Le ricerche durano da anni e, molto spesso, hanno avuto esito negativo. Adesso, però, qualcosa è cambiato, la fortuna ha sorriso a quanti erano impegnati negli studi costanti per giungere alla Corazzata Roma e ne è stato ritrovato una parte del relitto. L’individuazione è avvenuta nel Golfo dell’Asinara, in Sardegna e l’imbarcazione è stata avvistata a circa 1000 metri di profondità e a circa 16 miglia dalla costa sarda. La Marina Militare ha confermato la novità e ha detto che sono stati ritrovati 5 pezzi di artiglieria antiarea che erano sul fianco della Corazzata. Quando è avvenuto il suo affondamento? Per la precisione nel 1943, a causa di due bombe tedescge e in quella occasione le vittime furono 1352.
Sono state girate pure delle immagini del relitto ad opera di Guido Gay, ingegnere che da molti anni conduce in zona sperimentazioni. Ha collaudato, infatti, una serie di apparecchiature di esplorazione da lui ideate e costruite. Ad aiutarlo un robot subacqueo, ‘Pluto Palla’ e ad altri strumenti imbarcati a bordo di un catamarano. Dopo l’individuazione il relitto della Corazzata Roma è stato quindi visitato.
Le immagini sono state poi verificate dal personale della Marina Militare ed è stata confermata “la inequivocabile coerenza delle immagini”, riprese per la prima volta il 17 giugno. Si tratta di artiglieria contraerea imbarcata sulla Corazzata, ritenuta uno dei più importanti sacrari del mare. 60 anni dopo circa si ritrova quindi la posizione della tomba del gioiello della Regia Marina, grazie al team di ricerca guidato da Francesco Scavelli della Bluimage Productions insieme alla Comex di Marsiglia, durante la quinta campagna di ricerca sui fondali dell’Asinara. Come ha confermato lo stesso Scavelli: “Tutto questo materiale è parte integrante di un progetto che include la realizzazione di un film documentario di livello internazionale, una mostra e una serie di altri eventi istituzionali in occasione del 70° anniversario dell’affondamento, che cade il 9 settembre del 2013″.