Viaggio a Berlino, alla scoperta dell’ ombelico d’ Europa e della città del futuro

 Diceva Clemens von Brentano: “Forse Berlino è l’ unica città dove le persone cosiddette geniali non sono ritenute pazze”. Ebbene, cosa c’ è di meglio che verificare il significato di queste parole nel presente? Ogni giorno migliaia di visitatori vivono la Berlino unificata come la città più eccitante della Germania, come l’ unica che non chiude mai. Le notti non sono lunghe solo a Kreuzberg, il quartiere della scena berlinese, ma anche a Schonhauser Allee fino ad Hermannplatz, 24 ore su 24. C’è tutto per tutti i gusti: dai Kneipe. locali tipici in cui si fa onore alla Nuova cucina tedesca, ai centri per lo shopping come l’ Alexanderplatz e l’ Europa Center con la fontana del globo terrestre.

COSA VEDERE A BERLINO
In piena libertà di gira attraverso la Berlino unificata dall’ Alexanderplatz dedicata allo zar Alessandro I al Kurfurstendamm con i resti della Kaiser Wilhem Gedachtniskirche distrutta dai bombardamenti della II guerra mondiale e non ricostruita a perenne monito dei danni provocati dalle guerre. La torre della televisione è un orrendo edificio alto ben 365 metri che però ha un panoramicissimo caffé girevole a quota 207, ed, infine c’ è la porta di Brandeburgo.
Sul municipio rosso, sede del borgomastro dal 1870 e ora anche del governo congiunto del Land di Berlino, sventola di nuovo lo stendardo con l’ orso, insegna dell’ unificazione; nell’ ampia piazza adiacente svetta il dio del mare, Nettuno, col suo tridente dall’ alto di una gigantesca conchiglia, con le quattro bellezze che simboleggiano il Reno, l’ Elba, l’ Oder e la Wichsel, gruppo bronzeo dello scultore di corte Reinhold Begas.

Eventi: Convivio in musica al Castello di Proceno dal 22 maggio al 6 settembre 2009, Viterbo

 Quest’anno il Convivio in Musica si articolerà nell’ arco del periodo che va dal 22 di Maggio al 6 di Settembre e questo per dar modo ad numero maggiore di persone di poter partecipare ai bellissimi concerti in calendario, evitando di concentrare tutti gli eventi nei mesi di Luglio ed Agosto. La nostra Tuscia è bella in tutti i periodi dell’anno e, organizzando i nostri concerti anche in mesi meno turistici, pensiamo di riuscire ad interessare a Proceno un maggior numero di persone veramente amanti dell’arte, della storia e della musica.

IL PROGRAMMA 2009
Il programma di quest’anno rappresenta un percorso strano, forse inconsueto, che nel corso delle varie serate proposte dal Convivio in Musica 2009 accomuna artisti di ieri e di oggi. Pagine di un diario universale paradigma delle esperienze individuali.
Anche quest’anno, come già nel 2007, è stata gentilmente offerta al Castello di Proceno la possibilità di entrare a far parte del prestigioso circuito d’arte “Chambre d’Amis Torre Alfina”. Tale progetto nasce per la prima volta nel 2005, grazie ai due artisti Thomas Lange e Mutsuo Hirano ispirandosi a quello che nel 1986 Jan Hoet aveva realizzato nella città di Gent in Belgio.

Mostra L’ Egitto mai visto al Castello del Buoncosiglio dal 30 maggio all’ 8 novembre 2009, Trento

 Venerdì 15 maggio alle ore 12.00 presso la Biblioteca Trivulziana – Sala Weil Weiss del Castello Sforzesco di Milano, sarà presentata alla stampa nazionale la mostra “Egitto mai visto – Collezioni inedite dal Museo Egizio di Torino e dal Castello del Bonconsiglio di Trento”.

