Dorotheum festeggia i due anni a Roma con una mostra di dipinti antichi

 La casa d’asta austriaca Dorotheum celebra i due anni dall’inaugurazione della sede romana. E, per festeggiare il suo compleanno, offre una mostra di importanti dipinti antichi che saranno battuti all’asta il 13 aprile nella storica sede della casa d’aste Dorotheum di Vienna. E che saranno presentati al pubblico, a Palazzo Colonna, dal 23 al 25 marzo (dalle ore 10.00 alle ore 18.00). Prima della preview alla stampa delle opere si è svolta una tavola rotonda incentrata sulla fortuna della pittura emiliana nel mercato internazionale, alla quale sono intervenuti Maria Cristina Paoluzzi, direttrice della sede romana di Dorotheum, Mark MacDonnell, esperto di dipinti antichi a Vienna, Raffaella Morselli, grande studiosa di collezionismo e Nicholas Turner, uno dei massimi esperti mondiali di Guercino, che ha ricoperto posizioni di straordinario prestigio presso il British Museum di Londra e il Getty Museum di Los Angeles.

E’ primavera: Olanda in fiore nel Keukenhof

 Se state pensando a un week-end all’estero pieno di profumo e colori, ma non volete rinunciare a un paese del Nord Europa, da fine marzo in poi la primavera esplode prepotente anche in Olanda. Sui canali la nebbia è solo un freddo ricordo, così come l’umido inverno, mentre il paesaggio si colora di fioriture spettacolari. Il tulipano regna sovrano ovunque, fra Amsterdam e L’Aja, in giardini e campagne insieme a narcisi, giacinti e altre bulbose primaverili. È qui, nella cosiddetta “regione dei bulbi”, che sorge da circa sessant’anni un parco floreale d’eccellenza: sono i 32 ettari di terreno del Keukenhof (www.keukenhof.nl), fra Lisse e dintorni, che sarà aperto dal 24 marzo al 20 maggio per incantare come ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo. E’ un’ottima meta di viaggio, raggiungibile – specialmente in periodo di bassa stagione, con voli low cost.

Giornate FAI di Primavera: 660 luoghi da non perdere

 La cella della Fortezza del Priamar a Savona dove Mazzini, imprigionato per tre mesi, ideo’ il programma della Giovine Italia. La Cascina Guiccioli a Ravenna dove mori’ Anita Garibaldi il 4 agosto del 1849 e il Capanno di Madriole (RA) dove l’eroe dei due mondi si rifugio’, abbandonando il corpo della moglie, per sfuggire alle truppe austriache. Si potranno scoprire anche i piu’ segreti luoghi del Risorgimento con la 19esima Giornata Fai di Primavera, che tra il 26 e il 27 marzo torna a svelare 660 palazzi, ville, monumenti e luoghi d’arte, con uno speciale percorso di 150 siti dedicati ai 150 anni dell’unita’ d’Italia.

Le giornate FAI di Primavera
Un viaggio tra le bellezze del paese, alla scoperta di luoghi spesso difficilmente accessibili al pubblico, lungo 260 localita’ e 20 regioni, divenuto ormai un appuntamento tradizionale come ha ricordato oggi la presidentessa del Fai Ilaria Borletti Buitoni, presentando il nuovo programma insieme alla presidente onorario Giulia Maria Mozzoni Crespi e al sottosegretario Francesco Maria Giro.

