Il Marocco è una destinazione sempre più comune tra chi vuole unire la passione per gli sport invernali a un viaggio alla scoperta di un’antica cultura e delle sue tradizioni. Così, dopo aver saziato di neve i propri sci o il proprio snowbord, un bel couscous attende i montanari al rientro in albergo. O una profumata tagine di agnello alle prugne. O un bagno nella piscina scoperta riscaldata. Infatti le piste di sci di Oukaïmeden (tra 2.600 e 3.200 metri di altitudine sul Monte Atlante, aperte da Natale a Pasqua) sono solo a 75 chilometri da Marrakesh (dove la temperatura può raggiungere 18 gradi anche a gennaio, http://it.marrakech.travel/it/html/benvenuto). Fondate nel 1936 dai francesi, sono tra le più apprezzate in Africa (raggiungono circa 24 mila presenze a settimana in alta stagione, www.visitmorocco.com) con le loro tre piste nere, otto rosse, quattro blu e tre verdi e i sette impianti di risalita. Per non parlare dei muli, che portano i sciatori da una pista all’altra o in intere escursioni pensate apposta per associare la “cavalcata” allo sci tra paesaggi suggestivi di cime innevate e cedreti.
A tu per tu con gli squali all’Ocean Aquarium di Shanghai
Effetti speciali, emozioni marine. Vicino alla Torre dell’ Oriental Pearl TV Tower si trova l’Ocean Aquarium di Shanghai. E’ diviso in 9 zone nelle quali si ha davvero l’illusione di vivere nel mare e sotto l’oceano tra 450 differenti specie di pesci provenienti da 5 Continenti e 4 oceani. Un teatro vivente di pesci colorati, piante e grandi animali acquatici. Un’emozionante viaggio che si snoda in un tunnel sotterraneo di vetro lungo 120 metri dal quale si possono guardare negli occhi gli squali, ammirare le magie delle piante e dei coralli e aevere l’impressione di nuotare in mezzo a splendidi pesci tropicali. All’interno dell’acquario si trovano anche shoow room e ristoranti www.redflag.info/shanghai/shanghai-ocean-aquarium.htm.
Guida di viaggio a Berna:una città antica avvolta da una magica atmosfera medievale.
Berna è la capitale della Svizzera e capoluogo del Canton Berna. Sorge sul fiume Aar, che ne cinge il centro storico, ed è attorniata dal panorama alpino; per questo offre al visitatore uno spettacolo meraviglioso, al quale contribuisce anche l’atmosfera di borgo medievale.
Nessun’altra città ha saputo preservare così bene il suo carattere storico come Berna, capitale della Svizzera. Il centro storico di Berna fa parte del patrimonio culturale mondiale dell’UNESCO e vanta 6 chilometri di arcate, una delle passeggiate commerciali coperte più lunghe d’Europa.
L’atmosfera medievale della città con numerose fontane, facciate in mattoni, vicoli e torri storiche è esemplare. La veduta più bella sull’antica città sull’Aar si ottiene dal giardino delle rose affacciata sulla Fossa degli orsi o dalla piattaforma della torre di 101 metri della cattedrale. Gli antichi bastioni scendono a picco verso la riva. I negozi, i bar e i caffè-teatro del centro storico, in parte ricavati in cantine con le volte a botte,e i piccoli caffè attirano sia i Bernesi, che i turisti. Anche se i mezzi pubblici funzionano alla perfezione, è preferibile visitare il centro di Berna a piedi.
In estate, le rive dell’Aar si animano e i nuotatori più esperti nuotano volentieri nelle acque pulite del fiume, spingendosi fino all’altezza del Bundeshaus. Lungo il fiume si trovano inoltre il giardino botanico, il giardino zoologico Dählhölzli e il vecchio quartiere della Matte. Berna e l’orso, simbolo della città, sono due elementi indissociabili. Quindi, quando si è a Berna vale la pena di visitare la Fossa degli orsi, dove si possono dare le carote agli animali.
Le piazze del centro città ospita mercati settimanali multicolore. Da non perdere lo «Zibelemärit» (mercato delle cipolle), che si svolge il quarto lunedì di novembre: a partire dall’alba, questa festa popolare dedicata per tradizione alla cipolla riempie le strade di gente.
