Itinerari Parigi per San Valentino

 Il volo e’ perfetto, si arriva a Parigi in orario; e la scelta questa volta è stata il Timhotel Italie (place d’Italie) ha le camere accoglienti ed è romantico al punto giusto.
Tempo di sistemare i bagagli, una doccia e usciamo per passeggiare per il centro, ci vorrà davvero pochissimo infatti la metro e’ vicinissima! In 10 minuti arriviamo nel centro di Parigi.
La Tour Eiffel e’ davvero stupenda, purtroppo la fila per salire e’ lunghissima, quindi la cosa migliore da farsi è cambiare meta: Champs du mars e poi lungo la Senna dove camminare ti riporta indietro nel tempo, raggiungiamo il Pont de l’Alma, noto per la morte della principessa Diana.
Per migliorare l’umore decidiamo quindi di fare qualche fermata di metro per arrivare al Quartiere Latino, è davvero caratteristico! Ci sono ristoranti per tutti i gusti, e noi ricordandoci dell’ultimo viaggio (fatto questa estate nella bellissima Turchia) scegliamo un kebab! Dopo un pasto così succulento non poteva mancare il dolcetto, decidiamo per un gelato da “Amorino”, niente da invidiare ai gelati di casa nostra.
Vi consiglio di usare il taxi quando non vi sentite di prendere la metro, perché hanno dei costi molto più bassi dei nostri, per esempio noi abbiamo pagato solo 10 Euro per tornare in albergo, in Italia per lo stesso percorso ci avrebbero fatto pagare il doppio se non il triplo.
Ma naturalmente i mezzi pubblici non sono assolutamente da snobbare, quindi il giorno dopo abbiamo fatto l’abbonamento per 3 giorni per il bus turistico Cityrama + Batobus al costo di 42 Euro a persona, vi troverete bene nel farlo, infatti ci sono 4 linee e potete salire e scendere dove volete! Qualche indicazione: sulla linea Montparnasse potete visitare la zona degli Invalides, place de la Concorde,La Montparnasse,il Pantheon. Invece con la linea Paris tours potete visitare tutto il centro!

Il mito della Movida spagnola di oggi e di ieri nel libro Dio Salvi la Movida di Silvia Grijalba

 Il mito della Movida spagnola di oggi e di ieri nel libro Dio Salvi la Movida di Silvia Grijalba

Avete fatto un viaggio in Spagna questa estate ? Avete cercato la Movida spagnola ? Allora questo è il libro che fa per voi, ma anche per chi ancora la sua Movida la sta cercando.
Movida, una parola che per la Spagna è ormai un marchio: divertimento, trasgressione, eccesso, quello che cercano tanti ragazzi in vacanza non solo in Costa Brava.
Almodovar e after hour, gay e locali alternativi, design pop e transessuali, le ramblas a Barcellona e le vacanze a Torremolinos: chiedi ad un italiano che cosa segnare alla voce Movida e vedrai quanto eterogeneo sarà l’ elenco che ogni estate spinge verso il mito delle spiagge iberiche.
E la spagnola Silvia Grijalba, una vera cercatrice di tendenze, proprio sulla Movida ha scritto un libro: Dio salvi la Movida (Castelvecchi), un saggio molto documentato su cosa significa davvero la magica parola Movida.
Tra interviste e servizi d’ epoca spuntano nel libro le icone colorate del primo Almodovar con il suo amico cantante Fabio McNamara, le labbra viola della pop-star Alaska e i primi abiti di Agatha Ruiz de la Prada, gruppi cult come Loquillo y los Trogloditas e scrittori come Francisco Umbral.

L’ Eco-museo della paglia e della tradizione contadina a Marostica (Vicenza) nella frazione di Crosara

 L’ Eco-museo della paglia e della tradizione contadina a Marostica (Vicenza) nella frazione di Crosara

A Marostica (Vicenza) la lavorazione della paglia era fiorente dalla fine del ‘700 alla metà del ‘900.
Dal frumento, con un procedimento laborioso, si ricavava la treccia (dressa), poi usata per produrre borse e cappelli.
Così nella frazione collinare di Crosara, a questa attività è stato dedicato un piccolo (ma delizioso) eco-museo.
Con gli spaccati della vita contadina, la paglia occupa il posto d’ onore, a partire dai suoi componenti elementari fino al prodotto finito.
Da non perdere gli esemplari della tipica “paieta” che venivano ancora sfoggiati dai nonni e bisnonni per riposarsi dal sole cocente.

