Guida di Viaggio ad Almeria:la città andalusa patria dell’Alcazaba,conosciuta anche come set cinematografico

 Almeria è una città di circa 180 mila abitanti, è capoluogo di provincia (che ha il suo stesso nome) e si trova nella regione dell’Andalusia. Confina con le province di Granada e Murcia e col mare mediterraneo.
Attorniata da una cerchia di sierre affacciate sul mare è un importante porto commerciale, uno dei principali della Spagna mediterranea dopo Barcellona, che serve per l’esportazione di minerali di ferro delle miniere delle Sierre e dalle rinomate uve da tavola coltivate nell’entroterra.

Almeria è considerata la regione più secca di tutta l’Europa con una temperatura media annuale di circa 19 gradi. E’ proprio in questa regione che sono stati girati i famosi film “Spaghetti Western” di Sergio Leone, “Per un pugno di dollari” ” Giù la testa” “C’era una volta il West” ecc. E’ proprio qui al limite del deserto del Tabernas che sono state costruite delle pseudo città dove ambientare questi film.

L’attività economica più remunerativa di questo posto sono le serre. Milioni di tonnellate di frutta e verdure vengono esportati in tutta l’Europa ed in altre parti del mondo. Il turismo è anche un settore molto importante, merito del sole che splende quasi tutto l’anno e delle coste rinomate di Roquetas de Mar, Aguadulce, Almerimar. Almeria ha la più grande Spiaggia di tutta l’Europa riservata ai nudisti con molti hotel ed attività ricreative riservate a questo tipo di turismo.

Storia
Nacque come insediamento fenicio fu poi un importante porto romano e venne chiamata Portus Magnus.
Il suo nome attuale deriva dall’arabo al-Miriya (“lo specchio”) o al-Meraya (“torre di osservazione”), grazie al magnifico castello moresco, Alcazaba: tra le fortezze musulmane dell’Andalusia, solo quella di Alhambra è più grande. La città venne fondata da Abd al-Rahman III di Cordova nel 955 come principale porto del suo dominio e per rinforzare le sue difese nel Mediterraneo contro il califfato dei Fatimidi, in Tunisia.
Fiorente mercato di schiavi bianchi (detti saqaliba) durante il dominio islamico[1], divenne un emirato indipendente e centro di cultura e d’arte. Del lungo periodo di dominazione moresca che va dal 711 al 1489 conserva ancora gli aspetti oltre che in alcuni monumenti nell’intricata planimetria.
Entrata a far parte della Castiglia ne seguì le sorti. Nel 1522 fu distrutta da un terremoto e ricostruita. È sede vescovile.

Feste e Sagre

La festa più importante della città è sicuramente la sua Feria che ha luogo durante la seconda metà del mese di agosto in onore della patrona di Almeria: la Vergine del Mar. Sono dieci giorni di festa durante i quali ci sono corrida di tori, spettacoli sportivi, fuochi artificiali e diverse degustazioni dei prodotti locali. Altre feste sono quelle della settimana santa, della Noche de San Juan con i fuochi tradizionali nelle strade della città accompagnate da degustazioni di vario tipo e da musica tradizionale. Per gli amanti del Jazz c’è un festival importante che si celebra ogni anno dal 29 ottobre al 17 novembre, dove si esibiscono i nomi più importanti di questo genere musicale.

Guida di Viaggio a Monopoli: macchia mediterranea e murge, le parole chiave per questa splendida città!

 La città di Monopoli ( mt. 9 s.l.m., ab. 48.000 ) è situata nella regione Puglia in provincia di Bari, e si estende per quasi 160 Km quadrati.
La città è dominata dalle Murge che raggiungono circa 300 mt. di altezza.

