L’ una, Michela Brambilla, ministro del Turismo, organizza un convegno sui parchi in quel del Gran Sasso e non invita l’ altra, Stefania Prestigiacomo, titolare dell’ Ambiente, che rivendica per sé e il suo dicastero la competenza in materia. A riferire i retroscena e le scintille tra Stefania Prestigiacomo e l’ appena nominata Michela Brambilla è stato il Corriere della Sera.
Secondo quanto riporta il quotidiano, la Brambilla ha organizzato per domenica 28 giugno una conferenza sulle cosiddette “aree protette” a Fonte Cerreto, ai piedi della funivia che si arrampica sul dorso del Gran Sasso. Già pronto un sommario elenco di invitati tra cui figura il Cavaliere ma non “la padrona di casa”, la responsabile dell’ Ambiente.
IL RISENTIMENTO DELLA PRESTIGIACOMO
– Ministro Prestigiacomo, è stato uno sgarbo, o no? – Chiede il giornalista.
“Non so di cosa stia parlando…”
– Sto parlando della conferenza che il ministro Brambilla ha organizzato sul Gran Sasso.
“Ah… Beh…“.
– Ministro…
“Senta: il Parco non è certo di mia proprietà“.
– Certo: e detto questo?
“Dico che ovviamente il ministro Brambilla non può organizzare un convegno per parlare di valorizzazione delle aree protette… si tratta di questioni che attengono al ministero che ho il privilegio di rappresentare, e d’ altra parte, come noto, sull’ argomento abbiamo già le nostre politiche, molto precise e molto apprezzate…“.
Chiara e netta. Più vaga la Brambilla, che interpellata dice di non conoscere la vicenda nei dettagli.
IL COMMISSARIO DEL PARCO
Mentre Arturo Diaconale, direttore dell’ Opinione e commissario del parco nazionale Gran Sasso una certezza ce l’ ha: “Non posso che adeguarmi alle indicazioni del ministero da cui dipende il parco… Quindi se il ministro Prestigiacomo non partecipa alla conferenza, è evidente che non parteciperà neppure il Parco…“.