Cosa mangiare in Namibia: prelibatezze del deserto e cucina della Savana

 La Namibia non è – naturalmente – solo città ed eredità coloniale, ma anche e soprattutto natura e cultura tradizionale. In quest’arida terra i nativi hanno dovuto adottare la loro dieta alle risorse disponibili con fantasia e creatività, oggi molto apprezzate anche dai turisti.

PRELIBATEZZE DEL DESERTO NAMIBIANO
Le uova di struzzo, per esempio (un uovo di struzzo corrisponde a circa 24 uova di gallina), sono una delle specialità dei san (boscimani) che hanno inventato molte ricette, tra cui una frittata cotta in una buca nel terreno piena di brace; dopo aver bucato la parte superiore del guscio, si mescolano tuorlo e albume con un rametto e si versa il contenuto sulle braci.

Divertimenti in Namibia: ristoranti e vita notturna a Swakopmund

 Se volete assaporare i piatti e la vita notturna fuori da un contesto internazionale, la Namibia offre molti spunti anche per i turisti che desiderano vedere un po’ di vita “vera”… Tanto per cominciare, una tappa quasi obbligata è quella di Swakopmund. Swakopmund è rinomata per la cucina di mare di alta qualità, che integra i menu tipici della Namibia. Tra i locali migliori figurano l’Hansa hotel in Roon Street, che vanta un ristorante eccellente di cucina internazionale di buona qualità, con piatti a base di pesce, carne o sole verdure; ha inoltre una cantina straordinaria di vini sudafricani.

RISTORANTI A SWAKOPMUND
The Tug è un altro ristorante noto per la cucina di mare; è in un’ottima posizione accanto a un molo, splendido al tramonto. E’ molto popolare e perciò è consigliabile prenotare per tempo.
Il Kucki’s Pub è uno dei bar-ristoranti più vivaci e frequentati di Swakopmund. C’è posto a sedere nell’ampio cortile o all’interno, la cucina (tipica tedesca) è ottima – il pesce è la specialità – e si consiglia di prenotare.

Divertimenti in Namibia: ristoranti e vita notturna a Windhoek

 Windhoek, la cosmopolita capitale della Namibia, vanta un cospicuo numero di buoni caffé e ristoranti adatti ad ogni gusto e portafoglio. L’intramontabile Gathemann Restaurant di Indipendece Avenue (al primo piano del Gathemann Building) offre un ambiente molto accogliente e una terrazza affacciata sullo zoo cittadino; è ottimo per gustare specialità namibiane quali selvaggina, aragoste di Luderitz e asparagi freschi di Swakopmund. La scelta dei piatti vegetariani è soddisfacente e la scelta dei vini è molto ricca.

RISTORANTI A WINDHOEK
Proprio di fronte alla Joe’s Beerhous, in Nelson Mandela Avenue, si trova O Portuga, il ristorante più adatto per assaggiare pietanze rigorosamente piccanti ispirate alla cucina dell’Angola, ex colonia portoghese, e una ricca varietà di piatti di pesce. Rinomato per le ricette a base di pesce è anche Luigi & the Fish, un locale apprezzato da chi si trattiene volentieri a tavola a lungo; è situato in Sam Nujoma Drive nei pressi dell’incrocio con Nelson mandela Avenue.
Per il pranzo, provate Mugg&Bean, un locale con una terrazza che si affaccia sul centro commerciale di Post Street Mall e serve un caffé aromatico e una ricca scelta di panini e piatti leggeri.

Cosa mangiare in Namibia: dalle specialità tedesche ai prodotti locali

 Se pensate che il peggio di un viaggio in Africa sia il cibo, vi sbagliate di grosso: il continente africano offre una gamma di sapori e una cucina prelibata che saprà rapire ogni palato. La Namibia, in particolare, ha una cucina dalla ricchezza e varietà che riflettono la cultura cosmopolita del Paese. Non c’è da stupirvi se ne resterete totalmente innamorati. Naturalmente, trattandosi di un’ex colonia tedesca, la prima cosa che potrete trovare in Namibia sono i piatti tipici della cucina tedesca, birra inclusa.

