A un anno quasi dal sisma in Giappone che ha commosso il mondo intero, sembra che il rischio di un altro evento di tale proporzione non sia affatto da scartare. Gli abitanti si preparano a ricordare quel terribile momento che ha portato anche la spiacevole conseguenza di uno tsunami e della distruzione di parte del pericoloso impianto nucleare di Fukushima. Nel frattempo è arrivato pure un rapporto Centro per lo studio dei terremoti all’Università di Tokyo a rendere ancora più infelici gli animi e a preoccupare decisamente. Secondo quanto riportato sarebbe da innalzare parecchio la probabilità di un sisma di grandezza sette che potrebbe colpire a breve la stessa area. Insomma ci sarebbe da stare poco sereni, ma non è detto chiaramente che ciò avvenga.
In effetti , il lasso di tempo è piuttosto vasto dato che la terra potrebbe tremare ancora piuttosto violentemente entro i prossimi 4 anni e poi il Giappone si trova in uno degli angoli di mondo più a rischio in questo senso. Vi sarà capitato di vedere in questi mesi qualche video che mostra gli abitanti del tutto indifferenti di fronte alle continue sollecitazioni terrestri. In più, le costruzioni sono piuttosto adeguate al territorio e rimangono il più delle volte al loro posto. Questo, però non è accaduto nel marzo del 2011.
Su che cosa si basano le previsioni? Sono state fatte in base al numero di piccoli tremori della terra che, di solito, si fermano ad una media di 1,5 al giorno e che sono stati monitorati proprio a Tokyo a partire dal grande terremoto dello scorso anno. La frequenza attuale, sembra essere di circa 5 volte superiore alla norma. Insomma, prima, la possibilità che arrivasse un forte sisma si fermava al 70 per cento entro 30 anni mentre ora parliamo del 70% entro 4 anni. La città fu interessata da una manifestazione della terra molto violenta nel 1923 con il sisma 7.9 Great Kanto, con più di 100mila morti.