Fallas: così il 19 marzo Valencia festeggia San Giuseppe

 Alle prime luci dell’alba di sabato, 19 marzo, Valencia si sveglia con il frastuono di un petardo; poi i tamburi della banda e il canto dei giovani irrompono per le strade del centro. E’ la Despertà, il modo in cui viene svegliata la città spagnola il giorno più importante dell’anno, quando si festeggia San Giuseppe. La festa popolare si chiama Fallas e, in realtà, comincia qualche giorno prima, il 15 marzo, quando si aprono le celebrazioni con balli, canti, sfilate e processioni, con fuochi d’artificio e musica che durano notte e giorno e che coinvolgono l’intera cittadinanza.

Come si festeggia San Giuseppe
Tutti fanno festa fino al grande evento del 19 marzo con enormi fantocci bruciati nelle principali piazze della città. Durante l’anno pittori e artigiani locali si preparano alla festa costruendo i ninots, giganteschi pupazzi allegorici in legno, cartone, cera e stoffa, veri capolavori artistici che vengono fatti ardere in piazza in un immenso rogo seguito da musica e schiamazzi. Il gesto di bruciare ha una chiara e antica simbologia contadina: il fuoco esorcizza l’inverno, il male, il vecchio e invoca l’arrivo della primavera, del nuovo, della vita. La festa dei roghi Fallas, dal latino facula, torcia, ricorda l’antica usanza dei falegnami della zona che celebravano il loro patrono, San Giuseppe, bruciando le strutture di legno.

Ponte del 17 marzo: è boom di prenotazioni per la festa dell’Unità d’Italia

 Boom di prenotazioni per il week end tricolore. Per il ponte del 17-20 marzo impennata di prenotazioni negli agriturismi. Secondo Agriturist, si registra già + 23%, attesi oltre 150 mila di ospiti e previsto un milione di menù all’insegna della tradizione. Bene anche per il settore dei viaggi, con le prenotazioni che sfiorano il + 60%, rende noto Opodo. Crescono anche i pacchetti all’insegna dei ‘viaggi nella memoria’ e le proposte short break per festeggiare il 17 marzo nei luoghi tramandati dalla storia. In tutta Italia avvenimenti, celebrazioni, concerti, mostre.

La notte del tricolore
Intanto è conto alla rovescia per la notte del tricolore. A Roma fitto carnet di avvenimenti. Per l’occasione aprirà le porte al pubblico anche il Palazzo della Consulta (il 17 marzo dalle ore 10 alle 18) e Palazzo Chigi. A Torino sara’ la Mole Antonelliana a segnare l’inizio dei festeggiamenti: la serata partira’ con l’accensione intorno al monumento dell’anello luminoso che vestira’ come un gioiello l’architettura simbolo di Torino.

Festival del sidro di Francoforte: appuntamento irresistibile per i cultori dell’apfewein

 Si beveva già ai tempi di Carlo Magno e oggi con il suo sapore a tratti aspro accompagna nella regione tedesca del Rhein-Main piatti decisamente sostanziosi come le costate con i crauti e il formaggio di latte acido servito con salsa di cipolle: per gustare il sidro, in tutte le sue varianti e varietà di accostamenti, Francoforte (www.frankfurt-tourismus.de) ha in serbo un paio di appuntamenti per palati intenditori.

Che cos’è il sidro
Ottenuto dalla fermentazione alcolica di alcuni frutti – in particolare mele cotogne, ma anche pere – il sidro, apfelwein in tedesco (ma anche ebbelwei, äbbelwoi, äppler o stöffche), ha origini medievali e – in Germania – è fra le bevande più consumate nel bacino del fiume Meno, Francoforte in primis. I veri intenditori lo gustano puro o al massimo sauer gespritzt, allungato con acqua minerale, ma ne esiste anche una versione dolce con aggiunta di limonata. Il sidro viene servito nel bembel, tipica brocca dai colori blu e grigio, e versato nel gerippte, bicchiere di vetro trasparente ma lavorato. Nei freddi mesi invernali è consumato anche caldo e con spezie infuse, mentre in estate con l’aggiunta di fragole fresche viene trasformato in una sorta di punch.

Hans Purrmann un maestro del colore: dal 10 aprile al 28 agosto al Museo d’Arte di Mendrisio e Museo Hermann Hesse Montagnola

 Dopo le grandi rassegne succedutesi nel tempo nei prestigiosi musei svizzeri e tedeschi di Monaco (Museum Villa Stuck, 1976-77), Berlino (Akademie der Künste, 1982), Zurigo (Kunsthaus, 1982- 83), Brema (Gerhard-Marcks-Haus, 1995-96), Tübingen-Saarbrücken (2006), Kaiserslautern (Pfalzgalerie, 2010), il Museo d’arte Mendrisio, con i suoi nuovi spazi freschi di restauro nell’antico Convento dei Serviti di Mendrisio, insieme al Museo Hermann Hesse di Montagnola, residenza del celebre scrittore di lingua tedesca e luogo di culto per i suoi lettori, presentano in contemporanea una grande retrospettiva dedicata a Hans Purrmann (1880-1966), maestro del post- impressionismo tedesco, passato dal clima fervido della Monaco di Kandinsky, Klee e Marc agli ambienti parigini d’inizio secolo, dove fece parte del gruppo del Café du Dôme e si legò con Henri Matisse, amico, maestro e collega.

