solo colpo, semplicemente girando l’angolo.

Con quella sua aria sempre un po’ decadente, l’isola sembra quasi fermare il tempo. Quando ci si mette piede, più che in altri luoghi, si riesce subito a prenderne il ritmo: tranquillo, fatto di pause, di caffè presi seduti davanti al mare o di granite gustate con calma guardando la gente che passa dal tavolino di un bar. Anche una semplice grigliata di pesce in Sicilia assume aromi diversi: il pesce freschissimo, la semplicità della preparazione e del servizio fanno solo venir voglia di continuare a mangiarne all’infinito. Così come qui non si può passare giorno senza un cannolo, a colazione o a merenda. Mai uguale, mai con lo stesso sapore o consistenza, i cannoli siciliani sono delle opere d’arte inestimabili.

La Sicilia è una regione tutta da scoprire: dimenticate GPS, cartine, bussola. Lasciatevi guidare dalle sue palme, dal suo mare, dalla sua gente. Vi proponiamo tre itinerari che vi possono servire come appunti di viaggio per iniziare a scoprire gli angoli più sfiziosi della Sicilia. Sono firmati da Isabella, una degli invitali speciali, i Cercasfizio, de La Bottega di Olivia&Marino.

Guida di Viaggio a Tirana:una città in continua evoluzione!

 Capitale e citta’ più grande dell’Albania.
E’ il centro amministrativo, culturale ed economico del paese.

Fu fondata nel 1614 da Sulejman Pasha che iniziò con la Moschea, i bagni turchi, un panificio e botteghe molto diversificate. Divenne capitale dell’Albania nel 1920 con solo 17.000 abitanti e da allora e’ cresciuta in continuazione. Dal 1924 dopo quattro anni di guerre Tirana conobbe un lungo periodo di tranquillità. Durante la seconda guerra mondiale subisce l’occupazione italiana e dopo tedesca. Viene liberata al 17 novembre 1944 dopo aspri combattimenti contro le forze tedesche. Nel 1957 a Tirana venne fondata la prima università albanese.

Tirana, la capitale dell’Albania, è una città in trasformazione, dallo spirito pionieristico, ed è una meta perfetta per i visitatori che vogliono conoscere una città con tante sfaccettature. La città sta vivendo un “boom” di trasformazioni: i grigi e monotoni edifici del periodo dittatoriale, grazie al sindaco Edi Rama, si stanno modificando in una coloratissima fascia di nuove, moderne costruzioni.

Gli ambienti elegantissimi dei bar ed i club di musica danno una connotazione mediterranea al centro della città, dove gli edifici alti e colorati rappresentano il rinascimento economico dell’Albania. Tirana è il centro della vita politica e amministrativa del paese. É qui che hanno sede le più importanti istituzioni culturali e sociali.

Punti d’interesse..
I luoghi più importanti da visitare nella città sono:
-il mosaico del II secolo; le mura del Castello di Tirana costruite da Justiniano;
-il memoriale del difensore della cristianità, Scanderbeg, nella piazza omonima;
-la moschea di Ethem Bey, fondata nel 1792 dal noto poeta bektashi Ethem Bey e ultimata da suo figlio nel 1821. La moschea è stata chiusa durante il periodo comunista per poi riaprirsi nel 1991 a religiosi e visitatori.
-Potrete visitare anche la Torre dell’ Orologio,Questa torre si trova nel centro della capitale albanese ed è stata costruita ne 1822.
Ha 90 scale a forma di spirale ed è alta 35 metri.
Originariamente aveva una campana portata da Venezia la quale suonava ogni ora. La cupola che si trova in cima dà a questa unì’architettura come alla San Marco.
Nel 1928 il Comune di Tirana conquistò un orologio dalla Germania. Questo orologio fu poi distrutto nella seconda guerra mondiale e siccome era distrutto fu sostituito nel 1946 da un orologio della chiesa di Scutari la quale aveva i numeri romani.
Quesa torre è anche il simbolo della città di Tirana.
La torre dell’orologio è aperta ai turisti dal 1996.
-il Ponte dei Conciatori; il viale con il complesso dei ministeri costruiti durante gli anni ‘30–’40;
-la tomba di Kapllan Pasha, il fondatore di Tirana;
-il Palazzo delle Brigate costruito come residenza del Re Zog, usato per la prima volta dal ministro degli affari esterni, il Conte Ciano, come sua residenza durante l’ invasione italiana dell’Albania;
-la residenza dei Toptan con la sua architettura barocca del periodo ottomano del XVIII secolo;
-l’antica casa del pittore albanese Sali Shijaku insieme alla sua galleria di 100 dipinti;
-la casa della famiglia Buneci, artigiani del rame.

A Tirana si trovano i musei più importanti del paese: il Museo Storico Nazionale, il Museo Archeologico e la Galleria Nazionale delle Arti.
Il Grande Parco, che si trova vicino al Lago di Tirana, offre opportunità di divertimento così come il Parco Rinia (Parco della Gioventù), nel centro della città, che presenta al suo interno il complesso ricreativo “Taiwan”. I parchi contribuiscono a creare un’atmosfera rilassante e rinfrescante per la città.

