Leonardo e Michelangelo insieme in mostra dal 29 ottobre al febbraio 2012 in 5 città d’Italia

 Per tutta la vita si sono studiati ed hanno rivaleggiato tra loro. Una volta sola, pare abbiano lavorato tanto vicini, l’uno accanto all’altro, negli affreschi della Battaglia di Anghiari e della Battaglia di Cascina, entrambi incompiuti, a Palazzo Vecchio a Firenze. Michelangelo Buonarroti e Leonardo Da Vinci, i due più grandi geni del Rinascimento italiano, simbolo dell’arte nel mondo, ‘espongono’ per la prima volta insieme, in un ciclo di mostre che dal 29 ottobre prossimo a febbraio 2012 porteranno le loro opere e documenti in cinque città d’Italia: Roma, Milano, Palermo, Firenze e Napoli. Il progetto, realizzato dall’Associazione culturale Metamorfosi con un accordo pluriennale con la Casa Buonarroti di Firenze e la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e presentato al Ministero dei Beni Culturali è tra i maggiori risultati recenti di sinergia tra pubblico e privato. ”E’ un progetto unico che nasce dopo il ‘Michelangelo architetto a Roma‘ – racconta il Presidente di Metamorfosi Pietro Folena – Non rientra nelle celebrazioni per i 150 anni d’Italia, ma una riflessione sulla coscienza del nostro paese può arrivare anche attraverso l’approfondimento di due personalità a volte così rivali”.

Attese – Fabrizio Pozzoli dialoga con Gianfranco Ferroni, dal 10 novembre a Milano

 La galleria Gli eroici furori – Arte contemporanea presenta, per la prossima stagione espositiva, un nuovo ciclo di mostre dedicate al dialogo ideale fra autori di generazioni diverse. Coppie di artisti, maestri e allievi, figure consacrate del mondo dell’arte e giovani interpreti, saranno chiamati per l’occasione a confrontarsi su temi, riflessioni e linguaggi che, a distanza di tempo, sembrano combaciare, intrecciarsi in un gioco di rimandi e citazioni dagli esiti affascinanti.
Primi protagonisti di questo incontro sono Gianfranco Ferroni (1927-2001), autore di spicco della pittura italiana di secondo Novecento, celebrato tre anni fa da una grande antologica allestita a Palazzo Reale a Milano, e Fabrizio Pozzoli, giovane scultore milanese, salito nel 2009 sul podio del Premio San Fedele Giovani Artisti e noto per le sue figure, corpi d’uomini e teste, spesso di dimensioni monumentali, ottenuti dalla tessitura inesausta del filo di ferro, capace di sagomare nell’aria fisionomie dal retrogusto esistenziale. Lo stesso che distingue da sempre la ricerca di Ferroni, con i suoi interni spogli, i pochi oggetti, nature morte di ordinaria solitudine dove persino la polvere in sospensione sembra bloccata nel vuoto in attesa di un accadimento.

Caravaggio: l’Estasi di San Francesco torna in mostra a Rimini

 E’ il suo primo dipinto di carattere religioso, quello in cui Caravaggio si cimenta con la composizione a due figure e dove sperimenta l’ambientazione paesaggistica, nonche’ gli esordi del suo straordinario uso della luce: torna in Italia dopo 25 anni – da sabato in mostra a Castel Sismondo di Rimini insieme con altri 14 meravigliosi dipinti seicenteschi- L’Estasi di San Francesco, capolavoro giovanile del Merisi, eccezionalmente prestato dal Wadsworth Museum di Hartford (Connecticut). Intitolata Caravaggio altri pittori del Seicento, la rassegna e’ in ordine cronologico l’ultimo omaggio al genio lombardo nel quarto centenario della morte, che ha visto celebrazioni in tutto il mondo. Questa riminese, prodotta da Linea d’Ombra di Marco Goldin, punta a mettere a fuoco la portata innovativa di Caravaggio attraverso un’unica opera che pero’, appunto, contiene i grandi temi sviluppati in seguito nella sua pittura. Il capolavoro e’ infatti un dipinto giovanile del Merisi realizzato si pensa nel 1594 circa, in origine di proprieta’ non del Cardinale del Monte (come la critica ha a lungo ritenuto) bensi’ del banchiere genovese Ottavio Costa, la cui famiglia (per una esplicita proibizione a vendere del capostipite) l’ha custodita fino al 1857.