COSA MANGIARE IN NAMIBIA
Una parola che quasi ogni namibiano capisce è brotchen, il termine tedesco che significa panino e che è entrato a far parte del vocabolario di tutti i gruppi linguistici del paese. Nelle pasticcerie della Namibia, i visitatori europei trovano prodotti da forno di ogni sorta, dai filoni di pane integrale di segale ad Apfelstrudel, Sachertorte, sontuose Schwarzwaldkirschtorte e molto altro.
Sui menu della Namibia si trovano molti altri piatti tipici tedeschi, dai wurstel al sauerkraut, per non dire della birra, rigorosamente prodotta secondo gli standard tedeschi.

In Toscana, a San Giovanni Valdarno il primo Palio dello Stufato alla sangiovannese


Un appuntamento ghiotto per turisti curiosi e buongustai domenica 21 febbraio a San Giovanni Valdarno, un angolo di Toscana, dove arte, cultura e tradizioni popolari convivono ancora perfettamente: la prima edizione del Palio dello Stufato alla sangiovannese.

Lo Stufato, piatto di origine povera, la cui ricetta è ancora segretamente tramandata tra i cuochi sangiovannesi, è un’eccellenza gastronomica toscana che ancora in molti non conoscono al di fuori dell’area del Valdarno. Realizzato tramite una lunga e accurata cottura del muscolo di zampa, lo Stufato alla sangiovannese è aromatizzato con spezie preparate appositamente dai droghieri della città, il cosiddetto drogo, una miscela tanto misteriosa quanto leggendaria. Il risultato è una vera prelibatezza, ma anche l’espressione della storia e dell’identità di un popolo, che un marchio, legalmente depositato, tutela.

Tutto pronto, quindi, per il primo Palio dello Stufato alla sangiovannese che domenica 21 febbraio, a partire dalle ore 12.00, si svolgerà nei saloni della Basilica di Santa Maria delle Grazie. Un confronto originale e gustoso che, attraverso il contributo di una giuria di esperti gourmet, guidati dal critico enogastronomico Leonardo Romanelli, e affiancata da una giuria popolare, eleggerà il migliore Stufato alla sangiovannese 2010. Prenderanno parte al Palio i cuochi dei ristoranti e delle gastronomie di qualità di San Giovanni Valdarno.

Oltre al Palio dello Stufato la giornata di domenica 21 febbraio sarà un’occasione unica per conoscere da vicino un territorio ricco di arte e storia (il Museo della Basilica con la splendida Annunciazione del Beato Angelico, la Casa museo Masaccio, il Palazzo d’Arnolfo), ed essere coinvolti in una serie di originali iniziative.

Ecco il programma:

Napoli: 2 cuori e 1 cucina, Insieme ai fornelli aspettando San Valentino!


In cucina con passione, per ritrovarsi insieme con grembiule e padella alla mano. Succede alla Città del Gusto di Napoli che l’11 febbraio propone la serata “Due cuori e una cucina”: un mini corso amatoriale solo per due, un’occasione golosa per scoprire la complicità in cucina e preparare una romantica cena di San Valentino. Dalle 19 alle 22 gli innamorati si ritroveranno davanti ai fornelli delle cucine di Città del Gusto e, guidati da uno chef professionista, si cimenteranno in preparazioni golose: il tema della serata è l’amore e la coppia preparerà insieme un menù completo, dall’antipasto al dessert incluso l’abbinamento dei vini.

