Da ottobre a marzo troverete le condizioni meteo migliori per giungere nella regione dell’Araucania, per cui se da tempo avete voglia di visitare il Cile più vero e meno scontato è il momento di pensarci sul serio. Quando arriverete in loco tra grandi parchi nazionali e una terra dall’atmosfera particolare, potreste aver voglia, dopo una escursione, di comprare qualche souvenir che vi ricordi al ritorno di questo splendido viaggio. Vediamo insieme che cosa viene prodotto di tipico:
- il manjar, ad esempio somiglia al dulce de leche che si gusta in tutta l’America del Sud, ma con connotazioni tipiche locali. Si fa cuocere il latte con lo zucchero fino ad ottenerne una crema dal sapore non troppo diverso dalle caramelle mou. Insomma buonissimo. Potrete spalmare il composto sul pane o anche provarlo da solo.
- il Cile è famoso da secoli per l’estrazione del rame. Pensate che oggi possiede addirittura il 40 per cento delle riserve mondiali. Moltissimi sono quindi gli artigiani che nel corso del tempo hanno iniziato a dedicarsi a quest’arte. Tutto ciò che è in vendita quindi è finemente cesellato e nei mercati e nelle fiere cittadine non avrete che l’imbarazzo della scelta in questo senso.
- il Pisco resta la bevanda tipica da queste parti, divisa in quanto a nascita con il Perù. Deliziosa questa acquavite ottenuta dalla distillazione di uve aromatiche che si può bere liscio o con qualche variazione. C’è, infatti, il noto Pisco Sour, a base di succo di lime, chiara d’uovo e zucchero. Una bottiglia costa circa 19 euro.
- mai dimenticare che i vini cileni sono considerati tra i migliori al mondo. Molto caratteristico e certamente da provare è il Casillero del Diablo. Il nome non è casuale, perché il suo produttore cercando un modo per evitare che i ladri visitassero le sue cantine, fece circolare la voce che queste erano infestate dal diavolo.