Guida di Viaggio ad Arzachena:natura,spiagge promontori e isolotti

 Arzachena è situata nella parte nord orientale della Sardegna, Italia, area geografica conosciuta con il nome di Gallura.Questo territorio si affaccia sul mar Tirreno che vede la comunione delle acque della Costa Smeralda (in comune di Arzachena) con quelle dell’arcipelago di La Maddalena più precisamente le acque del Parco Nazionale di La Maddalena.

Il comune di Arzachena abbraccia la famosa COSTA SMERALDA, una porzione baciata da madre natura, ricca di macchia mediterranea (lentischio, ginepro e olivastro), rocce modellate dalla natura, bellissime spiagge con mare limpido e incontaminato, promontori e isolotti.
La Costa Smeralda nasce nel 1962 ad opera di un gruppo di finanzieri internazionali guidati dal principe ismailita Karin Aga Khan IV.
Da questo anno in poi, comincia la realizzazione del più grande intervento turistico della Sardegna che ha attivato tutto lo sviluppo economico del Nord-Sardegna.
La cittadina gallurese poggia su di un colle, ad est è incorniciata da un’enorme roccia granitica a forma di fungo chiamata in dialetto gallurese

Punti d’interesse:

“Lu Monti Incappiddatu” a nord, su di un altro colle, troviamo la chiesa intitolata a Santa Lucia che sovrasta tutto il centro abitato, per il resto è circondata da colline granitiche coperte di macchia mediterranea e da boschi di olivastri.

la Chiesa della Madonna della Neve, edificata sul finire del XVIII secolo su commissione di Carlo Emanuele III, ha purtroppo perduto gli affreschi e gli arredi originali che la ornavano;

la Chiesa di san Giovanni, eretta nel XVIII secolo sul luogo in cui fu miracolosamente rinvenuta una statua del santo;

Guida di viaggio a Santa Teresa di Gallura:splendide spiagge che animano il litorale sardo

 Santa Teresa Gallura è un comune di 5.207 abitanti della provincia di Olbia-Tempio.Il paese si snoda su un promontorio che guarda a Nord la costa meridionale della Corsica, distante appena 11 miglia, a Nord-Est l’arcipelago de La Maddalena, e ad ovest si affaccia sul Mar di Sardegna. Il centro abitato si sviluppa attorno a due insenature: quella di Porto Longone, in fondo alla quale c’è il porticciolo, e quella di Rena Bianca, che racchiude una spiaggia di sabbia finissima e bianca. Una delle caratteristiche peculiari della conformazione della cittadina è la pianta romana, ovvero un impianto urbano fatto di una rete di vie che si incrociano perpendicolarmente

Origini
La storia di Santa Teresa di Gallura inizia nel periodo Nuragico (circa 4.000 a.e.) con il Villaggio Nuragico de Lu Brandali, presso Baja S.Reparata dove si notano le rovine di torri costruite con massi di pietra giganti, che arrivano fino alla cima di un monte che sovrasta la baja a scrutare il mare dai suoi pericoli.
Tantissime le cose da vedere. Nei pressi del villaggio è situato ciò che resta di una Tomba dei Giganti, una camera di sepoltura dalla forma semi circolare posta su un campo magnetico.

Punti d’interesse
Il punto di riferimento cittadino è attualmente la piazza Vittorio Emanuele, nella quale sorge l’Azienda Autonoma di Soggiorno, l’ente di promozione e informazione turistica. Un tempo il ruolo di centro di gravità cittadino era ricoperto dall’attigua piazza di San Vittorio, dove sorge la chiesa omonima, in un centro storico colorato dalle botteghe artigianali, alimentari, piccole e accoglienti pescherie, negozi di frutta e verdura, macellerie; tutte attività che smerciano principalmente prodotti locali genuini. Pochi anni dopo la fondazione Santa Teresa aveva già oltre 200 abitanti, popolazione superiore a quella di molti comuni sardi odierni, erano in prevalenza pastori, agricoltori, artigiani e pescatori

Anche l’imponente Torre di Longonsardo è uno dei punti di riferimento cittadini, il lungo viale alle sue spalle è stato per molti anni l’unica passeggiata cittadina.