Colosseo, aperti i passaggi dei gladiatori e percorsi inediti

 Dal panorama mozzafiato del III livello al buio inquietante dei sotterranei che duemila anni fa ospitavano fiere e gladiatori. E’ il Colosseo mai visto, con due nuovi percorsi che svelano magie e misteri del monumento icona piu’ visitato d’Italia, quasi 19 mila persone al giorno, 4 milioni e mezzo solo nei primi 8 mesi di quest’anno. Per consentirlo sono stati necessari ”interventi strutturali considerevoli”, fa notare il commissario straordinario dell’area archeologica di Roma e Ostia Roberto Cecchi, che annuncia subito altri restauri con l’inaugurazione, entro la fine di dicembre, del Tempio di Venere e della Casa delle Vestali. Conclusi i primi quattro cantieri, con una spesa di poco piu’ di 2 milioni di euro (e’ stato restaurato anche l’attico che aveva problemi di stabilita’, ma non verra’ aperto al pubblico) la sfida piu’ grande, per il Colosseo, e’ ora affidata al bando per lo sponsor, che punta a raccogliere 23 milioni con cui ripulire l’intero monumento, dotarlo di una nuova recinzione e di impianti piu’ moderni. Intanto, pero’, la visita all’anfiteatro Flavio raddoppia.

Guest: a San Marino la mostra di Carmen Einfinger e Gilberto Giovanoli dal 29 ottobre al 5 dicembre

 La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino annuncia la doppia personale dedicata a Carmen Einfinger e Gilberto Giovagnoli, la seconda mostra della rassegna GUEST. Il progetto, organizzato dalla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea e curato da Massimiliano Messieri, offre l’opportunità agli artisti sammarinesi di relazionarsi e dialogare con altrettanti artisti di diversa nazionalità attivi già da anni a livello internazionale. Due le sue significative funzioni, quella di indagine sul fare arte a San Marino e di raccordo con i circuiti internazionali. Il progetto è supportato dal critico militante Valerio Dehò, che sarà affiancato in ogni bi-personale da un giovane critico sammarinese.

Segno spazio e forma, la mostra di Achille Perilli alla Galleria Accademia di Torino sino al 20 novembre

 Dal 21 ottobre sino al 20 novembre 2010 presso la Galleria Accademia di Torino si terrà la mostra “Segno spazio e forma” di Achille Perilli, fondatore del movimento internazionale “Forma”. La mostra, curata da Achille Perilli stesso e Luca Barsi, presenta ventidue opere, dagli anni cinquanta all’inizio degli anni novanta: un percorso che attraversa tutte le fasi più significative della ricerca dell’artista, dalle prime frammentazioni geometriche alle “instabili” geometrie.

Cinque personali a Satura, dal 23 ottobre al 6 novembre a Genova

 L’associazione culturale Satura presenta cinque nuove mostre nelle eleganti sale di palazzo Stella, a Genova. Da sabato 23 ottobre si potranno ammirare le opere di Marco De Barbieri (sala Maggiore), Gigi Degli Abbati (sala Colonna), Maria Pia Demicheli e Federica Traverso (sala Prima), Cira D’Orta (sala Portico), Sylvia Loew (sala Pozzo).

Marco de Barbieri
L’opera di Marco De Barbieri, artista genovese alla sua prima mostra personale a Satura, è piena espressione di una fusione simbiotica tra l’Uomo e la sua Arte. Un viaggio all’interno di una ricerca artistica, che è anche scoperta della propria interiorità, caratterizzata da un gesto pittorico spontaneo ed istintivo e da colori e segni che accentuano l’espressività e le emozioni che emergono dai quadri.