Ponte del 17 marzo: idee per pacchetti short break

 Pacchetti vacanza e molte idee per short break abbondano per il ponte del 17 marzo. Liligo propone un tour essenziale: si inizia da Quarto, da dove partì la spedizione dei Mille e si arriva in Sicilia dove venne issata la prima bandiera tricolore. Il viaggio nella memoria parte da Quarto, da quel 5 maggio 1860. Un itinerario sulle tracce dei 150 anni può essere l’occasione per visitare Genova e il suo acquario, che è il più grande parco marino d’Europa, con 71 vasche, 800 specie e oltre 10.000 esemplari. C’è poi il magnifico “quartiere aristocratico” di Strada Nuova, detta anche la “Via Aurea” che costituisce uno straordinario percorso museale fra i Palazzi Bianco, Rosso e Tursi. E naturalmente la Lanterna che è il simbolo della città, costruita nel XII secolo, alta 117 metri e che guida l’entrata in porto delle navi e poi il centro storico della città, inserito nel patrimonio dell’UNESCO con Palazzo Ducale, Palazzi dei Rolli, Palazzo Reale. Per uno short break (dal 17/03 al 21/03): Voli Roma-Genova a/r : a partire da 57 euro. Si dorme in hotel a stelle: da 51 € a notte in camera doppia.

Ponte del 17 marzo: itinerari garibaldini e risorgimentali

 Molte le proposte a tema all’insegna dei 150 anni d’Italia. Per i più patriottici, ci sono sicuramente proposte interessanti con gli itinerari garibaldini e risorgimentali.

Itinerari Garibaldini
Gli Itinerari garibaldini sono offerti in Sicilia, curati dalla Regione, con un fitto calendario di eventi sparsi in tutta la Regione (https://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/). Itinerari legati a Garibaldi sono però disponibili anche in Toscana dalla maremma al mare. Esiste infatti un singolare legame fra Giuseppe Garibaldi e la Toscana, punteggiato dalle oltre duecento lapidi ed iscrizioni che, in Toscana, lo ricordano. Garibaldi combatté in tutte e tre le guerre d’Indipendenza (1848-49, 1859, 1866), protagonista anche delle due sfortunate imprese per la Liberazione di Roma (1862, Aspromonte e 1867, Mentana).

Ponte del 17 marzo: è boom di prenotazioni per la festa dell’Unità d’Italia

 Boom di prenotazioni per il week end tricolore. Per il ponte del 17-20 marzo impennata di prenotazioni negli agriturismi. Secondo Agriturist, si registra già + 23%, attesi oltre 150 mila di ospiti e previsto un milione di menù all’insegna della tradizione. Bene anche per il settore dei viaggi, con le prenotazioni che sfiorano il + 60%, rende noto Opodo. Crescono anche i pacchetti all’insegna dei ‘viaggi nella memoria’ e le proposte short break per festeggiare il 17 marzo nei luoghi tramandati dalla storia. In tutta Italia avvenimenti, celebrazioni, concerti, mostre.

La notte del tricolore
Intanto è conto alla rovescia per la notte del tricolore. A Roma fitto carnet di avvenimenti. Per l’occasione aprirà le porte al pubblico anche il Palazzo della Consulta (il 17 marzo dalle ore 10 alle 18) e Palazzo Chigi. A Torino sara’ la Mole Antonelliana a segnare l’inizio dei festeggiamenti: la serata partira’ con l’accensione intorno al monumento dell’anello luminoso che vestira’ come un gioiello l’architettura simbolo di Torino.

Tamara de Lempicka, da oggi in mostra al Vittoriano di Roma

 Non solo fascino e stravaganza, ma anche una grande cultura figurativa, tra passato classico e avanguardie: e’ la Tamara de Lempicka, icona del periodo Deco, che va in mostra dall’11 marzo al Complesso del Vittoriano, oltre 120 opere, tra disegni e dipinti, molti dei quali esposti per la prima volta in Italia, fra cui quelli provenienti dalla collezione di Jack Nicholson. Intitolata ‘Tamara de Lempicka. La regina del moderno‘ , la rassegna curata da Gioia Mori e’ tra le piu’ complete mai realizzate sulla produzione dell’artista di origini polacche, cresciuta negli ambienti aristocratici della Russia degli zar e riparata a Parigi dopo la Rivoluzione d’Ottobre.
L’importante esposizione punta non solo alla riproposizione dei suoi celebri quadri, liberi e trasgressivi, ma soprattutto a suggerire una nuova lettura dell’intera opera della Lempicka grazie a ricerche sulle fonti documentarie, che hanno permesso di ricostruire la storia di molti dipinti, approfondire i legami con il Futurismo, presentare opere mai esposte prima e il Portrait de Madame P., che addirittura era considerata perduta.

