Nello Zimbabwe il clima è decisamente tropicale con la stagione secca e quella più piovosa. La prima va da aprile ad ottobre, mentre la seconda da novembre a marzo. Se volete giungere da queste parti e andare sul sicuro, con il sole alto nel cielo, insomma, sarebbe meglio prenotare nel periodo tra maggio e ottobre. Le zone turistiche del Paese di solito sono piuttosto sicure, ma è meglio evitare le parti rurali e, come sempre muoversi da soli in aree isolate. In più non ostentate ricchezza e non mostrate soldi e gioielli in pubblico.
Non è obbligatoria alcuna vaccinazione per entrare nello Zimbabwe, ma ce ne sono alcune che potrebbero rivelarsi utili a seconda dei vostri tour. In questo senso, quindi, sono consigliate quelle contro la difterite e il tetano, epatite virale A, epatite virale B, febbre tifoide, rabbia e profilassi antimalarica. Rivolgetevi al vostro medico curante, spiegando bene i dettagli della vostra vacanza e lasciatevi consigliare in merito. Consumate soltanto bevande calde e ben bollite o acqua e bibite da bottiglie sigillate. Per quanto riguarda, invece, il rischio malaria non è affatto remoto soprattutto da novembre a giugno nelle aree al di sotto dei 1200 metri. La zona più colpita è quella della Valle dello Zambesi.
Attenzione poi, perchè lo Zimbabwe con i suoi splendidi paesaggi e animali selvatici in libertà, nonostante il grande fascino che esercita sui visitatori resta uno dei luoghi al mondo più interessati dall’Aids. Altro consiglio utile è poi quello di stipulare una assicurazione sanitaria che preveda in primo luogo la copertura delle spese mediche e poi pure il rimpatri aereo sanitario in caso di necessità, così come il trasferimento in un altro Paese. Se volete stare del tutto tranquilli, infine, evitate di fotografare agenti di polizia, posti di blocco fattorie occupate o eventi particolari che potrebbero trascinarvi in situazioni piuttosto complesse.