L’India va visitata molte volte per poterne scoprire ogni tradizione più particolare. Tra gli itinerari maggiormente suggestivi e particolari, c’è sicuramente quello alla scoperta del Ladakh, con vista sull’Himalaya. Riguarda certamente una parte del Paese più selvaggio e meno turistico dove tra valli desertiche e montagne altissime, riescono a convivere buddisti, musulmani e induisti.
Monasteri e templi qui la fanno da padrone, soprattutto nel capoluogo Leh, senza dimenticare i villaggi d’alta quota, dove respirare la profonda spiritualità della popolazione e ascoltare le leggende locali. La valle in questione si trova a 3.500 metri di altitudine. Questo comporta chiaramente delle notevoli differenze pure a livello di clima e quindi si può raggiungere tranquillamente persino in estate, tra maggio e settembre.
E’ il periodo questo in cui non piove mai e il clima è secco. Le temperature vanno tra i dieci gradi notturni ai 27 del giorno. La capitale Leh, si trova a a 3.500, circondata dalla maestosa valle dell’Indo. Vanta trentamila abitanti con mercati all’aperto pieno di frutta e verdura, una moschea, piccoli stupa e un antico Palazzo. Passeggiando per la città, le suggestioni non sono risparmiate. Colpirà il vostro sguardo praticamente tutto, a partire dai monaci nelle loro tuniche rosso porpora e contadini sorridenti con gerle traboccanti di fieno. Da qui, poi, potete spostarvi verso la Nubra Valley, una vallata, desertica, sabbiosa, incontaminata, il Pangong Tso, uno dei laghi più belli della regione e avvicinarsi anche ad una esperienza più spirituale. Gli antichi monasteri sono importanti, ma anche le comunità religiose. Non perdete Phyang con la sua lunghissima foresta di stupa, Stakna con il suo piccolo Tempio, Likir con la statua di Buddha e Lamayuru un complesso monastico incastonato in un paesaggio da fiaba.Dalla capitale a Delhi, ci sono 90 minuti di aereo. Un giro da non sottovalutare e in grado di regalare profonde emozioni al viaggiatore.