In anteprima mondiale, a oltre cento anni dalle scoperte, dal 30 maggio all’8 novembre 2009, l’esposizione “Egitto Mai Visto” permetterà di ammirare oltre 800 affascinanti ritrovamenti che fanno parte di due sorprendenti collezioni inedite, profondamente diverse tra loro, una proveniente dal Castello del Buonconsiglio e l’altra dal Museo Egizio. La più ricca e straordinaria raccolta, proveniente dai depositi del Museo Egizio di Torino, l’istituzione museale più importante dopo quella del Cairo, si deve al grande archeologo Ernesto Schiaparelli, celebre in tutto il mondo per la sensazionale scoperta della tomba di Kha, l’architetto del faraone Amenofi III.

L’ ESPOSIZIONE
Grazie agli eccezionali materiali esposti, ai diari di scavo, alle lettere e alla documentazione fotografica, si potrà rivivere l’emozione delle ricerche, effettuate fra il 1908 e il 1920 a Gebelein e soprattutto ad Assiut, la mitica città dove, secondo la tradizione copta, si rifugiò la Sacra Famiglia nella fuga in Egitto.
Il visitatore anche attraverso ricostruzioni scenografiche di forte impatto, sarà condotto in un viaggio alla scoperta di questo capoluogo di provincia dell’Antico Egitto che per 4000 anni ha custodito i segreti della vita quotidiana e dell’Aldilà.
In mostra saranno proposti diversi sarcofagi a cassa stuccati e con iscrizioni variopinte che racconteranno la vita della classe media, di amministratori provinciali e di piccoli proprietari terrieri nella provincia del Medio Egitto fra il 2100-1900 a.C., fra il Primo Periodo Intermedio e il Medio Regno. I sarcofagi, alcuni dei quali ancora contenenti la mummia, saranno accompagnati da tutti gli elementi del corredo funerario che venivano deposti nelle tombe, vale a dire poggiatesta, specchi, sandali, bastoni, archi e frecce, vasellame, cassette in legno, modellini di animali, barche con equipaggi, modelli di attività agricole e artigianali.

Mostra Giotto e il Trecento al Vittoriano, fino al 29 giugno 2009, Roma

 Arriva nelle ampie sale del Vittoriano una mostra imperdibile: Giotto e Il Trecento, Il più Sovrano Maestro stato in dipintura. La mostra ha aperto i battenti il 6 marzo 2009 e potrà essere visitata fino al 29 giugno 2009.
Roma punta i riflettori su una mostra dedicata all’ artista divenuto ormai icona dell’ intero Medioevo. La grandiosa rassegna su Giotto del Complesso del Vittoriano conta ben 150 capolavori provenienti da musei di tutto il mondo che per la realizzazione stessa, ha richiesto 3,3 milioni di euro compresa l’ ingente compertura assicurativa per le opere esposte. Potremmo così finalmente osservare ed ammirare oreficerie, sculture lignee e codici miniati.

LE TAVOLE TRECENTESCHE
Punta di diamante della mostra Giotto e il Trecento sono le meravigliose e rare tavole trecentesche, alcune restaurate per l’evento. Citiamo tra le grandi opere in mostra capolavori di grandi maestri del trecento come Cimabue, Pietro Lorenzetti, Simone Martini, Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, Tino di Camaino, Giovanni di Balduccio, i grandi orafi Guccio di Mannaia e Andrea Pucci Sardi. A Roma troviamo grandiose opere lasciate da Giotto e ritroviamo proprio nell’ Urbe la migliore collocazione artistica per una mostra di tale importanza.

Mostra Netsuke al museo Poldi Pezzoli prorogata fino al 19 aprile 2009, Milano

 Si chiama “Netsuke. Sculture in palmo di mano”, la raccolta Lanfranchi e altre opere prestigiose provenienti da collezioni internazionali di scultura giapponese.
Grazie all ’ottimo successo di pubblico, il Museo Poldi Pezzoli ha deciso di prolungare la mostra fino al 19 aprile. Un’ occasione per tutti coloro che non hanno ancora visitato la
mostra di scoprire leggende e tradizioni della cultura nipponica, raccontate attraverso gli oltre 450 netsuke esposti.

