Un milione e 600mila volumi a stampa, 80mila manoscritti e 100mila unita’ archivistiche, 8mila400 incunaboli circa, 300mila tra monete e medaglie, 150mila tra stampe, disegni e matrici, oltre 150mila fotografie. Sono alcuni dei numeri della ‘biblioteca dei papi’ che ha riaperto al pubblico il 20 settembre scorso dopo tre anni di lavori straordinari. In occasione della riapertura attesa dai tanti studiosi che qui sono a casa (circa 20mila l’anno), la Biblioteca Apostolica Vaticana si racconta al grande pubblico attraverso una mostra, allestita in Vaticano nel Braccio di Carlo Magno, e intitolata ‘Conoscere la Biblioteca Vaticana’, una storia aperta al futuro, che è stata inaugurata l’11 novembre e restera’ aperta per tutto il mese di gennaio.
La biblioteca Vaticana in mostra
La mostra, ha spiegato la curatrice Barbara Jatta, ‘vuole renderla accessibile al grande pubblico, comprese le scolaresche’ e cosi’ prevede accanto alle sezioni tradizionali, un percorso multimediale fatto di videocomputer e audiovideo multilingue che ne raccontano la storia, l’organizzazione, i suoi tesori. In due laboratori, di restauro e di fotografia, gli esperti della Biblioteca compiranno parte del loro lavoro ordinario, a portata di mano per i visitatori, che potranno fare domande e ricevere spiegazioni su come si restaurano o rilegano antichi codici e pergamene.
Il prefetto della Biblioteca, mons. Cesare Pasini, ha annunciato che per in occasione della riapertura, Papa Benedetto XVI visitera’ la Biblioteca il prossimo 18 dicembre.