Berna è una città molto antica. Le prime tracce di un insediamento nel territorio risalgono all’epoca celtica (I – II secolo a.C.) che fu fortificato dai romani nel 58 a.C. La città vera e propria nacque però in epoca medievale, sotto la spinta del duca Berthold V von Zahringen. Nel 1191 infatti il duca autorizzò l’insediamento urbano lungo uno sperone di roccia sopra l’ansa del fiume Aare.
Il nome della città, secondo la leggenda, deriverebbe proprio da un orso (Bar) ucciso dal duca durante le opere di fondazione.
Nei secoli successivi Berna conobbe un periodo di grande espansione, soprattutto durante il XVI e XVII secolo, quando il proprio territorio arrivò a comprendere quasi tutta la Svizzera francese e buona parte della regione della Savoia. Divenne capitale della Confederazione Elvetica nel 1848. Oggi Berna è una città moderna e funzionale,con una pacata tranquillità che deriva dal fatto di essere solo in parte investita dal turismo di massa.
Numerosi gli edifici storici nel centro della città di Berna. Il più famoso di tutti è indubbiamente la Zeitglocknturn, l’antica torre dell’orologio.All’ingresso della Marktgasse (la strada principale del quartiere), sorge la Torre dell’Orologio con il famoso orologio astronomico costruito nel 1527 da Kaspar Brunnen. Esso presenta una serie di figure scolpite, come statue, animali e figure allegoriche, che si mettono in movimento poco prima dello scoccare di ogni ora. I quadranti indicano ora, giorno, mese e posizione dello zodiaco in rapporto alla terra, regolandosi secondo il sistema tolemaico. Dalla cima della torre si puo’ammirare il panorama offerto dalle strade e dai tetti di Berna.
Guida di viaggio a Basilea:una città a misura d’uomo
Capitale del Canton Basilea, è la terza città della Svizzera dopo Zurigo e Ginevra e un importante centro non solo culturale ma anche industriale, sede di molte aziende farmaceutiche.
Situata nella zona denominata « Regione delle Tre Frontiere « (Francia, Svizzera, Germania), la città di Basilea è considerata abitualmente come un polo culturale di grande livello. Con più di 166 000 abitanti, abbina lo charme di una città a misura d’uomo, grazie al suo amore per l’arte e la qualità della vita, e le attrattive di una grande città con la varietà delle sue attività culturali e l’animazione dei suoi quartieri.
L’architettura della città riflette il clima che vi regna. La città vecchia, molto ben conservata, coabita con gli edifici più moderni degli altri quartieri, concepiti da importanti architetti. Basilea possiede più di trenta musei ma offre anche numerosi spazi votati alla ristorazione e alla vita notturna. L’avvenimento più importante della città è senza alcun dubbio il Carnevale che debutta il lunedì seguente il mercoledì delle Ceneri, alle 4 del mattino. Per tre giorni, le strade di Basilea piombano nell’oscurità e sono percorse senza interruzione da decine di migliaia di suonatori di pifferi e tamburi mascherati e travestiti.
Punti di interesse:
Ciò che contraddistingue Basilea è l’accostamento di edifici che riflettono nella loro architettura l’anima antica, medioevale e rinascimentale, con quelli che manifestano una tendenza alla modernità .
Il Centro Storico: si sviluppa sulla sponda sinistra del Reno il nucleo storico della città che si raggiunge attraverso il Mittlerebrucke, che conduce nella centralissima Marktplatz, sede di un colorato mercato e cuore della città storica, su cui si trova anche il Rathaus (il Municipio). Dalla piazza partono una serie di strade che formano una zona pedonale sempre molto animata anche nelle ore notturne con numerosi locali e ristoranti. Nei pressi della piazza si trovano inoltre la Chiesa di San Martino, quella di San Pietro, la Vecchia Università, il Museo di Storia Naturale, la via Heuberg, considerata una delle più suggestive della città e la bella Cattedrale Gotica.
La zona dei Musei: poco a sud dell’area pedonale si trova la zona a maggiore vocazione culturale di Basilea, che si estende attorno al Museo Storico, il principale della città, e offre la possibilità di visitare il Museo della Musica, il Museo delle Antichità e il Museo delle Belle Arti. Sempre nella zona si trovano la Sala della Cultura, il Teatro e la Steinenberg, una delle vie più animate e frequentate di Basilea soprattutto nelle ore notturne.
Altre destinazioni a Basilea: sulla riva destra del Reno, nei pressi del confine tedesco, si trova la Piccola Basilea, a cui si può accedere attraverso il Wettstein-Brucke e in cui si trovano la Chiesa di San Teodoro e la Waisenhaus.