Guida di Viaggi a Sant’Antioco:un’isola che niente ha da invidiare alla Costa Smeralda

 Sant’Antioco è l’isola del sulcis situata a sud ovest della Sardegna. E’ poco conosciuta, ma vanta un mare agli stessi livelli della Costa Smeralda, ideale per le vacanze, col vantaggio di trovarsi in un paese e di essere decisamente alla portata di tutti. I prezzi della vita a Sant’Antioco non sono infatti paragonabili a quelli delle più famose coste sarde nonostante il mare e le spiagge siano di altissimi livelli per pulizia, igiene e bellezza.

Il paese
Il paese di Sant’Antioco d’estate è il più animato del basso Sulcis, infatti offre molti locali per la sera, con tavoli all’aperto, musica dal vivo, karaoke. Ristoranti e pizzerie molto frequentati e che offrono la tipica cucina della zona.
C’è un cinema all’aperto che proietta i migliori film della stagione.
Due discoteche, il Paradise, a 2 km dal paese, e l’Acquarium a 3 Km dal comune Calasetta offrono il giusto divertimento per i giovani.
Si organizzano anche concerti all’aperto in piazza o feste musicali nelle spiagge, e spettacoli di vario tipo nell’anfiteatro.
C’è tutto il necessario per passare una vacanza spensierata e allegra con amici o in famiglia.

Porticciolo e Lungomare
Il porto turistico di Sant’antioco è di recente costruzione, e accoglie appena si entra il paese, svoltando a sinistra dopo il ponte. Si estende per circa 3 Km e offre numerosi locali, chioschi pizzerie, gelaterie bar. Ci sono 5 piazzette lungo tutta l’area, in alcune di queste si organizzano balli di liscio o di altro tipo, concerti all’aperto, fuochi artificiali in memoria del Santo Patrono Sant’Antioco e mercati espositivi temporanei. Il porticciolo vero e proprio offre numerose banchine su cui attraccare barche di medie dimensioni e offre tutti i servizi nautici di cui queste necessitano. E’ una zona del paese molto viva anche di giorno, con la vendita del pesce fresco direttamente dalle barche e l’organizzazione di viaggi turistici in barca attorno all’isola, che aiutano a scoprire lati della costa di Sant’Antioco che sarebbe più difficile raggiungere in macchina.

Guidadi Viaggio a Pechino:un paese diventato una grande “Impresa di Stato”

 Pechino è la capitale della Cina, è il fulcro politico e culturale di tutto il Paese e sono molti i luoghi da visitare e i monumenti a Pechino imperdibili. Visitare Pechino significa entrare in contatto con una cultura così lontana dalla nostra che non lascerà nessun visitatore indifferente.

Introduzione:
Chi visita oggi queste moderne “terre di conquista”, per lavoro o per turismo, ha la chiara percezione di un Paese in cui il passato ha lasciato un profondo segno, trasformandolo oggi in una grande “impresa di stato”.
Pechino è oggi una città che in sé sintetizza tutti gli eventi, lontani e vicini, fondendoli in un’atmosfera a metà tra “L’ultimo Imperatore” di Bertolucci ed una qualsiasi megalopoli europea o americana. In città molte sono le cose che colpiscono il turista occidentale: tra queste la vastità dell’area urbana, il contrasto tra i moderni grattacieli e i palazzi storici, il traffico tutto “asiatico” che attanaglia la città, il carattere dei suoi 11 milioni di abitanti e la loro frenesia, anche se, scoprendo la città è impossibile non notare una grande “assente”: la bicicletta.

Pechino non solo il massimo centro amministrativo e politico dell’intera Cina, ma anche uno dei più importanti centri culturali del mondo sviluppatosi moltissimo grazie alla sua posizione geografica che lo ha reso crocevia di moltissime influenze straniere nonché di scambi commerciali e culturali.

Negli ultimi anni la Pechino antica, culla dell’impero Cinese e delle molteplici dinastie, è stata demolita per far posto a numerose nuove costruzioni che hanno reso la città una capitale moderna e all’avanguardia, tuttavia il fascino della tradizione orientale non è andato perduto, anzi, soprattutto grazie ad alcuni quartieri, è rimasto intatto il sapore della storia: la Città Proibita o la Città Imperiale ci testimoniano, con i loro templi e i loro palazzi, la grandezza delle dinastie cinesi che hanno reso la Cina una nazione molto potente.

