Se il 2012 di sicuro non ci fa stare troppo tranquilli, nel senso che non crediamo alle ipotesi sulla fine del mondo ma in effetti qualche piccola angoscia ogni tanto disturba la nostra mente, di sicuro il Messico vanta una storia molto lunga, affascinante e misteriosa che vale la pena di conoscere. Partendo proprio del passato, per comprendere il significato di molti monumenti che tutt’ora ben si conservano nel Paese, è bene intraprendere un viaggio a ritroso che meglio racconti delle divinità che venivano adorate dalle civiltà dell’antica Mesoamerica. Una buona parte erano legate ai corpi celesti, in particolare al sole, alle stelle e alla luna mentre in altri casi il significato era prettamente astrologico. Non mancavano le divinità legate alla creazione, alla morte e alla vita quotidiana.Gli dei si veneravano e si temevano ma scopriamo insieme i principali:
- Tlaloc: era il principale dio messicano della pioggia e dei lampi con gli occhi sbarrati e la testa da giaguaro.
- Chac: era il dio maya sempre della pioggia e dei lampi e di solito si rappresentava sugli edifici.
- Quetzalcoatl: è il più famoso, detto dai Maya Kukulcan, che sembra un serpente piumato ed era una fusione tra l’uccello quetzal e il serpente a sonagli.
- Dei della creazione: nelle civiltà mesoamericane ne esistevano diverse versioni. Si pensava quindi che Tonacatecuhtli risiedesse nel 13° cielo o ancora più in alto con Tonacihuatl la moglie. Erano coloro che inviavano le anime dei bambini sulla terra.
- Dio del Sole:era una divinità associata al giaguaro che evocava la forza della stella luminosa.
- Dio degli Inferi: coloro che morivano di morte violenta arrivavano in uno dei vari cieli. Tutte le altre anime dovevano scendere i nove livelli dell’oltretomba e superare degli ostacoli, come credevano pure gli aztechi per raggiungere lo stadio più temibile. Il dio della morte aveva una figura scheletrica e inquietante.