Non penserete che il centenario della fondazione del movimento futurista si festeggi solo in Italia, vero? Il Museo d’Arte di Lugano intende fare delle celebrazioni per questo importante movimento, un omaggio a Umberto Boccioni, uno degli assoluti protagonisti del futurismo, riconosciuto come quello ha contribuito di più in maniera assoluta alla sua nascita e al suo sviluppo. Lugano e il Museo d’Arte hanno messo a disposizione un piano intero del museo dedicando alla produzione giovanile del futurista fiorentino Primo Conti, sodale di Boccioni. All’interno della mostra La dinamo futurista dedicata a Boccioni, che occupa il primo e il secondo piano del museo, per la prima volta vengono messi in dialogo le opere su carta e le opere prefuturiste, raccogliendo così ventuno opere realizzate tra il 1903 e il 1909. All’interno della mostra La dinamo futurista c’è un numero importante di queste opere. Presentato in occasione della mostra Boccioni prefuturista tenutasi al Museo Nazionale di Reggio Calabria nel 1983 mentre il nucleo nella sua totalità alla mostra Opere d’arte della Città di Lugano. Donazione Chiattone presso il Museo Civico di Belle Arti di Lugano nel 2006-2007. L’impostazione dell’esposizione ha una messa in dialogo dei due nuclei bocconiani, provenienti da altre collezioni pubbliche e private svizzere e italiane pertinenti alle opere presenti nell’istituzione ticinese e in quella cosentina a cui saranno integrati una serie di complementi. Particolare interessanti sono gli accostamenti inediti in mostra di alcuni studi preparatori con le relative esecuzioni ad olio come nel caso ad esempio di Contadini al lavoro e Campagna lombarda.
L’obiettivo, oltre a proporre un percorso attraverso l’opera di Boccioni dai primi anni del Novecento fino alle prove del 1915 – ovvero dal divisionismo di impronta naturalistica, attraverso il simbolismo e il futurismo, fino alle ultime prove di impostazione cézanniana, la valorizzazione delle opere delle due collezioni pubbliche mediante l’accostamento di olii, disegni e grafiche evidenziando alcune procedure creative e illustrandone le tappe più significative. La mostra di Primo Conti, a cura di Daniela Palazzoli, occuperà il terzo piano del museo. La mostra ripercorrere in modo sintetico dai primi disegni di timbro espressionista alla sua ormai celebre fase futurista. La convergenza dell’aspetto artistico con quello privato consente anche di sfatare una delle leggende che circondano la figura giovanile di questo enfant prodige dell’arte d’avanguardia, che comincia a disegnare e dipingere in età precocissima, Primo Conti usava la matita come strumento di grande immediatezza utile per fissare impressioni, dettagli e concetti base dei fatti e personaggi reali che incontrava quotidianamente. Conti dimostra, nei suoi scritti e nei documenti conservati presso la Fondazione Primo Conti di Fiesole, di rendersi conto della eccezionalità della sua Musa; il che è una delle ragioni del suo amore per lei. In questo incontro fra due coetanei, nati entrambi col secolo, si realizza quella aspirazione di continuità fra arte e vita che Primo Conti aveva scoperto quando, appena quattordicenne, aveva contribuito ad allestire la mostra di Umberto Boccioni a Firenze e, ancora prima di conoscerlo e condurlo a visitare su sua richiesta le sculture dei Prigioni di Michelangelo, aveva provveduto a restaurare uno dei suoi gessi da esporre in mostra. Primo Conti scoprì in quell’occasione che Umberto Boccioni amava usare materiali deperibili perché: “l’opera d’arte per essere viva deve aver la stessa sorte dell’uomo e subire, come l’uomo, la malattia e la morte”. Incluso anche l’amore: come prevede la coerenza fra arte e vita.
per maggiori informazioni:
La dinamo futurista
Omaggio a Umberto Boccioni
Museo d’Arte – Riva Caccia 5,
CH – 6900 Lugano
Tel: +41 (0)58 866 7214
www.mda.lugano.ch