Pechino è molto fredda durante tutto l’inverno, con temperature che spesso raggiungono i –20°, mentre l’estate è molto caldo soprattutto nei mesi di luglio ed agosto, il clima è caratterizzato da estati caldissime ed inverni freddissimi con forti sbalzi di temperatura tra giorno e notte; la stagione delle piogge va da giugno a settembre con precipitazioni più abbondanti nei mesi di luglio e agosto.

Cosa vedere:

La Città Proibita
Prima tappa quando si arriva a Pechino è sicuramente la famosa Città Proibita, ovvero quella che è stata la residenza degli imperatori delle ultime due dinastie cinesi Ming e Qing. La Città Proibita detta anche Gugong (Museo di Palazzo) si trova nel centro di Pechino, in prossimità di Piazza Tiananmen, è un affascinante costruzione di 32 ettari, la maggior parte degli edifici che la compongono fu costruita dopo il XVIII secolo, recentemente è stata restaurata in vista delle olimpiadi di Pechino. Tutto il complesso è costituito da una serie di saloni ed edifici separati da stradine proprio come una piccola città.

La Piazza Tiananmen
La Piazza Tiananmen (Piazza della Porta della Pace Celeste) a Pechino è enorme e rappresenta il cuore di tutta la Cina. È il microcosmo dell’universo comunista cinese e rappresenta il potere statale di tutto il Paese. Qui è sepolto il presidente Mao Tse Tung ed è qui che si affaccia il parlamento cinese. Tutta la piazza è delimitata da edifici storici, musei e monumenti in stile sovietico.

Un viaggio nel tacco d’Italia, la Puglia

 (Immagine di Di Fabricius81)

Protagonista di un recente sviluppo, oggi la Puglia vive un momento di estrema notorietà.

Sospesa tra tradizione e modernità, aperta ed accogliente, questa regione è diventata in poco tempo una meta che non delude.

La sua bellezza, selvaggia come la famigerata danza della Taranta che ogni anno attira decine di migliaia di appassionati in tutta la Grecìa salentina, è senza dubbio la caratteristica principale.

Terra rosso fuoco, splendide coste e paradisi marini, ricca vegetazione che si estende dai monti del Gargano alle distese del Tavoliere, dall’aspro territorio delle Murge alla macchia mediterranea del Salento, la Puglia è davvero la meta ideale per chiunque sia in cerca di paesaggi meravigliosi, mare e sole, ma anche arte e cultura, divertimento, antiche tradizioni religiose ed ottima cucina.

Nel corso dei secoli molte popolazioni si sono avvicendate sulla terra di Puglia, arricchendo i suoi luoghi di storie, profumi e sapori.

Da provincia a provincia, di città in città, tante sono le ricette che offre la cucina pugliese.

Chi può dire di non aver mai sentito parlare di “orecchiette alle cime di rapa” o del barese “riso patate e cozze”?

Verdure e pesce, legumi e pasta fatta in casa, nei piatti della Puglia si sentono il mare e la terra.

Guida di Viaggio a Nottingham:una città piena di storia,attorno alla leggenda di Robin Hood

 Nottingham è indiscutibilmente la capitale dell’East Midlands, famosa nel mondo per vari motivi: dal gioco del calcio, a Robin Hood e al suo avversario Sceriffo di Nottingham. Con una popolazione di 740.000 abitanti è considerata una città molto piacevole in cui vivere e lavorare, caratterizzata dalla crescita veloce di creazione di lavoro.
Nottingham è situata nel cuore dell’East Midlands, a circa 120 miglia da Londra e 50 miglia a nord di Birmingham.

Attrattive
La storia a Nottingham non è lontana, infatti il ricordo della leggenda di Robin Hood e il suo storico avversario Sceriffo di Nottingham sono ancora vivi nella memoria presente. Infatti sia Lord Mayor che lo Sceriffo vengono eletti annualmente da un consiglio della città ed hanno ancora un ruolo importante nella vita del 21° secolo, lavorando insieme per rappresentare la città. Tra le cose che più caratterizzano la storia di Nottingham troviamo il labirinto di caverne situato sotto la città e il Museo adibito nel Castello e la Galleria d’Arte che sembrano ancora raccontare quello che Nottingham ha rappresentato per la storia di questo paese. A Nottingham, dove c’è una buona combinazione tra il vecchio e il nuovo, troviamo sia eleganti negozi dove fare shopping che il tradizionale mercato, ed un numero di bar ristoranti, teatri, cinema e gallerie nettamente superiore a quello di qualsiasi altra città paragonabile per numero di abitanti

Una delle attrattive più interessanti di Nottingham è il Parco di Wollaton, che si estende per oltre 490 acri, un tempo ospitava un importante Museo, che venne successivamente chiuso.

