Giro Cercasfizio per la Sicilia

 (Immagine di Allie_Caulfield)

La Sicilia, protagonista di mirabili romanzi, dal Gattopardo alle avventura di Salvo Montalbano ai Vicerè, è uno di quei luoghi dove è difficile non lasciare un pezzo del proprio cuore.

Mare, montagna, vulcani, spiagge a perdita d’occhio, templi greci, tesori barocchi, pesce pregiato, latte di mandorla, cannoli, granite: la Sicilia offre qualcosa a tutti i tipi di turisti.

Palermo, Erice, Sciacca, Agrigento, Ragusa, Modica, Noto, Siracusa, Catania, l’Etna: luoghi da favola, scorci di paesaggi unici, capaci di trasportarci dall’Antica Grecia al ‘600 in un solo colpo, semplicemente girando l’angolo.

Con quella sua aria sempre un po’ decadente, l’isola sembra quasi fermare il tempo. Quando ci si mette piede, più che in altri luoghi, si riesce subito a prenderne il ritmo: tranquillo, fatto di pause, di caffè presi seduti davanti al mare o di granite gustate con calma guardando la gente che passa dal tavolino di un bar. Anche una semplice grigliata di pesce in Sicilia assume aromi diversi: il pesce freschissimo, la semplicità della preparazione e del servizio fanno solo venir voglia di continuare a mangiarne all’infinito. Così come qui non si può passare giorno senza un cannolo, a colazione o a merenda. Mai uguale, mai con lo stesso sapore o consistenza, i cannoli siciliani sono delle opere d’arte inestimabili.

La Sicilia è una regione tutta da scoprire: dimenticate GPS, cartine, bussola. Lasciatevi guidare dalle sue palme, dal suo mare, dalla sua gente. Vi proponiamo tre itinerari che vi possono servire come appunti di viaggio per iniziare a scoprire gli angoli più sfiziosi della Sicilia. Sono firmati da Isabella, una degli invitali speciali, i Cercasfizio, de La Bottega di Olivia&Marino.

Torino, itinerario goloso sulle tracce dei pasticcini del re

 Devono essere più’ piccole che si può, sofisticate e dolcissime. Hanno incantato, nei secoli, Nostradamus e Guido Gozzano, Alexandre Dumas e Friedrich Nietszche, che le hanno citate piu’ volte nelle loro opere. Le delizie delle pasticcerie torinesi sono famose in tutto il mondo. Ora l’ente turistico di Torino e provincia ha raccolto in una piccola guida le 16 irrinunciabili, e le pasticcerie che le producono. In rigoroso ordine alfabetico si parte con gli amaretti: giunti probabilmente dai paesi arabi, attraverso la Sicilia, gli amaretti di casa Savoia non sono troppo dolci perche’ contengono il 40% di mandorle amare e qualche armellina (noccioli di albicocca). Poi ci sono gli Anisini di Chivasso – digestivi grazie ai semi di pimpinella anisum, o anice verde – e i Baci di Dama.

La dieta Mediterranea è entrata nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità

 La Dieta Mediterranea è entrata nel patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. L’ok è arrivato da parte del comitato intergovernativo dell’Unesco riunito a Nairobi. E’ stata una decisione unanime che incorona la dieta mediterranea – espressione coniata negli anni 50 dal nutrizionista statunitense Ancel Keys – che premia anche uno stile di vita basato su prodotti genuini e che vede l’Italia protagonista con la sua storia di tradizioni e di ricette tramandate. In attesa del verdetto, maxi spaghettata organizzata dala Coldiretti davanti al Campidoglio. Intanto volano all’estero i prodotti-base della dieta mediterranea made in Italy, con un aumento del 9% nelle esportazioni, secondo i dati Istat dei primi sette mesi dell’anno.

Natale in Norvegia, alla scoperta di Babbo Natale

 Babbo Natale nel Telemark, regione norvegese ricca di montagne, altopiani, foreste e laghi, ha una lunga barba bianca e un berretto rosso con pon pon, indossa una giacca di lana e pantaloni alla zuava e si chiama Julenisse. Jul in norvegese significa Natale, anzi è la parola che indica la festa pagana del solstizio d’inverno, che nell’Alto Medioevo re Håkon Adelsteinfostre fece coincidere con la nascita di Gesù. Nisser è la parola usata per definire i folletti del bosco e gli spiriti degli antenati che proteggono da sempre la casa e il raccolto. Julenisse, dunque, è il buon folletto del Natale, colui al quale, secondo la tradizione, ogni famiglia norvegese deve lasciare durante la notte della vigilia un letto a disposizione e la tavola apparecchiata con crema di farina e birra.