Vengono presentati al pubblico i netsuke provenienti dalla collezione di Giacinto Ubaldo Lanfranchi (1889-1971), giunta al Museo per legato testamentario della moglie Maria Taglietti nel 2005, oltre a circa settanta pezzi di eccezionale qualità provenienti da collezioni private italiane e dal Linden-Museum di Stoccarda, che accrescono il prestigio e la dimensione internazionale dell’ esposizione.
Al centro della mostra un vero e proprio mondo in miniatura, composto da autentici capolavori scolpiti che, dalla figura umana alla natura, dalle creature fantastiche agli animali dello zodiaco, offrono un osservatorio speciale per scoprire e conoscere la millenaria cultura giapponese.

La mostra è curata da Francesco Morena, studioso di arte dell’Estremo Oriente, e coordinata da Andrea Di Lorenzo, conservatore del Museo Poldi Pezzoli. L’ allestimento, fortemente suggestivo, è stato progettato da Luca Rolla e realizzato da M & M allestimenti s.r.l.; la grafica e la comunicazione sono di Salvatore Gregorietti con Lucia Mosca.

Al Castello Estense di Ferrara Artistica 2009: mostra d’ arte contemporanea dal 18 Aprile al 3 Maggio 2009

 Al Castello Estense di Ferrara si svolgerà la mostra “Artistica 2009”: la rassegna di Arte Contemporanea dedicata a pittura, scultura e fotografia dal 18 Aprile al 3 Maggio 2009 nelle sale degli imbarcaderi n. 3 e 4 del Castello Estense di Ferrara. L’ ingresso alla mostra è libero (gratuito).
Un esperto d’ arte sarà inoltre a disposizione di chi volesse approfondire i contenuti della mostra.

Dall’ informale di Giorgio Flis all’ iperealismo di Stefania Russo, dalle incisioni laser di Elio Pastore all’ arte tessile di Cecille Dossogne, dalle areografie di Arianna Fugazza alle luce fotografata da Silvio Balestra, dalle sculture di Giovanni Castagnino alle figure stilizzate di Roberto Lucato, fino ai nudi irriverenti di Ubi Fop. Questo e molto altro sarà proposto dai 28 artisti che confluiranno al Castello Estense per Artistica 2009.

Con l’ intento di realizzare una rassegna espositiva itinerante, un evento cosmopolita capace di rappresentare al meglio l’ arte contemporanea del nostro paese, Artistica 2009 quest’ anno a Ferrara presenta una selezione di opere tra loro molto diverse per quanto riguarda la tecnica di elaborazione, i materiali utilizzati ed i concetti elaborati.
I 28 artisti in mostra provengono da tutta Italia e non solo: Roma, Napoli, Torino, Bologna, Perugia, Milano, Trieste, Padova, Firenze, Treviso, Ferrara; ma anche Austria, Polonia, Belgio, sono i luoghi da cui partiranno le opere che confluiranno presso il Castello Estense di Ferrara. La presenza di questi artisti alla rassegna è il risultato di una scelta che ha voluto premiare le doti artistiche e professionali di ciascuno, nonché la qualità e l’originalità delle opere proposte.

Mostra Beato Angelico ai Musei Capitolini, da oggi e fino al 5 luglio 2009, Roma

 Ai Musei Capitolini di Roma il grande protagonista del primo Rinascimento italiano torna nella più grande mostra mai dedicata all’ artista in Italia: a conclusione delle celebrazioni per il 550° anniversario della morte di Fra’ Giovanni da Fiesole, meglio noto come Beato Angelico, la capitale da oggi e fino al 5 luglio ospiterà l’ esposizione che raccoglie opere mai esposte in passato, dal “Trittico” della Galleria Corsini di Roma alla predella della “Pala di Bosco ai Frati”, resataurati per l’ occasione.

COSA VEDERE ALLA MOSTRA
Attraverso un’ esauriente selezione di opere provenienti dai più importanti musei italiani e stranieri, l’ esposizione documenta la lunga e feconda attività di fra’ Giovanni da Fiesole, dalla giovinezza, ispirata alle più squisite eleganze tardogotiche (ad es. la Tebaide degli Uffizi e la Madonna di Cedri del Museo di Pisa), fino all’ ultima fase romana, ormai definitivamente caratterizzata da una facies umanistica, monumentale e classicheggiante (ad es. il Trittico della Galleria Corsini o la predella della Pala di Bosco ai Frati).