Da visitare
Anche se la verità e le leggende di Robin Hood sono oggetto di dibattito e di interpretazione storica, la contea vanta altre due associazioni letterarie che non sono in alcun modo in dubbio. Newstead Abbey è stata la casa del poeta romantico Lord Byron, mentre in Eastwood si trova il DH Lawrence Museum, nella casa natale. Newstead è stata creata dalle rovine di un priorato agostiniano del 12 ° secolo e si trova circondata da un bellissimo parco di più di 300 acri .

Da annoverare nei tesori del Nottinghamshire è il magnifico Southwell Minster. Southwell ha cominciato la sua vita come un maniero sassone, ma nel 10 ° secolo è stato concesso all’arcivescovo di York. I resti del palazzo dell’arcivescovo di York si possono vedere accanto alla cattedrale. L’attuale chiesa fu iniziata nel 1108, e rimane uno dei migliori esempi di stile romanico dell’intera Inghilterra. L’intaglio, in particolare nella sala capitolare 13 ° secolo è davvero impareggiabile

Suggestiva è senza’altro una passeggiata attraverso la foresta di Sherwood, legata al nome del leggendario Robin Hood.

Guida di Viaggio a Leeds: una città che brulica di attività

 Leeds è una città del Regno Unito che si trova nella regione inglese dello Yorkshire e Humber. La città, appartenente alla contea dello West Yorkshire, fa parte dell’area metropolitana chiamata City of Leeds.

Leeds brulica letteralmente di attività. Il suo centro è attraversato da affollatissime zone pedonali piene di negozi, ristoranti, austeri edifici vittoriani, gallerie, pub e locali alla moda.
E’ un posto nel quale ci si può mettere in mostra, dove le attività principali sono fare shopping, mangiare, bere e ballare sebbene lungo l’argine tirato a lustro del suo canale Leeds ospita anche l’imponente edificio della Royal Armouries.
Leeds è anche il maggior centro finanziario del paese dopo Londra e, come rovescio della medaglia, ha una vita notturna assai vivace. Molti pub e bar di Leeds hanno la licenza per tenere aperto fino a tardi, per cui il calare delle tenebre procede senza fretta. Alcuni locali notturni ormai leggendari tengono alto il loro vessillo edonistico ormai da diversi anni mentri quelli nuovi stanno nascendo come funghi.
Leeds si trova inoltre in una posizione strategica, e può essere sfruttata dai visitatori come comoda porta d’accesso al resto della regione, dove le brughiere si alternano ai villaggi contadini, in un coloratissimo patchwork di colture e vegetazioni diverse.

Cosa Vedere:
Le Royal Armouries sono ospitate in un imponente edificio simile ad una fortezza che venne costruito a questo scopo sulle rive del Leeds-Liverpool canal. Gli interni contengono un’esposizione disposta su quattro piani incentrati sui temi della guerra, dei tornei, della difesa, della caccia e dell’Oriente. Le guide ed i pannelli interattivi spiegano il contesto storico e il funzionamento degli strumenti di morte esposti. Da Pasqua ad ottobre si tengono all’esterno delle dimostrazioni di giostre e falconeria.

La City Art Gallery ha una bella collezione di arte del XX secolo. Da notare che Henry Moore ( 1898-1986 ), uno dei più grandi scultori dell’ultimo secolo, si diplomò proprio nella Leeds School of Art.

Piuttosto nascosta rimane la St John’s Church , una chiesa un pò eccessiva ma molto ben curata che rappresenta un capolavoro unico del XVII secolo vantando al suo interno elaborati banchi in quercia e una splendida transenna dove spiccano gli enormi stemmi araldici di Giacomo I e Carlo I principi di Galles.

Il passato industriale di Leeds è in mostra all’Armley Mills, una vechhiagrande industria tessile costruita nel 1805. I pezzi esibiti offrono un buon panorama della Rivoluzione industriale con alcune grandi macchine che ricordano un’industria oramai morta.

