A Naturno, una località vicina a Merano, si trova la Chiesa di San Procolo, costruita nel VII secolo d.C. che è una tra le chiese più antiche del primo cristianesimo in Alto Adige e rappresenta uno dei più importanti tesori artistici d’Europa. Infatti al suo interno si trovano degli affreschi di valore inestimabile, come quello rappresentato nella fotografia di apertura. Poichè non tutti conoscono questo patrimonio culturale unico, è stato realizzato il progetto Procolo 12, che ricorre nell’anno del centenario dal ritrovamento degli affreschi più antichi, quelli di epoca pre-carolingia (VIII sec. d.C.).
Nel 1912 ci fu la lieta scoperta degli affreschi: furono infatti asportati gli strati di calce che erano stati applicati per disinfettare la Chiesa, che era stata scelta come luogo di sepoltura degli appestati durante l’epidemia del 1636. In quell’occasione tornarono alla luce quelli che rappresentano i tesori di maggior prestigio di San Procolo, per cui la Chiesa è diventata meta ambita per tutti gli appassionati d’arte, come gli affreschi dell’Uomo sull’altalena o delle Mucche. Si tratta di opere che appartengono al tardo Medioevo e sono state realizzate in stile gotico. Nel 2006 fu creato anche il Museo di San Procolo, che racchiude parte degli affreschi e alcune tombe di quello che veniva chiamato il cimitero della peste.
I lavori di San Procolo hanno ispirato numerosi artisti, tra questi Konrad Laimer che vive e lavora proprio a Naturno, dove ha il suo laboratorio. Laimer è un degno rappresentante dell’arte più nascosta del meranese e la sua peculiarità è di trovare gli spunti per realizzare i suoi lavori in ciò che lo circonda e talvolta il punto d’arrivo non è un gioiello o un’opera, ma un progetto che può durare più anni. Celebri sono palle di neve realizzate con il marmo di Lasa, località della Val Venosta, declinate in varie tipologie come anelli, pendenti, bracciali.