Altre destinazioni nei pressi di Basilea: a poco meno di un’ora da Basilea si trova la graziosa città di Solothurn, che merita una visita per il bel centro storico in cui spiccano sicuramente la Cattedrale di Sant’Orso e il Museo della Cultura.
Basilea: itinerari e luoghi da vedereBerna è divisa in due parti dal Reno: la città antica (Grande Basilea), che si trova a sud del fiume, e la parte moderna (Piccola Basilea), situata sulla sponda settentrionale.
Il mercatino natalizio di Avellino per riscoprire la gastronomia tra banchetti golosi
Ad Avellino quest’anno si è acceso per la prima volta il mercatino natalizio, e strizza l’occhio ai golosi. Nell’aria l’aroma del vin brulé si fonde col profumo di salumi, formaggi e dolci della tradizione irpina. Tra le casette in legno d’abete, illuminate da alberi e decori variopinti, si vive un’esperienza culinaria gourmand. La gastronomia è regina delle bancarelle. Fino all’Epifania si possono gustare prelibatezze come la soppressata e il Carmasciano, un particolare pecorino che nasce nelle Mefite della Valle d’Ansanto dal latte della pecora laticauda. Mani esperte preparano crêpe farcite con tutti gli ingredienti che la fantasia suggerisce e fondono il caciocavallo sui carboni ardenti per spalmarlo su bruschette arricchite con fette di salame. Tra i dolci fa bella mostra di sé il rinomato torrone irpino insieme ai classici della tradizione campana: mostaccioli, sfogliatelle, susamielli, da gustare con un bicchierino di crema di babà.
Saint Moritz, la regina della Settimana bianca
Elegante, aristocratica, esclusiva, distaccata. Eppure, amata in tutto il mondo. E’ St. Moritz, la località montana più famosa al mondo che anche a dieci gradi sotto zero – temperatura media dell’inverno delle Alpi svizzere dei Grigioni – regala un mondo incantato fatto di feste spumeggianti e storie d’altri tempi. Un rifugio dorato, un mito che si rinnova ogni anno. Alle pendici del Piz Nair il borgo sembra un delizioso presepe bianco, lucente e gelato. La neve ricopre ogni cosa, cancellandone i contorni: pendii, prati, strade, alberi, insegne. I tetti delle case fumano e le luci alle finestre regalano un’atmosfera ancor più suggestiva. Il lago è ormai completamente ghiacciato, le montagne ricoperte di neve danno la sensazione di proteggere il borgo dal gelo e i sentieri immacolati fanno venir voglia di scivolarci sopra, di sciare fino a valle. Uno scampanellio anticipa l’arrivo di una slitta trainata da cavalli, che galoppano tra gli alberi sollevando le neve ghiacciata.
Natale in Abruzzo, per rivivere le tradizioni della montagna
È un Natale che si vive soprattutto nella tradizione quello che accomuna le tante iniziative invernali in Abruzzo, fra suggestive montagne innevate e riti d’altri tempi. Sono i giorni in cui gli zampognari scendono dal Gran Sasso e dalla Majella per scaldare i borghi con le nenie natalizie e in moltissimi paesi si rinnova la tradizione del presepe vivente. Fra le rappresentazioni della Natività, allestite ogni anno con la paziente collaborazione di tutta la popolazione locale, le più famose sono quella di Rivisondoli (www.comune.rivisondoli.aq.it/turismo.html), paesino incastonato in un panorama mozzafiato, e quella di Cerqueto di Fano Adriano (www.cerqueto.net/presepe.html). Quest’ultimo, il più antico della provincia teramana, si svolge nella sera di Santo Stefano nella piazza del paese, con un allestimento mozzafiato aggrappato al Gran Sasso. A Torricella Sicura torna il presepe etnografico “Le Genti della Laga”, su una superficie di 600 metri quadrati che invita ad immergersi nell’atmosfera dell’antico Abruzzo teramano.
Guida di viaggio a San Gimignano:una passeggiata suggestiva tra mura e torri medievali!
San Gimignano, un paese da favola in provincia di Siena, caratteristico per la Vernaccia e per le sue torri, si erge su di un colle a dominio della Val d’Elsa.
Tutta la città è di incantevole bellezza ed il centro storico è Patrimonio dell’Umanità. per apprezzare lo charme di questo luogo è sufficiente passeggiare nel perimetro cittadino…
Tra le chiese da vedere segnaliamo quelle di S. Pietro , S. Bartolo , S. Jacopo , la Collegiata di S. Maria Assunta e S. Agostino , con affreschi di Benozzo Cozzoli.