Zurigo, tra mercatini di Natale e Capodanno sul lago

 Per la stagione invernale Zurigo Turismo propone la scoperta di nuovi luoghi della città e della regione: dai mercatini natalizi, alla magia del Capodanno sul lago, dalla riapertura di importanti musei alle collezioni d’arte che tornano all’antico splendore… fino all’inaugurazione di nuovi quartieri dedicati allo shopping a Zürich-West, la zona più trendy della città. Il periodo di Natale avvolge la città di Zurigo in una magica atmosfera: migliaia di luci che ravvivano la città, ‘il Nuovo’ mercatino natalizio che si aggiunge ai quattro già conosciuti, la festa di Capodanno più famosa di tutta la Svizzera con meravigliosi fuochi d’artificio che si specchiano nelle acque del lago. Per l’inverno 2010 tornano ad affascinare il grande pubblico musei e collezioni dei più grandi artisti dell’Ottocento e del Novecento europeo, senza dimenticare lo shopping nella nuova zona trendy di Zurigo, la Zürich-West ricca di negozi e di ristoranti alla moda.

Italia, paese degli agriturismi

 Dal 1998 al 2008 le strutture agrituristiche italiane sono aumentate di oltre il 90%, raggiungendo il ragguardevole numero di 18.480 sul territorio nazionale e attestandosi su un volume di affari che supera il miliardo di euro l’anno. E’ il dato diffuso in occasione di AgrieTour, nona edizione del Salone nazionale dell’agriturismo che si inaugura domani ad Arezzo. In testa alla classifica nazionale, come numero di strutture operanti, si conferma la Toscana (4.061), seguita da Trentino Alto Adige (3.229), Veneto (1.222), Lombardia (1.132) e Umbria (1.052).

Sirha, l’appuntamento mondiale della Ristorazione e Industria alberghiera dal 22 al 26 gennaio 2011 all’Eurexpo di Lione

 Tutti i professionisti della ristorazione, collettiva, gastronomica, rapida o alberghiera, si daranno appuntamento nel 2011 a Sirha, il laboratorio delle tendenze dove s’inventa la ristorazione di domani.
Marie-Odile Fondeur, direttore del salone, definisce questa 15esima edizione come una “piattaforma per le tendenze attuali interamente dedicata all’innovazione e al servizio di tutte le forme di ristorazione“.
Il Sirha è l’evento internazionale che riunisce le tendenze ed ispira tutte le forme di ristorazione: con un’offerta ancora più ampia e costantemente rinnovata in prodotti, materiali, tecnologie e servizi (più di 2.000 espositori nel 2011, di cui 570 internazionali, 17 stand internazionali), Sirha offre la massima rappresentatività all’universo della ristorazione, del settore alberghiero e dell’alimentazione.

November Porc, nella bassa Parmense tra assaggi di salumi rari

 Parte da Sissa, nel Parmense, November Porc (www.novemberporc.com), una delle staffette piu’ gustose d’Italia fra quattro cittadine in quattro week end, promossa nella terra di Verdi e Guareschi dalla Strada del Culatello di Zibello (www.stradadelculatello.it). Un trionfo di inediti sapori di maiale in una nona edizione che vuole appunto valorizzare i salumi meno conosciuti: il Mariolone più grosso (6-7 Sissa), il Prete più Pesante (13-14 Polesine Parmense), lo Strolghino da guinness (20-21 Zibello) e la Cicciolata più grande (27-28 Roccabianca).
Un benvenuto all’autunno all’insegna dello ‘Speriamo che ci sia la nebbia’ per celebrare una componente del paesaggio essenziale sia per la sua capacità di rendere unica questa zona, sia per la stagionatura dei salumi (Culatello per primo) che acquistano sapore e gusto ‘speciali’ dal mix nebbia-caldo estivo. Offerte ad hoc di soggiorni con pacchetti turistici che invitano alla scorpacciata.

Cioccolato: dal Piemonte alla Sicilia, un itinerario alla scoperta del cibo degli dèi

 Ripercorrere la storia del cioccolato è come ripercorrere i sentieri delle epoche, le abitudini, le leggende e i vizi delle varie società . Da cibo degli dei a cibo dei dogi. Da alimento d’elite a simbolo goloso per nuove relazioni. Il cioccolato è comunque sempre stato simbolo di qualcosa o rappresentazione dei sensi. Ma il cioccolato è anche relazione, un modo d’incontrarsi con altri.
Nella Venezia del Settecento nascevano le prime “botteghe del caffè”, antenate dei nostri bar dove il cioccolato troneggiava e dove si misuravano i mastri cioccolatieri. Nel 1760 la Gazzetta Veneta ne documenta l’enorme diffusione attribuendole svariate virtù e considerandola una panacea contro i più diffusi mali dell’epoca. Si diceva che anche Casanova ne facesse largo uso accrescendone il fascino e la sensualità.