Cambiare del tutto sfondo, affrontare temperature a volte eccessive e avere l’impressione, prima o poi, di vedere all’orizzonte qualcosa che in realtà non c’è: il classico miraggio. Nei grandi deserti del Sud del Marocco, si arriva in 4×4 esclusivamente, visto che servono delle auto in grado di superare il terreno sabbioso e impervio di questi paesaggi. Per chi, invece, vuole affrontare il percorso con fatica e senza alcun mezzo moderno, resta la possibilità di muoversi in sella ad un dromedario. Un vero e proprio mare di dune che formano l’Erg Chicaga.
Un tour ideale da queste parti, ovviamente piuttosto impegnativo, inizia da Zagora e procede su strada asfaltata solo per un breve tratto. Dopo l’avamposto di M’Hahid diventa solo sabbia. Due ore circa di cammino su strada pianeggiante e, ogni tanto, come in un film si trovano delle rare oasi. Il cammino è costellato pure dalla presenza di qualche campo tendato e da qui è più facile osservare le sfumature della polvere che va dall’ocra al giallo, al grigio, all’arancio. Non è il caso di spostarsi da soli in questo oceano sabbioso, ma a Marrakech sono moltissime le aziende che offrono supporto in questo senso. Lo stesso vale per le zone di Zagora e M’hamid. Sono tanti i percorsi alternativi che si possono scegliere e vanno da quelli a piedi, a quelli in cammello o in fuoristrada.
Pernottare dove il contatto con la civiltà sembra lontano anni luce è incredibile. Nei campi tendati si può scegliere di prendere parte alle tante proposte locali. Ci sono dunque uscite possibili dall’alba al tramonto con costi che non superano le 35 euro a persona. Si può optare, ancora per giri di una intera giornata, con noleggio di una jeep che però è un attimino più caro. Da non perdere, infine, l’Erg Chebbi, un mare di dune che sovrasta Merzouga.