Taxi italiani troppo spericolati e “temuti”, soprattutto quelli della Capitale, da un turista straniero su dieci. I migliori sono quelli londinesi che, evidentemente più compassati alla guida, offrono un servizio considerato dai viaggiatori qualitativamente insuperabile: puliti e con personale cordiale ed efficiente. È questo il risultato di un sondaggio on line condotto da Hotels.com che per il terzo anno consecutivo assegna alla capitale britannica il primato per il servizio taxi, le cui storiche vetture sono tra l’altro emblema della città al pari di Buckingham Palace e del Big Ben. Londra batte New York e Tokyo, rispettivamente al secondo e al terzo posto della classifica stilata dal portale. Mentre a completare la top 5 ci sono Berlino e Bankok, con i famosi tuk tuk, seguite da Madrid, Copenaghen, Dublino, Francoforte e Parigi.
I TASSISTI BRITANNICI AL TOP
Gli elogi per Londra non finiscono: i tassisti britannici sono considerati tra i più amichevoli del mondo, seguiti dagli irlandesi, e quelli che conoscono meglio la propria città. Nella capitale britannica il servizio è considerato mediamente più caro, ma anche il più sicuro e il più pulito. I più scontrosi sono invece i tassisti parigini, risultati anche i più “sprovveduti” e meno preparati negli itinerari urbani. La Grande Mela è la metropoli in cui i viaggiatori intervistati hanno riscontrato la maggiore disponibilità di taxi.
I TASSISTI DI ROMA TROPPO SPERICOLATI
Bocciati i taxi di casa nostra, soprattutto quelli capitolini che sono stati bollati come i più spericolati di tutti. Curioso evidenziare che a pensarla così sono però soprattutto i viaggiatori stranieri, perché gli italiani intervistati restano convinti (il 27%) non solo che la guida dei tassisti nel nostro Paese sia la migliore del mondo, ma anche che il personale primeggi per conoscenza della zona (41%) e per disponibilità nei confronti dei passeggeri (30%).
Dalla ricerca è emerso infine che i taxi sono di gran lunga il metodo più utilizzato negli spostamenti dall’aeroporto all’hotel. Lo prende regolarmente, ad esempio, il 40% degli italiani che si reca all’estero che, solo come soluzioni secondarie, sceglie l’autobus (31,4%), l’auto privata o il treno (11%).