Chi non ha mai sentito parlare almeno una volta della Martinica, una delle più belle isole dei Caraibi? Tra giardini e fauna incredibile è ancora oggi ricordata come l’Isola dei Fiori come la chiamarono gli Amerindi. La sua foresta pluviale conserva dei colori molto intensi, facendo da contrasto alle splendide spiagge e ad una cultura tipicamente creola. Il visitatore che vi giunge, viene colpito dal verde brillante a perdita d’occhio che scende a valle dal Mont Pelée, l’unico vulcano attivo dell’area e ricopre le cime dei Pitons du Carbet. Più in basso ecco spiccare le piantagioni di banani.
Nella pianura centrale, verso est da Fort-de-France, capitale dell’isola situata sulla costa occidentale si produce la canna da zucchero. Al sud, invece, tra aree collinari si trovano spiagge e località balneari. La Martinica, a quanto pare, fu visitata da Cristoforo Colombo nel suo quarto viaggio, ma sembra che l’abbia avvistata prima dandole tale nome. Le donne lo accolsero al grido di Madinina e secondo alcune credenze, potrebbe trattarsi proprio di una tale storpiatura che ha dato vita al termine Martinica. Il navigatore ed esploratore, comunque, ne descrisse minuziosamente le bellezze facendo venir voglia a tutti di poterla un giorno vedere. E’ possibile, però che si tratti pure di un semplice omaggio a San Martino.
Nel 1861, la capitale amministrativa della Martinica fu stabilita a Fort Royal, oggi Fort-de-France, ma il fulcro dell’isola rimase Saint Pierre, un bel porto ai piedi del Mont Pelée. Quest’ultimo è rimasto indimenticato soprattutto a partire dal 1902, quando eruttò distruggendo la città di Saint Pierre e uccidendo tutti i 30.000 abitanti tranne uno. Oggi qui la vita è tornata quasi quella di prima ma l’area è un pò l’ombra di se stessa. Fort-de-France, invece, è in pieno sviluppo ed è una città portuale con oltre 100.000 abitanti, mentre la capitale sta giungendo alle pendici delle colline boscose locali. Per visitarla al meglio vi occorrono circa 4 giorni.