Altavilla Milicia, comune siciliano che si trova in provincia di Palermo e che quasi mai viene nominato a livello monumentale, è invece un grazioso agglomerato di case con un pregevole Santuario che andrebbe compreso durante un soggiorno medio-lungo nel capoluogo della Trinacria. La sua origine dovrebbe risalire al 1621, almeno se ci limitiamo al palazzo del suo fondatore che è Francesco Maria Beccadelli di Bologna e alle poche casette che ne formavsno l’antico baglio già nel 1400. Oggi quell’area comprende Piazza Matrice.
Successivamente Altavilla Milicia cominciò a svilupparsi secondo un modello a scacchiera secondo le volontà del re spagnolo Filippo III.Gli abitanti si sono quasi sempre dedicati all’agricoltura in particolare alla cannamela, senza sottovalutare i vigneti, il sommacco, l’uliveto e il limoneto. Nel territorio, poi, non mancano certamente resti di costruzioni storiche realizzate direttamente dai normanni e dai saraceni. Qualche esempio? la chiesa di Santa Maria di Campogrosso detta “Chiesazza” in contrada S. Michele, fondata nel 1070 dal re Roberto il Guiscardo. Accanto vi sorgeva un monastero di monaci Basiliani a cui apparteneva. Poco distante sul torrente S. Michele, c’è il Ponte Saraceno, purtroppo abbandonato a se stesso. Lungo la costa ai piedi del paese non mancano, poi, tre torri di avvistamento saracene, mentre il centro abitato si sviluppa su un’area collinosa. Dal belvedere di Altavilla di nota un tratto di mare incantevole che va da Capo Zafferano alla Rocca di Cefalù.
Molti i visitatori che giungono attirati dal felice clima mitigato da mare e montagna, anche perchè oggi esistono intorno molti complessi turistici e una spiaggia con mare cristalino. Ecco perchè sta diventando una delle località estive più ricercate del palermitano, dopo qualche anno in cui era stata sostituita da mete ben più note. Importantissimo il Santuario della Madonna della Milicia dove è collocato il quadro della Madonna che sembra sia arrivato dal mare e intorno al quale fioriscono molte leggende.