L’oro degli Zar potrebbe tornare alla luce. Sui fondali del Lago Baikal i sub hanno trovato indizi del tesoro imperiale russo perduto dall’ammiraglio Aleksandre Kolchak che aveva il compito di metterlo in salvo dai bolscevichi. Ma a causa del deragliamento del treno su cui viaggiava, probabilmente è finito in fondo al lago della Siberia meridionale. Lì, dopo anni di ricerca, è saltata fuori una traccia, riporta il quotidiano ‘La Stampa’. E dunque, potrebbe essere risolto uno dei misteri che più ha appassionato la Russia.
LA SPEDIZIONE SUI FONDALI DEL BAIKAL
“Dal 2008 la Fondazione per la tutela del Lago Baikal – si legge su ‘La Stampa’ – programma e finanzia una spedizione internazionale di scienziati che si immergono con un batiscafo a tre posti“. Si tratta del ‘Mir 1’ progettato per studiare l’ecosistema di quella che è considerata la più grande riserva d’acqua dolce della Terra, dal 1996 Patrimonio Unesco. Oltre a questo, i sub “cercano l’eventuale presenza di idrocarburi e i relitti di vagoni ferroviari d’epoca zarista“.
LE SCOPERTE DEL MIR2
Nel 2008 con le prime immersioni sono stati riportati a terra alcuni frammenti del treno ma niente che potesse dare certezze si stare sulla strada giusta dell’oro. Quest’estate, però, qualcosa cambia. Al termine della ripresa delle ricerche con il nuovo minisommergibile ‘Mir 2’ (usato nel 2007 per piantare la bandiera russa nel fondale sotto il Polo Nord) il direttore della Fondazione dichiara all’agenzia di informazione russa Novosti che sul fondo del Lago Baikal, a una profondità di 400 metri vicino a Capo Tolsty, sono stati trovati “un certo numero di oggetti metallici luccicanti che potrebbero essere il leggendario oro degli zar perso durante la guerra civile russa. Gli esploratori hanno tentato di afferrarli utilizzando il braccio automatico del batiscafo, ma la ghiaia mista al fango del fondale ha reso impossibile l’operazione“.
LA CACCIA AL TESORO PROSEGUE
Per ora tutto rimane sospeso visto che si avvicina la stagione invernale e il lago torna a farsi ghiacciato. Le prossime ricerche partiranno nell’estate 2011 con l’aspettativa di dar fine alla caccia al tesoro e risolvere una volta per tutte il mistero che ha alimentato negli anni leggende e fantasie.