Monopoli si affaccia sul mare Adriatico ed è caratterizzata da un porto molto attivo fra quelli pugliesi. Il suo territorio si estende su una fascia costiera pianeggiante, denominata “marina”, che sale verso le colline della Murgia. La costa, particolarmente adatta alla balneazione, presenta sia zone frastagliate con numerose calette dall’acqua cristallina, sia zone di ampie spiagge dalla sabbia dorata, attrezzate e libere. La vicina zona balneare di Capitolo è famosa per i suoi numerosi stabilimenti balneari e per la sua vita notturna. La costa di Monopoli è abbellita dal suo centro storico, un caratteristico borgo in cui sono ancora visibili i resti delle antiche mura di cinta. Nella campagna circostante, caratterizzata dalla macchia mediterranea e dalle coltivazioni di ulivi e mandorli, si incontrano numerose masserie, chiese rupestri, trulli e ville.

Origini
Sin dall’anno 1000, Monopoli fu sede vescovile, e venne dominata dagli spagnoli e dai veneziani che, sfruttando la sua posizione, portarono, la città, alla floridezza commerciale.
Per la sua posizione strategica, in periodo bizantino e normanno, ha dovuto subire numerosi attacchi da parte di pirati, cessati nel corso del Medioevo, quando la città venne ripopolata.
Il suo nome deriva dal greco “Monos-polis”, che vuol dire città unica, singolare.
Dopo aver subito la dominazione da parte di diverse popolazioni, nel 1545, sotto il governo spagnolo, la città ingrandì il suo muro di cinta e venne dotata di un Castello, voluto da Carlo V.

Nella città c’è un porto principale e diverse località balneari; la campagna circostante è ricca di verde ed è dominata dalla macchia mediterranea. Vi si coltivano principalmente alberi da frutta, ulivi e mandorli.

Guida di Viaggio a Logroño:una regione spagnola simbolo del pellegrinaggio, e punto d’incontro.

 Logroño è un comune spagnolo di 150.071 abitanti, capoluogo della comunità autonoma di La Rioja, la più piccola delle 17 regioni spagnole ma ospita quasi la metà della popolazione dell’intera regione. Situata nel nord della Spagna è un punto di incontro, riferimento e incrocio di strade. La via più famosa, il Cammino di Santiago di Compostela porta alla scoperta della città i pellegrini di paesi lontani
Sorge a 384 metri di altitudine e dista 152 km da Bilbao, 336 dalla capitale Madrid e 468 da Barcellona. È attraversata dal fiume Ebro, il più grande fiume spagnolo, secondo nella penisola iberica soltanto al Tago, il fiume della capitale del Portogallo, Lisbona.

Discendendo dai Pirenei si incontrano decine di paesini caratteristici, dove il tempo pare essersi fermato e una profonda sensazione di calma a contatto della natura aiuta a rinfrancare lo spirito ed è certamente di sollievo alle fatiche dei pellegrini. Più comodamente, e senz’altro più rapidamente, si può giungere a Logroño utilizzando il nuovo aeroporto di Logroño-Agoncillo, da dove partono e arrivano voli da e per Madrid e Barcellona.

Un po’ di storia
Logroño è un’antica colonia romana, fondata dai Romani con il nome di Vareia, e successivamente, dopo il crollo dell’Impero Romano,occupata dai Celti. Dal 10 secolo in poi è stata a lungo contesa tra il Regno di Navarra e quello di Castiglia, fino alla conquista definitiva da parte del sovrano di Castiglia Alfonso VI nell’Anno Domini 1095.
La cittá conobbe allora un momento di splendore, contrassegnato da una evoluzione dei rapporti sociali all’interno della comunità cittadina. Il re Alfonso VI scelse Logroño per rendere pubblico un editto che regolava la vita e I diritti dei cittadini del tempo, e tale modello fu esportato in molte città castigliane.
Purtroppo la storia di Logroño conobbe momenti meno felici, come durante il tremendo periodo dell’Inquisizione; la città fu scelta come uno dei principali Tribunali dell’Inquisizione, e innumerevoli persone furono torturate e uccise in quel periodo buio della storia della cristianità spagnola.

Guida di Viaggio alla Città della Pieve:un caratteristico borgo di straordinaria bellezza

 Città della Pieve è un comune di quasi 8.000 abitanti della provincia di Perugia. Si tratta di un caratteristico borgo medievale il cui primo nucleo urbano nacque intorno al VII secolo d.C. come postazione fortificata del Ducato longobardo di Chiusi, in avvistamento della Perugia bizantina.

