Dedicarsi al dolce far niente su di una spiaggia di sabbia chiara di fronte ad un mare cristallino, alle Isole Cook può rappresentare una alternativa, tuttavia per i turisti che, invece, vogliono scoprire il luogo dove soggiornano non mancano le possibilità di girare. Da queste parti, ad esempio, si può organizzare un giro sull‘isola di Atiu che ospita il famoso Atiu Fibre Arts Studio, di Andrea Eimke. Quest’ultimo dal 1986 si occupa della promozione dell’arte tessile tradizionale e contemporanea di questo tratto di mondo. Nel laboratorio-atelier in molti giungono per acquistare tivaevae, variopinti patchwork con figure, quasi sempre, a tema floreale o vegetale. Si possono usare come copriletto e si possono comprare pure borse, arazzi e gioielli con i medesimi temi. Sono in vendita, poi, oggetti di artigianato e installazioni di arte contemporanea.
Tra le attrazioni culturali più interessanti di Rarotonga, c’è anche il Te Vara Nui Village. Qui si possono organizzare delle visite guidate per incontrare i Maori e comprenderne la loro storia, le tradizioni e le credenze. Troverete delle capanne dove si svolgono interessanti cerimonie, si pratica l’arte medica, le tecniche di pesca o di navigazione. Nel frattempo gli artigiani si esibiscono nell’arte dell’intaglio e del ricamo. Alla fine, si prende parte ad un banchetto di fronte a danze tipiche.Accompagnati da guide esperte, poi, potrete giungere nella foresta di Atiufino al Rimanau Burial Cave. Si tratta di una grotta sepolcrale carica di teschi e ossa umane. L’aspetto è macabro, ma per chi ama il genere, sarà possibile ascoltare leggende e racconti sulla loro possibile provenienza.C’è, infine, il Cook Islands Whale and Wildlife Centre di Avarua. Vi si trovano oltre 50 mostre sull’oceano e i suoi abitanti. Non mancano balene e squali. Si possono osservare dal vivo dai pesci agli insetti per un momento culturale molto intenso. Divertente vedere i Granchi del Cocco, capaci di spaccare questo frutto con le loro chele.