Arte medievale, gotica, rinascimentale e barocca a Palazzo Madama di Torino
Dopo la riapertura parziale straordinaria del 2005, Palazzo Madama riapre definitivamente al pubblico con un allestimento rinnovato.
La visita si snoda attraverso 35 sale e comincia idealmente dal piano del fossato con il Lapidario Medioevale, prosegue al piano terra con le collezioni di Gotico e Rinascimento e al piano nobile con un’ ampia selezione di opere di età Barocca; all’ ultimo piano, in corrispondenza delle merlature, le raccolte di arte applicata (ceramiche, oreficerie, avori, vetri, tessuti). In una delle torri quattrocentesche del castello, la Torre Tesori, sono esposte le opere più preziose e rappresentative del museo.
STORIA DEL PALAZZO MADAMA DI TORINO
Le mura di Palazzo Madama riassumono le principali tappe della storia di Torino. Sorge sull’ antica porta di accesso al castrum romano del I secolo a.C., la Porta Decumana, costituita da due grandi torri di dodici lati.
Nel corso del medioevo diventa la fortezza dei principi d’ Acaia, ramo laterale dei Savoia, e all’ inizio del Quattrocento Ludovico d’Acaia la trasforma in vero e proprio castello, costruendo due nuove torri, scale di collegamento tra i vari piani, e un cortile porticato.
Nei primi anni del Seicento il castello diviene residenza di Cristina di Francia, prima Madama Reale, e viene aggiunta una nuova facciata e la copertura del cortile interno che permette la realizzazione di un ampio salone di rappresentanza.
Nel 1675 vi risiede Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, seconda Madama Reale, che rimodella l’ appartamento del Piano Nobile e affida a Filippo Juvarra la costruzione dell’atrio con doppio scalone. Nel 1848 si tiene la seduta inaugurale del Senato del Regno, che sancisce l’ impegno dei Savoia nel processo di unificazione dell’ Italia.
Dal 1934 è sede del Museo Civico d’ Arte Antica di Torino.