Hans Purrmann un maestro del colore: dal 10 aprile al 28 agosto al Museo d’Arte di Mendrisio e Museo Hermann Hesse Montagnola

 Dopo le grandi rassegne succedutesi nel tempo nei prestigiosi musei svizzeri e tedeschi di Monaco (Museum Villa Stuck, 1976-77), Berlino (Akademie der Künste, 1982), Zurigo (Kunsthaus, 1982- 83), Brema (Gerhard-Marcks-Haus, 1995-96), Tübingen-Saarbrücken (2006), Kaiserslautern (Pfalzgalerie, 2010), il Museo d’arte Mendrisio, con i suoi nuovi spazi freschi di restauro nell’antico Convento dei Serviti di Mendrisio, insieme al Museo Hermann Hesse di Montagnola, residenza del celebre scrittore di lingua tedesca e luogo di culto per i suoi lettori, presentano in contemporanea una grande retrospettiva dedicata a Hans Purrmann (1880-1966), maestro del post- impressionismo tedesco, passato dal clima fervido della Monaco di Kandinsky, Klee e Marc agli ambienti parigini d’inizio secolo, dove fece parte del gruppo del Café du Dôme e si legò con Henri Matisse, amico, maestro e collega.

Mino Ceretti, l’esperienza della Pittura: la personale dal 23 marzo al 23 aprile alla Galleria Ostrakon di Milano

 Quaranta opere tra grandi tele e carte pastellate, a coprire un arco temporale di lavoro che va dal 1968 (Figure bersaglio) al 2010 (Figura probabile) – Mino Ceretti – 80 anni, un protagonista della scena artistica milanese – rendiconta una vita spesa nella ricerca pittorica, una attività inquieta che si propone in testi inediti, in opere di bilancio e di apertura. Lo fa negli spazi della galleria Ostrakon di Milano, in via Pastrengo 15, con un’ampia scelta di opere, che ne tracciano il percorso autonomo e originale.

Mino Ceretti
Allievo a Brera di Aldo Carpi, insieme a Guerreschi, Vaglieri e Romagnoni, con loro fonda e caratterizza il movimento critico del “realismo esistenziale” che scuote e innova la proposta di una pittura di realtà antiretorica nel Nord-Italia. Fu certo un coup de theatre la mostra del 1956 al Centro San Fedele di Milano in cui Giorgio Kaiserlian, il critico d’area cattolica, presenta la nuova ricerca, le nuove predicazioni di impegno, di un gruppo di pittori (Guerreschi, Ceretti, Romagnoni) che fa sulla tela “realtà oltre la cronaca”.

Al Maxxi un arcipelago di isole verdi dove incontrarsi

 Incontri urbani su isole verdi o sotto l’ombra di fiori giganti. Il Maxxi, il Museo del XXI secolo per l’estate creerà spazi d’incontro stupefacenti sull’enorme piazza che accoglie i visitatori del museo nato dall’irrefrenabile estro di Zaha Hadid. Un nuovo progetto per l’estate e soprattutto un nuovo luogo d’incontro che legherà il museo al quartiere circostante. Un arcipelago verde costituito da isole mobili sparse nella piazza del MAXXI, cuore del progetto WHATAMI dello studio romano stARTT, vincitore della prima edizione di YAP MAXXI.
Un concorso dedicato ai giovani progettisti, in parallelo altre installazioni ideate anche queste per gli incontri urbani e che vedrà una ragnatela di fili sottili unire il Moma di New York al palazzi circostanti, ma anche panchine e specchi nel progetto YAP MoMA – HOLDING PATTERN vinto dallo studio di Brooklyl Interboro Partners. Due spazi pensati per le persone e l’arte, per creare spessi fili nella distrazione delle città.