Delhi, Agra e Jaipur rappresentano tre luoghi incantevoli dell’India, ricchi di storia e monumenti e inseriti tutti nell’area del cosiddetto Triangolo d’oro. Cosa si mangia da queste parti? La gastronomia locale è molto ricca e varia e soprattutto a Delhi, non mancano i ristoranti che propongono piatti legati un pò a tutto il Paese se volete avere una idea generale di cosa si dilettano a preparare tra i fornelli gli indiani, in ogni caso i sapori sono prettamete simili alla cucina mughlai, che ha origine dalla dinastia islamica dei Gran Mogol. Il periodo di maggiore splendore e ricchezza di tali regnanti fu tra il Cinquecento e l’Ottocento e tra i piatti tradizionali non mancano ad esempio il kebab, le kofta, polpettine preparate con varie carni, il pulao, il riso in brodo speziato con eventualmente verdure e carni e il biryani, il riso basmati con carne, pesce, uova, verdure e spezie. Come dolci provate la faluda, con semi di basilico, sciroppi di frutta, zucchero e gelato.
Ottima poi la cucina dell’Uttar Pradesh con Agra al primo posto, influenzata in particolare dalla tradizione mughlai. La samosa resta grande protagonista a tavola amata pure dagli stranieri. E’ il classico fagottino fritto molto friabile con ripieno di patate,cipolle, piselli, lenticchie e carne di manzo o di pollo. In pochi sanno che ne esiste pure una versione dolce, il gujia, ripieno di un composto fatto di latte addensato e zuccherato, la khoya.
La cucina del Rayasthan si è modificata proprio per il territorio particolarmente arido, con un abbondante uso quindi di latte e spezie visto che mancano verdure e acqua. Oggi i piatti, estremamente gustosi, sono diffusi pure altrove a cominciare dal safed maans, cioè “carne bianca”. Parliamo di montone con curry di anacardi e mandorle pasta di cocco e pepe bianco. Il più delle volte si completa con semi di papavero.