Posta in un contesto paesaggistico di straordinaria bellezza, tra la Valdichiana e il lago Trasimeno, Città della Pieve spicca tra le altre cittadine dell’Umbria per l’utilizzo quasi esclusivo del laterizio invece della pietra calcarea. Già dall’esterno, nella compattezza delle mura, s’impone il rosso intenso dei mattoni, prodotti in quest’area già dagli inizi del XIII secolo.

Formato da un suggestivo dedalo di viuzze ed ancora in parte racchiuso da mura trecentesche, il centro storico conserva il vicolo più stretto d’Italia, Via Baciadonne.
Simbolo della cittadina è il duomo dedicato ai SS. Gervasio e Protasio, con la cattedrale che conserva opere di Domenico Alfani, del Perugino e del Pomarancio. La cittadina è famosa anche per il Palio dei Terzieri, festa in costumi d’epoca in programma ogni anno ad agosto

Guida di Viaggio nella città di Spello:un unione perfetto tra caratteristiche medievali e antichità romane

 Situato in una zona collinare, ai piedi del monte Subasio, nella valle Umbra, il paese ( m 280, ab. 8042 ) è rinomato per il suggestivo borgo di carattere romano. E’ la cittadina umbra dove si sono riscontrate le maggiori tracce di epoca romana : le mura e le porte augustee ( Porta Venere, Porta Consolare e Porta Urbica ), le terme e i resti dell’ anfiteatro

La città di Spello si allunga su un promontorio del monte Subasio, a pochi chilometri da Foligno. Di origine umbra, Spello fu fiorente città romana sotto Augusto e con l’avvento del cristianesimo divenne un importante centro religioso dell’Umbria. Passò allo Stato della Chiesa, che ne prese definitivamente il controllo fino all’unità d’Italia.
La Caratteristica di Spello è quella di unire al carattere medievale, con vicoli tortuosi e antiche case in pietra, numerosi resti romani, come il tratto di mura di epoca augustea, resti del teatro, dell’anfiteatro, delle terme e del cosiddetto arco di Augusto, antica porta di accesso all’acropoli.

Cenni storici
Spello fu fondata dagli umbri;fu Municipio romano con il nome di Hispellum. Dopo le invasioni barbariche, che ridussero la Splendidissima Colonia Iulia Hispellum al rango di umile borgata, ritroviamo la cittadina all’apoca dei ducati, quando divenne territorio del Ducato di Spoleto. Dopo essere divenuta Comune autonomo, Spello divenne dominio della famiglia perugina dei Baglioni, e dal 1583 al 1870, fu posta sotto il dominio papale.

Punti d’interesse:
Importanti sono la monumentale porta Consolare del I secolo a.C., la porta Urbica e la porta Venere di età augustea, affiancata dalle “Torri di Properzio”.
La chiesa di Santa Maria Maggiore, con facciata rifatta nel Seicento, risale all XI secolo; al suo interno troverete la famosa cappella Baglioni, affrescata dal Pinturicchio, con un antico pavimento in maiolica di Deruta. Il Pinturicchio realizzò anche la grande tavola del 1508 custodita nella duecentesca chiesa di Sant’Andrea, dove si può inoltre ammirare un Crocifisso di scuola umbra del Trecento.
Nel centro dell’abitato sorgono inoltre il Palazzo Comunale, ex Palazzo Urbani costruito tra il XVI e il XVII sec. con il loggiato in legno di origine duecentesca, e la chiesa di San Lorenzo che conserva resti della costruzione romanica.

Guida di Viaggio a Norcia:una città rinomata,ancora oggi, per la produzione artigianale.

 Norcia è una cittadina umbra di origine sabina, con i romani prese il nome di Nursia, situata alle pendici dei Monti Sibillini, vicino l’altopiano di Santa Scolastica.
La cittadina ( m 604, ab. 4911 ) è situata in una conca delimitata da una catena montagnosa e bagnata dai fiumi Sordo e Torbidone.