Primo maggio: rincari degli hotel a Roma per la beatificazione di Wojtyla e a Londra per le nozze di Will&Kate

 Le nozze reali fra William e Kate e la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II. Soltanto due sono le cose che questi grandi avvenimenti del 2011 hanno in comune: la data, si svolgeranno infatti entrambi nel week-end del primo maggio, e l’incredibile afflusso di turisti che porteranno rispettivamente a Londra e a Roma, con un incremento già percepibile nei prezzi degli hotel. Sono milioni infatti le persone che non vogliono perdere il matrimonio del secolo all’abbazia di Westminster (il 29 aprile) e ancora di più i fedeli che aspettano con infinito spirito di devozione il riconoscimento a papa Wojtyla (celebrazioni in calendario dal 30 aprile al 2 maggio). Nel frattempo, come rileva Trivago, portale di viaggi specializzato nella ricerca online dei prezzi degli hotel, le tariffe medie alberghiere già sono in aumento, mentre la disponibilità delle sistemazioni comincia a farsi esigua.

A Londra apre The Icecreamist, il gelataio trasgressivo che sfida la tradizione italiana

 Altro che scelta tra cono e coppetta: a Londra il gelato si serve in bicchieri da martini e condito con una buona dose di trasgressione. Un gelataio londinese ha deciso di sfidare i tradizionalissimi italiani con una gelateria ‘rock and roll’ dove il gelato si serve accompagnato da nuvole di nitrogeno liquido e i gusti vanno dal ‘Dark Side of the spoon’ al ‘Molotoffee’. Per non parlare del ‘Baby Gaga‘, fatto con latte materno, l’ultima ricetta shock che gli ha fatto guadagnare l’attenzione di tv e giornali.
In Italia avete i gelati piu’ buoni del mondo, ma guai sperimentare con qualcosa di nuovo. Nessuno ha fatto niente di originale con il gelato negli ultimi 100 anni”, ha detto Matt O’Connor, l’eccentrico e entusiasta direttore creativo di The Icecreamists, la nuova gelateria che ha aperto i battenti a Covent Garden. A prima vista, il locale puo’ sembrare un negozio hard o di musica metal: gli interni sono tutti in nero e fucsia, il marchio del negozio e’ un teschio con due cucchiaini al posto delle ossa e in vetrina c’e’ una fila di sacchetti da flebo pieni di assenzio, che viene sparato in bocca a chi ordina il ‘Sex Bomb’ un gelato al gusto di fior di latte e agrumi, con una spolverata di ‘Viagra naturale’.

Roma e i grandi eventi: a che punto siamo

 I grandi eventi, l’incremento dei flussi turistici, il marketing internazionale, questi alcuni degli argomenti della conferenza stampa del Vicesindaco di Roma, sen. Mauro Cutrufo che si è svolta nello stand di Roma Capitale alla Bit di Milano. “A gennaio 2011 abbiamo registrato quasi l’8% di aumento degli arrivi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (dati Ebtl) – ha detto Cutrufo –. Ancora meglio sono andate le presenze con un +8,75%. Il 2010 è stato l’anno record del turismo a Roma, con l’arrivo di un milione di turisti in più. I dati dell’inizio anno 2011 ci confermano il trend di crescita”.

Al Maxxi un arcipelago di isole verdi dove incontrarsi

 Incontri urbani su isole verdi o sotto l’ombra di fiori giganti. Il Maxxi, il Museo del XXI secolo per l’estate creerà spazi d’incontro stupefacenti sull’enorme piazza che accoglie i visitatori del museo nato dall’irrefrenabile estro di Zaha Hadid. Un nuovo progetto per l’estate e soprattutto un nuovo luogo d’incontro che legherà il museo al quartiere circostante. Un arcipelago verde costituito da isole mobili sparse nella piazza del MAXXI, cuore del progetto WHATAMI dello studio romano stARTT, vincitore della prima edizione di YAP MAXXI.
Un concorso dedicato ai giovani progettisti, in parallelo altre installazioni ideate anche queste per gli incontri urbani e che vedrà una ragnatela di fili sottili unire il Moma di New York al palazzi circostanti, ma anche panchine e specchi nel progetto YAP MoMA – HOLDING PATTERN vinto dallo studio di Brooklyl Interboro Partners. Due spazi pensati per le persone e l’arte, per creare spessi fili nella distrazione delle città.