Interessanti i musei di Arte Sacra , Etrusco e la Pinacoteca .
Caratteristiche sono le vie e le scalinate , da non dimenticare sono le piazze del paese, tutte molto belle e realizzate secondo il concetto medievale di spazio cittadino
San Gimignano è certamente un borgo degno di una visita non breve. Il centro è un vero e proprio gioiello d’arte che conserva intatto il fascino di un’epoca passata. La città costituisce tutt’oggi una delle più esemplari e genuine testimonianze dell’urbanistica medievale della regione Toscana.
Guida di viaggio a Toledo: Città medievale considerata un vero e proprio monumento nazionale!
Toledo è una città situata al centro della Spagna, ed apparteneva all’antico Regno di Castiglia che aveva come capitale la città di Burgos. Attualmente è capoluogo dell’omonima provincia e della Comunità Autonoma di Castiglia-La Mancia (75.000 abitanti circa, toledani, in spagnolo toledanos).
Toledo conta alcuni fra i più splendidi monumenti storici della Spagna. È una città medievale situata su una piccola collina che domina il Río Tajo, con strette strade tortuose rimaste praticamente intatte. La città possiede numerosi musei, gallerie, chiese e castelli. Purtroppo è anche affollata di turisti e per godersi appieno le sue bellezze conviene pernottarvi e visitarla di sera o di mattina presto. La città (60.000 abitanti) è considerata monumento nazionale e grazie al buon clima e alla vicinanza a Madrid, da cui è raggiungibile e visitabile in una giornata, è possibile visitarla durante tutto l’arco dell’anno.
La città è considerata monumento nazionale e grazie al buon clima e alla vicinanza a Madrid, da cui è raggiungibile e visitabile in una giornata, è possibile visitarla durante tutto l’arco dell’anno.
Oggi è un centro culturale (è sede di una prestigiosa e antica università) e artistico di primo livello, nonchè il principale centro amministrativo della regione.
DA VISITARE
Plaza Zocodover: è un’animata piazza che costituisce la parte più bella e animata di Toledo.
Vi si giunge dal Puente de Alcantara. Nei suoi pressi l’interessante Museo de Santa Cruz, il Convent de la Concepcion, e l’antica fortezza, l’Alcazar.
Plaza de la Catedral: dall’Alcazar attraverso la Calle del Comercio si giunge facilmente alla piazza principale di Toledo, che ospita il complesso della Cattedrale con la Torre, uno dei monumenti più belli di tutta la Spagna, in cui è possibile visitare anche il Museo.
Non lontano si trova l’Ayutamento (il Municipio).
Cento luoghi incantati da vedere nella vita: il Fai indica i 100 posti da non perdere in Italia
Un salto all’Isola Madre, il paradiso sul Lago Maggiore, che Flaubert considerava il ”il luogo piu’ voluttuoso al mondo”. Oppure una sosta di pace nell’incanto severo dell’Abbazia di San Fruttuoso, sospesa tra mare e forre in una insenatura del Monte di Portofino. Ma anche l’incredibile Scarzuola, in Umbria, l’utopica citta’ nata dal genio dell’architetto Buzzi, quello che con Gio’ Ponti aveva fondato la rivista Domus. O la Camera della Badessa, a Parma, con la sorpresa di quegli affreschi del Correggio belli da togliere il fiato. Il Fai mette insieme in un libro 100 luoghi italiani ”da vedere nella vita” e tra tante meraviglie e’ veramente difficile scegliere. Le regioni italiane ci sono tutte, dalla Valle d’Aosta al Lazio, dalla Lombardia alla Sicilia, con una sequenza spettacolare di gioielli del patrimonio, in gran parte poco noti e scelti in linea di massima tra cittadine minori e borghi dalla curatrice Lucia Borromeo Dina che ne ha affidato il racconto ad una squadra di grandi esperti. Per far conoscere sempre di piu’ agli italiani la struggente bellezza del Belpaese, spiega Giulia Maria Mozzoni Crespi. E nello stesso tempo per sottolineare ancora una volta le grandi esigenze di tutela di questo ineguagliabile patrimonio d’arte e di storia: ”pensate che ogni anno un volume di cemento ampio come Piazza San Pietro e alto come l’Everest va a coprire superfici verdi”, avverte la combattiva presidente onorario del Fondo Ambiente italiano.