Vernissage Youssef Nabil all’ Atelier del bosco di Villa Medici dal 1 aprile al 24 maggio 2009, Roma

 Da mercoledì 1 aprile a domenica 24 maggio 2009, l’ Accademia di Francia a Roma dedica una mostra all’ artista egiziano Youssef Nabil, a cura di Francesca Fabiani su progetto di Guido Schlinkert, allestita presso l’ Atelier del Bosco di Villa Medici.
Per la sua prima mostra in Italia, Youssef Nabil (nato al Cairo nel 1972 e attualmente residente tra Parigi e New York) propone una serie di cinquanta opere circa (stampe fotografiche alla gelatina d’ argento ritoccate ad acquarello) realizzate tra il 1992 e il 2008.

“…quello di Nabil è il racconto dell’ insaziabilità, del differimento della soddisfazione, dell’ oggetto del
desiderio sempre elusivo…” (Octavio Zaya)

Vernissage Granet all’Accademia di Francia dal 1 aprile al 24 maggio 2009, Roma

 “Granet. Roma e Parigi, la natura romantica” è la mostra che l’ Accademia di Francia a Roma, diretta da Frédéric Mitterrand, dedica a François-Marius Granet (1775-1849), da mercoledì 1 aprile a domenica 24 maggio 2009, con un centinaio di opere (oli su tela ed acquerelli) del pittore francese. Un’ attività pubblica ben conosciuta come la pittura di storia, gli interni di chiese romane, chiostri abbandonati e templi, e soprattutto una pittura più intima realizzata en plein air, a Roma e dintorni, e nel corso dei suoi soggiorni a Parigi e a
Versailles. Granet è stato un interprete sensibile di quella religiosità romantica che si identificava nel silenzio e nelle solitudini claustrali, idealizzate in quegli anni da Chateaubriand. La sua fama infatti è stata a lungo legata a quella di peintre des capucins. Ma Granet è stato anche un eccellente paesaggista. La mostra, curata da Anna Ottani Cavina, con la collaborazione di Marc Bayard e Bernard Terlay, vuole mettere in risalto i diversi aspetti dell’attività di questo straordinario pittore, facendo vedere per questa occasione le sue
opere più innovative, meno conosciute e poetiche, conservate per la maggior parte al Musée Granet di Aix-en-Provence.

Mostra Luci della Ribalta allo spazio Tadini a Milano. Dal 2 Aprile al 3 Maggio 2009

 Progettata come ideale continuazione della rassegna “Come eravamo” dedicata nel 2008 ai Maestri protagonisti negli anni ’70, la mostra “Luci della ribalta” esposta a Milano prosegue e approfondisce la conoscenza della contemporaneità nell’ arte e nel territorio proponendo contenuti di merito e di ampia prospettiva. Realizzata da Ad Acta e curata da Claudio Rizzi per il Museo Civico di Maccagno, il Comune di Lecco e il Museo d’Arte Moderna di Gazoldo degli Ippoliti, la mostra verrà aperta allo spazio Tadini di Milano il 2 aprile e proseguirà poi fino al 3 maggio 2009.

I PROTAGONISTI DELLA MOSTRA
La mostra, focalizzando personalità di forte profilo, individua caratteri di sicuro valore. Ventuno autori, chiamati ad esporre due opere ciascuno, determinano una vivace sequenza di forme espressive arricchite anche dalla particolare adozione di materiali e strumenti espressivi. Sono Alberto Barbieri, Claudio Borghi, Giovanni Cerri, Francesco Dalmaschio, Mario De Leo, Giovanna Fra, Grazia Gabbini, Maria Cristina Galli, Max Marra, Franco Marrocco, Maria Molteni, Daniela Nenciulescu, Raffaele Penna, Antonio Pizzolante, Dolores Previtali, Grazia Ribaudo, Alessandro Savelli, Rita Siragusa, Elena Strada, Pierantonio Verga, Giorgio Vicentini.
Tematiche di suggestione ed evocazione, ritenute più confacenti alla libera interpretazione del pubblico e alla dialettica necessaria in arte, vengono prescelte rispetto ai canoni di figurazione. Ne deriva una rassegna omogenea, coerente e consequenziale.