Nel 1152 i monaci cistercensi della Fountains Abbey iniziarono i lavori per una nuova abbazia, poi chiamata Kirkstall Abbey. Le sue scure e severe rovine normanne sono sorprendenti e romantiche. Il complesso raggiunse il suo massimo splendore nel XVI secolo, quando furono terminati i lavori della Crossing Tower. Pochi anni dopo Enrico VIII ruppe i rapporti con la chiesa cattolica ed il tetto venne lasciato letteralmente cadere per incuria.

Sul lato opposto della starda rimane l’Abbey House Museum. Questo contiene riproduzioni di case e negozi che evocano la Leeds vittoriana. Ci sono anche pannelli esplicativi che offrono uno scorcio interessante della vita monastica.

Guida di Viaggio a Digione:patria della Senape e una tra le capitali mondiali di Gastronomia

 Digione e un’antica citta della Francia, con una popolazione di circa 141.000 abitanti, capoluogo della Cote-d’Or. Oltre alle sue indubbie bellezze artistiche Digione è un importante centro commerciale e industriale (industrie chimiche, alimentari, meccaniche e calzaturiere). Grazie ai Duchi di Borgogna il centro di questa citta era famoso in tutta Europa. Oggi grazie alle sue bellezze e alla sua famosa università è una delle citta piu vivibili di tutta la Francia.

Origini
Pare certo che Digione fu fondata dai romani nel 52 a.C. col nome di Divio, per poi scomparire dalle cronache fino addirittura al 1015 quando Roberto I (primo duca di Borgogna) la scelse come capitale del suo ducato. La citta raggiunse il periodo di massimo splendore dopo il 1360 quando prese le redini del ducato la dinastia dei Valois con Filippo lI Ardito, cui successero fino al 1477 Giovanni senza Paura, Filippo il Buono (che cedette Giovanna d’Arco agli inglesi) e Carlo il
Temerario. Durante questi quasi 120 anni i confini del Ducato si allargarono enormemente e la corte di Digione arrivo a rivaleggiare con le piu opulente corti europee. Durante la guerra dei 100
anni il Ducato si alleo ripetutamente con lfInghilterra contro la Francia, tanto e vero che fu Giovanni il Buono a catturare Giovanna dfArco e a consegnarla agli inglesi. Nel 1477 pero Carlo il
Temerario fu sconfitto e ucciso in battaglia da Luigi XI che mise fine allfindipendenza del ducato.

Patria della Senape
Oltre alle splendide costruzioni pare che si debba ai Duchi di Borgogna anche un importante invenzione culinaria: la senape.
Vista l oggettiva difficoltà di conservare la carne con i mezzi dell epoca, sembra infatti che i cuochi ducali abbiano ricevuto l’incarico di creare una salsa capace di coprire il sapore rancido della carne. La salsa venne creata usando i semi di senape e l aceto e venne chiamata “eMoult ma tarde” (rimando il mio pasto) in seguito abbreviato in moutarde (mostarda).

Luoghi d’interesse:
Il centro di Digione è un intrico di stradine medievali di indubbia bellezza. Il cuore della città e costituito dal Palais des Ducs, un complesso di edifici costruito nel corso di cinque secoli. I locali più interessanti sono il Salon de la Renommee, per
la stravagante decorazione del suo camino, e la cucina, dotata di sei enormi camini, ciascuno con canna fumaria propria. Di quest’ultima è da notare anche la finestra fatta con fondi di bottiglia e nel cortile il pozzo costruito sul luogo dell’ex forno del palazzo. La sala più famosa è tuttavia la Salle des Gardes, dove si possono ammirare le tombe di Giovanni Senza Paura e Filippo il Bello.
Il Palais des Ducs affaccia sulla semicircolare Place de la Liberation, opera tardo seicentesca di J. Hardouin-Mansart come le case stile Luigi XIV che la chiudono insieme al palazzo ducale.
L’Eglise Notre-Dame è probabilmente il più bell’esempio d’architettura gotica in Borgogna. La vista più spettacolare sull’esterno della chiesa è quella che si ha da Rue de la Chouette, dove si ammirano splendidi doccioni; la via deve il nome alla civetta di pietra collocata nella parete dell’edificio (si dice che appoggiare la mano sinistra sulla testa della civetta porti fortuna).
In uno dei campanili della chiesa si trova il famoso orologio Jacquemart, portato a Digione come trofeo di guerra da Filippo l’Ardito nel 1383. In origine il carillon dell’orologio era formato da un piccolo fabbro in ferro che batteva le ore, al quale gli abitanti di Digione aggiunsero successivamente una moglie (XVII secolo), chiamata Jacqueline, un figlio (XVIII secolo), Jacquelinet, e quindi una figlia
(XIX), Jacquelinette!