CENA TIPICA CON “DELITTO” E GIOCO INVESTIGATIVO. SABATO 22 FEBBRAIO 2010 – ORE 20.15. RISTORANTE “LA PIRAMIDE CELESTE”, RIVANAZZANO TERME (PV)


Divertimento, mistero, buona cucina e bollicine dorate: ecco gli ingredienti della “spumeggiante” cena tipica con delitto con la quale si apriranno le attività 2010 di Calyx, associazione culturale attiva nell’organizzazione di escursioni ed eventi tra enogastronomia, natura e storia sulle splendide colline dell’Oltrepò Pavese.

Tra i colpi di scena di un intricato caso investigativo ambientato nel mondo dell’alta moda meneghina, che verrà messo in scena tra le portate della cena, si gusteranno le ricette del brillante chef Manuel Gandini, accompagnati dalle due punte di diamante della produzione tipica locale: il Salame Varzi Dop e lo spumante brut a base Pinot Nero, uva della quale l’Oltrepò è il terzo produttore europeo dopo la Champagne e la Borgogna.

Due prodotti così prestigiosi non potevano essere rappresentati che da due aziende leader del settore: l’Antica Salumeria De Domenici di Casanova Staffora, che vanta almeno tre secoli di tradizioni norcine e l’Azienda Agricola Anteo, i cui vini, come il mitico eroe da cui l’azienda tra il nome, ricavano la forza dalla loro terra-madre, 30 ettari di vigneto sulle colline di Rocca de Giorgi, posti in una delle aree più vocate in Italia e forse nel mondo per la coltivazione del prezioso vitigno a forma di pigna.

Torino, città tutta da gustare. Trascorrere un week-end tra degustazione di piatti tipici e vini DOC.


Torino è una città assolutamente da gustare, in grado di riservare esperienze uniche alle vostre papille gustative con i suoi insuperabili piatti tipici.
Trascorrere un week-end in Piemonte è l’occasione perfetta per assaporare le specialità enogastronomiche di questa terra.

Agnolotti, castelmagno, tartufo bianco, bollito, bagna caoda sono tutti piatti che hanno fatto conoscere la tradizione enogastronomica Piemontese.
Assaporare, nei numerosi locali che offrono menu all’insegna dei prodotti di stagione, è un’esperienza da…assaporare tutta!
Sono oltre 70 i ristoranti inclusi nel Paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino, un marchio-ombrello che protegge e garantisce i prodotti agroalimentari tipici, freschi e trasformati di questo territorio.
Prima di rientrare a casa è meglio non dimenticare la sosta a Eataly, il megastore alimentare dell’alta qualità inaugurato in città, negli ex locali della Carpano, dove fare igrossa scorta di souvenir tutti da gustare.

Oraviaggiando.it: Il booking online arriva anche nella ristorazione!


Il mondo della ristorazione fa un grande passo avanti nella comunicazione online recuperando terreno all’interno del comparto turistico
Viaggio in macchina e pausa pranzo non sono sempre compatibili.
Vuoi che si viaggi per lavoro o per piacere, trovare un buon posto per mangiare, a meno che non si conoscano i dintorni, è sempre un bel punto interrogativo.
In aiuto c’è www.Oraviaggiando.it, una guida che offre una mappa dei ristoranti italiani realizzato in modo totalmente innovativo

Fino a qualche anno fa l’idea di prenotare un tavolo di un ristorante direttamente on-line poteva suscitare non solo molti dubbi ma, addirittura una certa ilarità.

Fiera dell’Artigianato Milano 2009: dal 5 al 13 dicembre 2009 al Polo fieristico di Rho.

 Natale si sta avvicinando e come tutti gli anni, a Milano c’è un appuntamento fisso:
La Fiera dell’Artigianato, un evento a cui i milanesi, ma non solo, non possono assolutamente mancare.
Ogni anno si radunano in fiera gli artigiani più bravi del mondo, provenienti anche dalle zone più nascoste del pianeta.
Migliaia gli stand prensenti alla manifestazione, moltissime le idee regalo per Natale.

La Fiera dell’Artigianato Milano 2009 si svolgerà dal 5 al 13 dicembre al Polo fieristico di Rho.