Dolomiti – In Val Gardena per la Festa in Costume del 3 agosto o per le Settimane di Degustazione dal 6 al 20 settembre

 Dolomiti – In Val gardena per la Festa in Costume del 3 agosto o per le Settimane di Degustazione dal 6 al 20 settembre – La Val Gardena dell’ Alto Adige è un mondo di tradizioni ancora vive da scoprire nel cuore delle Dolomiti. La Val Gardena può essere raggiunta facilmente in auto, in treno, con un efficiente servizio autobus e anche in aereo: dagli aereoporti di Verona e Bergamo vengono organizzati trasferimenti ad un prezzo milto conveniente.
L’ ospitalità è molto varia e si adatta alle più diverse esigenze, sia perchè comprende anche hotel 5 stelle, sia perchè esistono strutture dedicate a chi sceglie una vacanza attiva o a chi alloggia con tutta la famiglia.
La gastronomia della Val Gardena non è certo da meno: canederli, zuppe e strudel sono solo alcune delle specialità tipiche della valle.
per chi sceglie una vacanza in montagna a settembre, da visitare Santa Cristina dove dal 6 al 20 settembre si svolgono le Settimane Culinarie di Degustazione.
La natura della Val Gardena è senza dubbio il punto forte: un’ oppurtunità per chi vive in città di passeggiare alla scoperta di una splendida flora, tra laghetti alpini e prati verdi.
Da vedere il Parco Naturale Puez Odles; da fare le escursioni nel Parco Naturale Sciliar, con guide alpine e programmi dedicati anche per i bambini.

Suoni e voci del Mediterraneo nella Sardegna più autentica


Dal 2 al 26 luglio in Sardegna, tra i boschi profumati della Barbagia e del Mandrolisai, tra i colori della Baronia e del Marghine, torna il festival MEDITERRANUORO & DINTORNI. Ideato dal presidente della Provincia Roberto Deriu, MEDITERRANUORO, è ormai considerato come un grande momento d’incontro delle espressioni culturali e artistiche del Mediterraneo. L’isola dei nuraghi nel mese di luglio permetterà un’immersione totale nel Mediterraneo. Mare e sole di giorno, musiche e melodie di sera: per i turisti l’opportunità di godere delle splendide coste, di visitare i paesi dell’interno che ospiteranno i concerti e di scoprire, attraverso i suoni e i ritmi, le affinità delle culture e tradizioni dei popoli del Mediterraneo.

La notte delle streghe a San Giovanni in Marignano


In occasione del solstizio d’estate, tra il 23 e il 24 giugno, si celebra da molti secoli la notte di San Giovanni, un momento ricco di magie, misteri e influenze sulle cose, gli animali e, soprattutto, sulle persone, tanto che da sempre è anche chiamata La Notte delle Streghe. La leggenda narra che proprio in questo particolare momento astrale le streghe si radunassero per espletare i loro sortilegi. I più prudenti per proteggersi si infilavano sotto gli abiti qualche erba di San Giovanni, dall’iperico alla lavanda, allo spicchio d’aglio da raccogliersi prima dell’alba, la verbena simbolo di pace e prosperità, il ribes i cui frutti rossi sono chiamati anche bacche di San Giovanni, l’artemisia…

Viaggio nel triangolo d’oro indiano


Un itinerario alla scoperta dei gioielli del paese. Le tre città più belle di una destinazione che da secoli affascina per la sua atmosfera unica, dove si fondono bellezza e spiritualità, sacro e profano, tradizione e modernità.

Check-in: Delhi, Agra, Jaipur: il triangolo d’oro
Durata: 8 giorni/7 notti
Partenze: giugno 21 – luglio 19 – agosto 9, 23 – settembre 6
Itinerario: Italia – Delhi – Agra – Fathepur Sikri – Jaipur – Delhi – Italia

Continuano gli eventi in Umbria ed i LAST MINUTE in Agriturismo per tutta l’estate


L’Italia ha un cuore verde: l’Umbria. E nel cuore dell’Umbria, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, si trova Castelluccio, distante pochi chilometri da Norcia. Si tratta di un piccolo borgo di poche case arroccato su una collina a 1400 metri sul livello del mare che sovrasta la pianura circostante, estesa per circa 1300 ettari ai piedi del Monte Vettore. E’ il famoso Piano di Castelluccio, uno dei paesaggi più belli d’Italia, suggestivo in qualsiasi periodo dell’anno e con qualsiasi condizione metereologica, sia essa neve, pioggia, nebbia o sole. Ma a primavera il Piano diventa magico: tra fine maggio e i primi giorni di luglio, l’altopiano di Castelluccio è testimone di un evento di particolare importanza, La Fioritura. Per diverse settimane la monotonia cromatica del pascolo, viene spezzata da un mosaico di colori, con variazioni di toni che vanno dal giallo ocra al rosso. Anche se la festa della “Fiorita” ricade nella terza e nell’ ultima domenica di Giugno, non esiste un preciso giorno per ammirare questo incantevole spettacolo.