Guida di Viaggio a Grasse:la patria dei profumi

 Grasse (it: Grassa) è un comune francese di 43.874 abitanti situato nel dipartimento delle Alpi marittime della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, sede di sottoprefettura.
Il clima vacanziero e spesso superaffollato della Costa Azzurra, da Cannes ad Antibes e Nizza,sembra lasciare spazio a qualcosa di piu etereo a Grasse, nonostante la vicinanza (a soli 20 minuti).
La campagna fiorita della Provenza e di grande effetto visivo: grandi distese violacee di lavanda, a cui si accompagnano i colori delle mimose, degli iris, dei gelsomini, delle rose e d’altre piccole
gemme preziose…uno spettacolo irripetibile.

Origini
Sin dal Settecento,la citta divenne la capitale dei profumi delle grandi corti francesi, espandendosi poi in tutto il mondo; i guanti profumati, in
voga anche in Italia con Caterina de Medici, furono proprio creati in quel di Grasse, dando inizio al grande commercio dei profumi.

Patria dei Profumi
Forse non sono molti coloro che la conoscono, ma Grasse è uno di quei luoghi che, una volta visitati, ci si porta dietro nel cuore, o meglio nei sensi.Affascinante e un po’ solitaria, si è fatta avanti nella storia in
un modo tutto suo, diventando la capitale mondiale dei profumi. Proprio cosi, in questo piccola cittadina dell’entroterra della Costa Azzurra , con poco piu di 40.000 abitanti e ad una quindicina di chilometri da Cannes ,vengono coltivate le essenze dei piu famosi profumi del mondo. Chanel N 5, porta con se i fragranti gelsomini di Grasse, e non sono pochi quelli che secondo antiche tradizioni medievali, tra alambicchi e ampolle, vengono ancora creati attraverso
misteriose alchimie.

Guida di Viaggio a Montreal: Un centro attivo di comunicazione e cultura

 Montreal seconda città del Canada e principale centro della regione del Quebec, è situata nella parte orientale del paese all’incontro tra due fiumi San Lorenzo e Ottawa.
La città (3.500.000 abitanti) gode di un clima caratterizzato da inverni rigidi e la stagione ideale per visitarla è quella estiva, quando le giornate si allungano e le temperature diventano più miti.
Montreal, sede dei giochi olimpici del 1976, è l’unica città del Canada a prevalenza di lingua francese; è costituita da una parte più antica, compresa fra Mont-Royal e il fiume, la più caratteristica e interessante dal punto di vista turistico, e da una più moderna, molto industrializzata e commerciale.

Caratteristiche principali:

Città multirazziale e polo di comunicazione
La città si trova inoltre a poca distanza dal confine con gli Stati Uniti d’America, ed è un’importante centro di comunicazione, grazie al suo aeroporto, da cui si possono raggiungere facilmente le principali località canadesi e dell’America del Nord. Montreal è una città unica nel panorama nazionale, infatti qui vi sono diverse etnie, che rendono la città particolarmente multirazziale e poliglotta.

Porto Commerciale
La città è inoltre, sempre stata un vivace porto commerciale, rivolto soprattutto agli scambi con il continente Europeo, oltre ad ospitare molte industrie e ad essere sede di grandi compagnie del Quebec (Hydro-Québec, Bombardier, Banque Nationale, Quebecor) e dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO) e del Trasporto Aereo (IATA).

Città culturale e attiva
L’economia non è certo la sola risorsa a mantenere viva la grande Montreal: si tratta infatti anche del cuore culturalmente più attivo della regione, con le sue università McGill, Concordia, Università de Quebec e Università di Montreal, e i suoi centri di ricerca.
Questa vitalità è visibile anche nelle manifestazioni che le strade della città propongono annualmente, come il Festival Internazionale del Jazz, secondo solo a New Orleans, il festival musicale “Francofolies” e la kermesse di teatro umoristico “Juste puor rire”, oltre ad un eccezionale concorso di arte pirotecnica, l’ “International des feux Loto-Québec”, e il Gran Premio del Canada di Formula 1