Guida di viaggio a Düsseldorf: la “Klein Paris” della Germania

 Klein Paris”, piccola Parigi. Così la chiamò Napoleone quando vide la città nel 1811. Da allora la città è cambiata molto e oggi l’imperatore francese non la riconoscerebbe più. Ma ha ancora un fascino che cattura e fa tornare chiunque si ferma a Düsseldorf.

Dusseldorf si trova sul fiume Reno, nella regione della Renania Settentrionale-Westfalia, di cui è il capoluogo. Costruita attorno al nucleo della città vecchia, ha iniziato il suo sviluppo verso la fine del XVII sec., ed è oggi uno dei principali centri della regione. Dotata di un clima continentale temperato dalla presenza del Reno, la città (550.000 abitanti), grazie alla sua posizione strategica, al centro della principale zona di trasporti e industrie di tutta la Germania, è un’importante amministrativo, industriale e culturale.

Punti di interesse
Tohnallen: è la vivace strada che costeggia il Reno, sempre molto frequentata, soprattutto nelle belle giornate. Su di essa si trovano la Chiesa di San Lamberto, la Torre del Castello e il Rathaus (il Municipio) con il Monumento Equestre a Giovanni Guglielmo. Non lontano, il Museo Hetjens e la Chiesa di San Massimiliano.
Konigshalle: parallela al Reno, aperta dalla Statua del Tritone si sviluppa la principale arteria di Dusseldorf, molto animata nei fine settimana e nei periodi festivi, in cui si trovano i locali più esclusivi e frequentati della città.

La zona settentrionale: inizia con il Teatro dell’Opera, da cui si accede al Parco del Castello, il principale della città, e prosegue con il Kunstmuseum e la Terrazza sul Reno, bel punto panoramico.

Altre destinazioni a Dusseldorf: nella parte settentrionale di Dusseldorf si trova, nel Nordpark, il Museo Lobbecke.

Altre destinazioni fuori Dusseldorf: a nord est della città si trova la città di Dortmund, centro industriale di primo livello, che, anche se non presenta monumenti di prim’ordine merita una visita per il calore della sua gente e per i numerosi locali, dove scorrono fiumi di birra. Se siete appassionati di calcio, immancabile una visita al Westfalenstadion, nel Westfalenpark, dove si svolgono le partite del Borussia Dortmund, la squadra locale dalla caratteristica divisa giallonera, che vanta un seguito di pubblico caloroso e unico in Germania.

Il Giovanni Battista Disteso di Caravaggio esposto in prima mondiale al Museo Casa di Rembrandt di Amsterdam

 Mai esposto prima al pubblico, sara’ in mostra dal 3 dicembre al 13 febbraio 2011 al Museo Casa di Rembrandt di Amsterdam il Giovanni Battista disteso, dipinto attribuito al Caravaggio e considerato dalla critica l’ultima opera del geniale pittore, eseguita nel 1610 poco prima della morte in Toscana, nel piccolo centro di Porto Ercole. Ritrovato solo nel 1976, il dipinto proviene da una collezione privata e verrà esposto nella bottega di Rembrandt, altro genio barocco spesso definito il vero erede di Caravaggio.

Il Giovanni Battista disteso
Il Giovanni Battista disteso, sottolinea in un suo studio l’esperto Claudio Strinati, “é stato ripetutamente considerato come opera tardissima del Caravaggio, probabilmente identificabile con uno dei due quadri, raffiguranti entrambi San Giovanni Battista, che il maestro portava con sé sulla feluca che lo portava a Porto Ercole“. Si tratta senz’altro, secondo l’ex responsabile del polo museale romano, di un’opera dell’ultimo periodo, un momento in cui il Caravaggio stava sondando “una direzione diversa e sorprendente” e nel quale però ritornano anche temi della sua prima produzione, quella delle immagini moraleggianti della giovinezza (‘Ragazzo che sbucia il melangolò, ‘Ragazzo morso dal ramarro’, ‘Ragazzo con la caraffa di fiori’). “Anche il San Giovanni disteso – commenta Strinati – sembra far parte di quella schiera di giovinetti malinconici che meditano sulla pochezza delle cose umane e sulle delusioni della prima età frustrate poi dalla malvagità del destino“.

Mediterraneo. Da Courbet a Monet a Matisse, gli impressionisti in mostra a Palazzo Ducale di Genova

 Si intitola Mediterraneo. Da Courbet a Monet a Matisse la grande mostra che si è aperta a Palazzo Ducale il 27 novembre. Esposti 80 sceltissimi dipinti, provenienti da musei e collezioni private di tutto il mondo, che faranno rivivere il fascino che il Mediterraneo esercitò su almeno cinque generazioni di artisti. In un periodo compreso tra la metà del ‘700 e i primi quattro decenni del XX secolo, passando ovviamente attraverso la grande stagione impressionista, gli artisti piu’ celebrati, da Cezanne a Monet, da Renoir a Boudin a Van Gogh, portarono a termine la loro rivoluzione pittorica attingendo alla luce e ai colori del Sud.