Cenni storici:
Venne fondata nel V secolo a.C. con nome di Nursia e passò dal dominio sabino a quello romano nel 209. Posizionata in modo strategico tra la via Flaminia e l’ Adriatico, svolse un importante ruolo territoriale. Nel V secolo divenne diocesi e, dopo il saccheggio dei longobardi e dei saraceni, libero Comune con conseguente edificazione della cinta muraria nel XIII secolo. Nel 1328 venne distrutta dal terremoto e lo stesso destino le toccò anche nel 1567, nel 1703 e nel 1730. Oggi è rinomata soprattutto per la produzione artigianale delle pregiate carni suine e dei tartufi neri, in onore dei quali si svolge ogni anno la sagra in febbraio.

Norcia è circondata da mura che risalgono al XIII sec. con ben otto porte.
Il nucleo storico della città è Piazza San Benedetto, questa è infatti la città in cui nacque San Benedetto il fondatore dell’ordine dei benedettini dell’ “Ora et Labora” e Patrono d’Europa, La piazza accoglie i maggiori monumenti: la chiesa gotica di San Benedetto, la Castellina, una rocca eretta dal Vignola, la Cattedrale ed il Palazzo Comunale con un loggiato del ‘300. Ad alcuni chilometri da Norcia sorge l’abbazia benedettina di Sant’Eutizio, che nel Medioevo fu non solo un importante polo religioso e culturale, ma anche centro di potere economico e politico a capo di un vasto feudo.

Il luogo inoltre permette di raggiungere con facilità anche la cittadina di Cascia (a 16 km di distanza) famosa per il santuario di Santa Rita e per Roccaporena.

Facendo un giro per le vie della città noterete che l’industria più caratteristica di Norcia è quella della lavorazione e insaccatura delle carni di maiale (da cui il termine “norcino”), ci sono infatti delle vere e proprie boutique dell’insaccato in cui troverete salumi e formaggi per tutti i gusti. Norcia è famosa anche per il tartufo nero, da cui è nata l’annuale mostra mercato internazionale del tartufo nero pregiato di Norcia e dei prodotti tipici denominata Neronorcia che si svolge tra la fine di febbraio e i primi di Marzo. La città inoltre diventa un luogo caratteristico durante il mese estivo con la famosa manifestazione della Fioritura di Castelluccio detta anche “Festa della Fiorita”.

Per tutti gli amanti degli sport invernali da Norcia sono facilmente raggiungibili la pista di pattinaggio su ghiaccio di Visso gli impianti sciistici di Frontignano e Forca Canapine, mentre per chi preferisce il trekking da qui è bello partire per ammirare il famoso Lago di Pilato.

Guida di Viaggio a Todi:Elegante città medievale, meta tra le più affascinanti dell’Umbria.

 Todi è una cittadina di circa 16.500 abitanti che si trova in Umbria, in provincia di Perugia.
Elegante città medievale, meta tra le più affascinanti dell’Umbria, Todi sorge austera e malinconica sulla cima di una collina che sovrasta la bellissima valle del Tevere. Passeggiando per le stradine di Todi, potrete lasciarvi catturare dall’incanto di una città in cui si respira ancora un’atmosfera d’altri tempi. In Piazza del Popolo, antica sede del foro romano, potrete visitare i principali monumenti di Todi: il Duomo, il Palazzo dei Priori, il Palazzo del Capitano ed il Palazzo del Popolo; tutti simboli di un potere che fu. Sempre in questa Piazza, potrete alternare alla visita culturale piacevoli soste in qualche caffetteria o in una delle botteghe tipiche per acquistare i tessuti lavorati a mano. Da non dimenticare la tradizione vinicola di Todi: il vino è da sempre protagonista indiscusso della vita dei tuderti.
L’abitato di Todi è circoscritto tra tre cerchia di mura (etrusche, romane e medievali) e innumerevoli sono i tesori che vi sono racchiusi.
L’economia di Todi è legata in particolare al turismo, che rappresenta per la graziosa cittadina umbra una delle maggiori fonti di reddito.
La città si puo considerare divisa in due zone distinte: la parte interna alle mura medievali suddivisa in rioni e la parte nuova posta esternamente alle mura suddivisa in quartieri. I principali quartieri della città sono: Santo Stefano, Sant’Arcangelo, Crocefisso, Cappuccini, Quartiere Europa, Broglino e Torre Squadrata.

