Chi sceglie l’India, si dice che in qualche modo sia chiamato da questa terra affascinante e carica di contraddizioni. Qualunque sia la verità, una delle città che di solito incontrerà sin da subito è Mumbai, che fino al 1995 si chiamava Bombay. Il periodo migliore per giungere da queste parti va da settembre ad aprile e il clima è tropicale umido. Le piogge vanno da giugno ad inizio settembre, ma se cercate più fresco, meglio giungere tra settembre e aprile appunto.
Per quanto riguarda i documenti, vi servirà un passaporto con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’arrivo nel Paese e il visto di ingresso. Quest’ultimo è necessario e può essere rilasciato solo dagli uffici diplomatico/consolari del Paese presenti in Italia. La valuta è la rupia indiana e non sono richieste vaccinazioni obbligatorie da effettuare prima di partire.
Per telefonare dall’Italia in India, dovrete comporre il prefisso 0091, mentre per chiamare dall’India al Belpaese componete il solito 0039 seguito dal numero. Le carte di credito sono accettate nei principali hotel, ma anche nei ristoranti e negli esercizi commerciali. In particolare, non dovreste avere problemi con Visa e Mastercard. In India non è diffusa l’abitudine delle mance, però è comunque buona norma dare qualche rupia se volete ottenere un buon servizio. Il fuso orario è di 4,30 ore avanti rispetto all’Italia e di 3,30 quando da noi è in vigore l’ora legale. Se giungete da queste parti, ci sono dei souvenir tipici che vi converrebbe non lasciarvi sfuggire. La kurta, per esempio, è la classica camicia indiana a girocollo con tre bottoni. Compratela possibilmente in cotone khadi, il filato che adorava il Mahatma Gandhi e che è comunque tradizionale. Potete optare per diversi colori e motivi, ma anche a maniche corte o lunghe. Il costo parte da circa 7,70 euro. In rupie corrisponde comunque a meno di 550, un prezzo piuttosto abbordabile.