Un sms da due euro per partecipare al restauro della villa sul lago dove Fogazzaro ambiento’ Piccolo Mondo Antico. O per salvare un angolo di natura ancora selvaggia, in Sardegna, o la storia che si respira nell’incredibile baia di Ieranto, in costiera amalfitana, o ancora un pezzetto di paesaggio urbano nella San Gimignano dalle cento torri. Dopo il bosco di San Francesco ad Assisi e la Fontana delle 99 cannelle all’Aquila – che dopo i restauri saranno restituiti al pubblico entro qualche mese – il Fai rilancia con una nuova campagna di raccolta, da oggi al 31 ottobre per quattro nuovi progetti ‘del cuore’. Soprattutto con la crisi, ammonisce la presidente Ilaria Buitoni, ”pensare al paesaggio significa pensare al futuro”.
Il paesaggio dell’Italia in pericolo
Sara’, ma l’Italia sembra non pensarci abbastanza, visto che ogni giorno, denuncia il direttore generale cultura Marco Magnifico, si consumano 100 ettari di terreno, ”senza che la politica intervenga a fermare questo trend”, come e’ invece successo in Germania, dove una legge limita il consumo del territorio a 30 ettari al giorno. I dati fanno paura: solo tra il 1995 e il 2006, nota Magnifico citando l’Istat, ”i comuni italiani hanno rilasciato in media permessi di costruzione per 3,1 miliardi di metri cubi. Che vuol dire piu’ di 261 milioni di metri cubi l’anno”. Una superficie che tutta insieme sarebbe grande 11 volte Milano. L’Italia invasa dal cemento. Che cresce a un ritmo addirittura 37 volte superiore a quello della popolazione. Senza contare, incalza Magnifico, ”i due milioni di case fantasma scoperte quest’anno dall’Agenzia del territorio e il milione di case vuote nelle grandi citta’”.
I tagli al ministero dei beni culturali
Si consuma territorio, sottolinea, e si riduce la superficie agricola (in Lombardia, per esempio, dove ogni anno si perdono 4.400 ettari di terreni agricoli, o in Emilia, dove se ne perdono 7.700). Poi c’e’ il dissesto geologico, con le 470 mila frane che hanno devastato l’Italia dal 1950, le 700 vittime, tra il ’97 e il 2001, 7 comuni su 10 a rischio. Ma anche i tagli al ministero dei beni culturali, con i 58 milioni in meno all’anno per il prossimo triennio, tagli che si aggiungono ai pensionamenti del personale, che nei prossimi due anni ”sara’ sostituito solo per il 20 per cento”. Non meno importante, la minaccia sempre incombente di nuovi condoni edilizi.
Insomma, tante buone ragioni per investire sul paesaggio, esorta il dirigente del Fai. Che invita gli italiani a partecipare in massa da oggi al 30 ottobre. Spot e annunci trasmessi in radio e tv avranno la colonna sonora dell’architetto cantautore Claudio Baglioni, da sempre sensibile al tema. Ma e’ arrivato anche l’incoraggiamento di altre star, da Roberto Bolle a Paolo Conte, dal canoista Antonio Rossi a Susanna Tamaro.
2 milioni di euro
Per salvare il paesaggio di graniti e di mare di Punta Don Diego a Palau (Ot), la Casa e Torre Campanelli a San Gimignano (Si), la Baia di Ieranto a Massa Lubrense (Na), Villa Fogazzaro Roi a Oria in Valsolda, servono almeno 2 milioni di euro, conta la presidente Buitoni. Che vorrebbe arrivasse un aiuto anche dallo Stato, per esempio con la possibilita’ di devolvere al Fai il 5 per mille delle tasse.
Intanto, la campagna per difendere l’Italia del Cuore sara’ per tutto il mese un po’ ovunque, dai supermercati (dove si potra’ offrire un euro alla cassa) alle banche agli stadi di calcio. Tutti i luoghi, assicura Magnifico, una volta restaurati verranno aperti al pubblico. ”Bastera’ un sms da due euro al 45504 – conclude – per poter dire ‘ho aiutato anch’io’”.