Itinerari Perigolosi: vivere Paestum con un viaggio nel tempo al museo multimediale dell’Hera Argiva

 Ecco un’idea alternativa proposta da ItineRARI PerIgolosi, con l’iniziativa delle Domeniche creative dell’Abrigada in collaborazione con l’associazione culturale Erchemperto: si chiama Paestum ed il “Grand Tour”, in programma per il 31 Ottobre 2010. Il programma prevede il ritrovo a Salerno, alle 8.15, a Piazza Amendola e partenza in bis alla volta di Foce Sele, con visita al museo Hera Argiva. Il museo Hera Argiva si trova a circa otto chilometri dal Parco Archeologico di Paestum ed è adiacente all’area archeologica del santuario di Hera Argiva, una vecchia masseria ristrutturata ed adibita a museo che espone i reperti e le ricostruzioni del grande santuario di Foce Sele. Quello che vi aspetta è un vero e proprio viaggio con la macchina del tempo, per ritrovarsi faccia a faccia con la Paestum nel suo pieno splendore…

Montecarlo festeggia il centenario dell’acquario Jeacques-Yves Cousteau

 Di fronte al mare tre grandi ritratti campeggiano sulla maestosa facciata dell’edificio che ospita il Musée Océanographique di Montecarlo. Sono tre personaggi che hanno profondamente segnato la storia del museo: Alberto I (1848-1922), il principe-scienziato e fondatore, l’espoloratore francese Jacques-Yves Cousteau, leggendario direttore dal 1957 al 1988, e il principe Alberto II, attuale reggente del Principato di Monaco, fortemente impegnato nella difesa e nella salvaguardia dell’ambiente. Dopo un attento restauro il museo, ideato nel 1910 dall’architetto Paul Delefortrie per ospitare i reperti raccolti dal principe Alberto I nelle sue numerose spedizioni in giro per il mondo, mostra cent’anni di scoperte, di studi e di un’assoluta e profonda passione per gli abissi. Il palazzo, che domina il mare e offre una vista mozzafiato su tutto il Principato e sul massiccio dell’Esterel, racchiude l’acquario con due sezioni che ospitano 6mila pesci di 350 specie diverse – 200 di invertebrati e un centinaio di coralli – allevati in 90 vasche con tecniche innovatrici che attingono l’acqua direttamente dal mare sottostante. Sull’ala est si sviluppa la sezione del mar Mediterraneo con una vasca cilindrica che consente di ammirare perfettamente gli abitanti del Mare nostrum, mentre a ovest ci sono quella dei mari tropicali e la Laguna degli squali, una gigantesca vasca di 400mila litri d’acqua profonda 6 metri con i grandi predatori che nuotano davanti agli spettatori.

Viaggio a Friburgo, fra arte medievale e bistrot

 Un’architettura medievale orgoglio di tutta Europa: a Friburgo, nell’omonimo cantone svizzero, si contano ben 12 fra chiese e monasteri, 11 fontane medievali, 14 torri, due chilometri di mura fortificate, migliaia di edifici gotici e almeno una quindicina di ponti che uniscono le due sponde del fiume Sarine. Proprio questi ultimi, dall’antico St. Apollinaire (1147) alla Berner Brucke in legno (1653), fino al Grandfey con costruzione metallica opera di Gustave Eiffel, invitano a godersi la città soprattutto passeggiando. Vero gioiello gotico è la cattedrale di San Nicola, il cui campanile – secondo la leggenda – rimase incompiuto per mancanza di fondi: salendo i suoi 368 gradini, a 74 metri di altezza, si può ammirare un panorama davvero affascinante, dai tetti della città fino all’orizzonte disegnato dalle Prealpi friburghesi. L’edificio si erge sopra il quartiere di Burg ed è una basilica altogotica che ospita capolavori come le vetrate liberty di Josef Mehoffer e l’organo suonato da Liszt.