A sfogliare i cataloghi turistici delle Bermuda viene logico pensare ad un abuso di photoshop. Mare super cristallino, spiagge dalla sabbia che tende perfino al rosa. Un incanto che par difficile possa esistere davvero. E invece è così: l’hanno scoperto gli americani che con un volo di poche decine di minuti lasciano la confusione di Tames Square a New York e si tuffano in quella che pur senza eccessiva fantasia hanno ribattezzato Paradise Island per una vacanza all’ insegna di mare turchese, sabbia finissima e lusso sfrenato. L’ aereo resta il mezzo di approdo consigliato per le Bermuda; potrete tranquillamente godere delle spiagge che a Bermuda valgono le ore di viaggio. Anche se per essere precisi dovremmo parlare di un vero e proprio museo acquatico ricco di caverne naturali e fondali variopinti con coralli e pesci in quantità incalcolabile. Non a caso resistere ad un escursione a Church Bay e Tabacco Bay è sostanzialmente impossibile.
Le sette isole che formano l’ Arcipelago delle Bermuda sono tutte collegate tra loro, fatto che crea la sensazione di un unico agglomerato di bellezze naturali, talmente lussureggianti da essere chiamate le Isole Resort. In tutto nel cuore dell’ oceano atlantico alla stessa latitudine del Mar Rosso, con sei ore di fuso orario in meno e le contaminazioni caraibiche onnipresenti. Perchè Bermuda ha questo di singolare: il suo mix di eredità britanniche e africane sviluppato in un’ area geografica singolarmente definita Caraibi-Atlantico. L’ impronta inglese è inconfondibile nelle architetture eleganti in stile vittoriano, le case color pastello, i curatissimi giardini mentre i ritmi tribali evocano il retaggio africano: dalla danza Gombey al reggae al calypso.
LA CUCINA DELLE BERMUDA
Anche nella gastronomia si rispecchia l’ incontro di culture e di tradizioni al punto che si parla di cucina globale, mentre inmancabile è il liquore nazionale il Black Seal Rum bevuto dalla gente del posto allungato con una bibita gassata aromatizzata allo zenzero.
LE SPIAGGE DELLE BERMUDA
Ma bermuda è anche vita mondana e tanto relax sulle spiagge. Un relax di lusso, tanto da essere diventata l’ alcova del jet-set internazionale.
Le più belle spiagge si trovano verso la costa meridionale costellata di albeghi di grande stile: un bel sentiero litoraneo collega Elbow beach, Surf Side Beach, Warwick Long Bay, Chaplin Bay fino alla più frequentata dell’ isola, Horseshoe Bay.
Tra i lidi più esclusivi spicca l’ albergo super chic di Michael Douglas, l’Ariel Sands al numero 34 di South Road. Tra resort esclusivi Yatch Club e ristoranti super eleganti, la fisionomia di Bermuda appare nitida proprio come l’aveva definita Mark Twain: “il più piccolo grande luogo del mondo”. E se la parola lusso viene associata a quella sport inevitabilmente si sente il profumo del green.
BERMUDA: L’ ISOLA DEL GOLF
Bermuda è definita l’ isola del golf perche ha concentrazioni di course davvero invidiabile e tutti di altissimo livello, sia tecnico sia scenografico. Si parla di un percorso ogni sei chilometri! La buca mito è la 16 del Port Royal Golf Course, posizionata a picco sull’ oceano. Si trova a Southampton Parish, una delle zone con le spiagge piu belle di Bermuda.
Tra i nove campi da golf delle Bermuda, menzione speciale và al Mead Ocean Club a Tucker’s Town, il più famoso dell’ isola. Aperto nel 1921 è un club molto esclusivo e sui suoi campi hanno giocato Eisenhower, Churchill, i reali e la famiglia Bush.
LE CITTA’ DELLE BERMUDA: HAMILTON E ST. GEORGE
Le due principali città delle Bermuda sono invece la capitale Hamilton e St. George, non vanno tralasciate come spesso accade negli arcipelaghi, dove tutte le attenzioni sono rivolte al mondo marino. Hanno quel mix di anglo-afrocaraibico che è il risultato di quattro secoli di dominazione britannica e di rapporti commerciali con gli Usa. Dalle Indie Occidentali arrivano i ritmi africani e la danza che è diventata una peculiarità delle Bermuda, il Gombey. Tradizionalmente bisognerebbe optare per le festività di Santo Stefano e Capodanno per vedere le esibizioni direttamente nelle strade. Altrimenti bisogna cercare uno spettacolo ad hoc.
Inoltre la cittadina di St George, primo insediamento britannico ed ex capitale delle Bermuda compare nella lista Unesco come patrimonio dell’ umanità. E non solo: l’ Unesco ha definito la città come il più bel esempio di urbanesimo inglese nel Nuovo Mondo.
Se Hamilton è il centro commerciale dell’ arcipelago delle Bermuda, St George ne è il cuore antico, affascinate e turistico. Qui si trova la maggior parte delle testimonianze coloniali. Affacciata sul St George Harbour la città conserva monumenti, palazzi, chiese di grande valore e un centro storico curato con le strade lastricate in pietra. Hamilton punta più sulla night life, la vivacità della gente nel luogo e quel inconfondibile profusione di colori pastello in Front Street. Per gli amanti della cucina dovete solo chiedere e troverete ogni sorta di specialità con quelle di pesce che la fanno padroni, of course.