Gli agenti di viaggio festeggiano la stagione estiva appena trascorsa e il responso è sostanzialmente negativo. Sono le cifre che parlano: complessivamente l’Italia perde il 10% di passeggeri e ciò malgrado la diminuzione del costo medio del pacchetto di viaggio, sceso ben al di sotto degli 800 euro con una diminuzione media del 6,4%. A riferire i dati, presentati nel corso di una convention promossa dalla Fiavet a bordo della Costa Concordia in navigazione sul Mediterraneo, è la GfK, colosso internazionale delle ricerche di mercato, che subito dopo l’estate ha effettuato una rilevazione delle vendite direttamente sul campo, andando ad intervistare 1.500 agenzie di viaggio. “Fortunatamente – ha sottolineato Matilde Soregaroli, Business Unit Director della GfK – ci sono settori che non solo non registrano segni negativi, ma crescono in percentuale in modo strepitoso. E’ il caso delle crociere che fanno segnare un +26% di passeggeri e un +27% di fatturato. Ma anche il lungo raggio è cresciuto, anche se in maniera più contenuta: (+2% di passeggeri e +5,5% di fatturato). In questo settore gli aumenti più vistosi sono stati registrati dal Nord America (Stati Uniti e Canada), che, complice la debolezza del dollaro, ha fatto registrare un altro indice strepitoso (+51,1% di passeggeri), con una incidenza sul lungo raggio del 12,5%, e dall’Oceano Indiano con un aumento del 2,9% di passeggeri e un +16,3% di fatturato, con una percentuale di share sul lungo raggio del 6,3%”. Anche la costa nord africana è andata molto bene, avendo fatto registrare un aumento del 18% dovuto, probabilmente, all’incidenza dei costi, di sicuro più contenuti, e alla formula di vendita (all inclusive). Per quanto concerne le destinazioni vendute in Agenzia, l’Italia si colloca sicuramente al prima posto con oltre il 35% delle preferenze, seguita dalle Canarie, Baleari e Grecia, mentre fra le Regioni italiane è la Sardegna ad essere stata maggiormente richiesta, seguita dalla Toscana e dalla Sicilia. Sul boom delle crociere si è soffermato, invece, Mario Martini, Senior Vice President di Costa Crociere. “Il mercato, ha detto, sta crescendo in Europa ad un ritmo considerevole: se nel 1995 i passeggeri erano stati un milione e nel 2005 3,3 milioni, nel 2010 saranno 4,1 milioni che saliranno nel 2015 a 5,2 milioni. E se il turismo è aumentato in generale, negli ultimi 10 anni, del 45%, le crociere hanno fatto segnare un indice di aumento del 220%. Il potenziale di mercato nel 2006 è stato valutato in 14,6 milioni di passeggeri, dei quali il 70% in America, dove la crociera viene vista come il top delle vacanze, il 23% in Europa e soltanto il 7% nel resto del mondo”. Interessanti i dati riguardanti le agenzie di viaggio che collaborano con Costa Crociere, secondo la quale “la distribuzione tradizionale è ancora quella meno onerosa”.
Via | Confcommercio