Guida di Viaggio a Gubbio: una città con un panorama tanto uniforme quanto sublime!

 Gubbio,paese di particolare bellezza, con le vie strette, ponti, piccole piazze e quartieri medievali, famosa anche per la produzione di ceramica. Nasce con il nome di Iguvium. Diventa un’ importante località religiosa e nel III secolo si allea a Roma diventandone suo comune. Viene saccheggiata da Totila e risorge rimanendo indipendente. Raggiunge il massimo splendore nell’VIII secolo. Inseguito è possesso di diverse signorie e nel 1624 passa allo Stato della Chiesa fino al 1850.

Tracce di Storia:
Esistono tracce di insediamenti preistorici, nella zona dell’eugubino, sin dal Paleolitico medio.
Ritrovamenti archeologici hanno portato alla luce, intorno a Gubbio, reperti risalenti all’Età del Bronzo.
Gubbio fu, per l’antico popolo Umbro, uno dei centri più importanti. Testimonianza di ciò sono le Tavole Eugubine tra i più importanti documenti del periodo preromano.
Le Tavole Eugubine sono sette, di materiale bronzeo, e dettano le regole per riti e cerimonie oltre a cenni sull’ordinamento della città-stato Ikuvium.
Con Napoleone la città venne unita alla Repubblica Cisalpina (1798), a quella Romana (1798-1799) e poi, dal 1808 al 1814, al Regno Italico.
Con l’unità d’Italia, nel 1860, Gubbio fu unita all’Umbria

Caratteristiche:
I blocchi di calcare con cui è stato costruito Gubbio, danno al borgo l’appellativo di “città grigia”: è il centro più antico dell’Umbria che ha conservato, sia negli edifici che nelle strade, il suo aspetto medievale.

Guida di Viaggio a Orvieto:alla scoperta della città.. un viaggio che merita di essere percorso.

 È un viaggio che merita di essere percorso, quello alla scoperta di Orvieto, uno scrigno di storia, bellezze naturali e luoghi incantati che hanno avuto origine dalla civiltà etrusca e romana.
La perfetta sintonia tra Orvieto e la rupe di tufo su cui nasce è un significativo esempio dell’armonica integrazione tra natura e azione umana. Questa spendida cittadina è la meta prediletta da chi ricerca un turismo di qualità: Orvieto offre ai suoi visitatori un ricco patrimonio storico, artistico, gastronomico ed ambientale. Passeggiare per le strade della città significa fare un viaggio nei sui tre millenni di storia: in ogni punto si ritrovano tracce di epoche passate. La visita potrebbe partire dal Duomo per poi proseguire con la Rocca ed il Pozzo di San Patrizio. Incamminandovi verso Corso Cavour, dopo una sosta in una delle antiche botteghe, arriverete in Piazza del Popolo dove dominano in tutto il loro splendore il Palazzo del Popolo ed i Palazzi Papali. Tra un monumento e l’altro, concedetevi una pausa in una delle caratteristiche trattorie per assaporare i prodotti tipici di questa terra.

Cenni storici
Il luogo occupato dalla città di Orvieto era abitato già in tempi remoti(paleolitico); nel IX secolo a.C, gli etruschi si insediarono nelle grotte scavate nella rupe di tufo sulla quale sorge oggi la città .
Durante le invasioni barbariche, essa fu al centro delle contese tra bizantini e ostrogoti; dopo la distruzione di Bolsena, divenne sede vescovile e fu denominata Urbs Vetus, da cui l’attuale nome.
Già nella prima metà del XII secolo fu comune autonomo, e nel 1354 fu sottomessa dal cardinale Egidio Albornoz per essere poi incorporata allo stato della Chiesa.
In seguito, a metà del secolo XV, Orvieto e il suo territorio vennero definitivamente inclusi nei domini pontifici, e nel 1860 entrò a far parte dello stato italiano.