Vacanze verdi anche in città, con percorsi all’insegna della sostenibilità con cibi bio in piccoli locali trendy, oppure assaggiando i menù firmati dai grandi chef sempre più impegnati a rendere la tavola un esempio di sostenibilità. A Copenhagen si può scoprire la città con un safari in bici con una guida dedicata, oppure scoprire gli edifici storici lungo i canali del centro a bordo di un kayak con una sosta in uno dei caffè caratteristici di Christianshavn ,oppure fare shopping bio su un risciò, scegliendo per dormire un hotel ecosostenibile, magari uno di quelli che hanno ottenuto la Green Key. Intanto l’obiettivo dell’amministrazione è quello di far salire in pochi anni al 90% il consumo del biologico con il progetto Environment Metropolis.
Orti, piste ciclabili e ristoranti bio
E crescono gli orti in città, sullo stile di Michelle Obama, anche se bisogna dire che sono nati qui i primi cultori del bio e del km zero. E aumentano le piste ciclabili con oltre 200 km a disposizione delle due ruote, con una segnaletica dedicata e un’onda verde per i ciclisti nelle ore più trafficate e così Copenhagen si guadagna il titolo di migliore destinazione turistica per il 2011 votata dai consumatori europei dell’European Consumers Choice. Mentre diventa sempre più verde lo stile di vita di tutti i giorni, i locali, i ristoranti e gli hotel di Copenhagen si vestono sempre più green.
La filosofia biologica
Nella zona dei macelli, la sfida l’ha lanciata il ristorante Bio Mio che assicura ‘una coscienza assolutamente biologica’ dalla falegnameria ecologicamente certificata, ai detersivi meno inquinanti, alle tecnica di cottura all’insegna del minor consumo possibile oltre, naturalmente, alla qualità dei menu che si può controllare dalla cucina aperta tutta a vetri come l’ha voluta il suo proprietario Karsten Hoydal. Intanto gli chef stellati fanno a gara per inventare piatti sempre più bio, come il celebre cuoco Rasmus Kafoed che ha da poco riaperto il Geranium 2, specializzato nella gastronomia biologica. Kafoed, che ha vinto il Bocuse d’Or World (il campionato mondiale degli chef), presenta una cucina biodinamica e assolutamente bio al 100% e dall’ottavo piano del suo ristorante si gode una splendida vista sul parco nel quartiere di Osterbro. C’è poi un altro luogo da non perdere: la panetteria biologica di Bo Bech che prende il nome da questo chef alchimista e inventore che ha ideato il ristorante Geist nell’elegante piazza di Kongens Nytorv con un concept originalissimo che ha appena aperto i battenti l’11 aprile e che è il nuovo angolo per i gourmet; un debutto che sigla anche il ritorno di questo stellatissimo chef ormai icona della cucina danese. Sempre lungo l’itinerario bio di Copenaghen, c’è la trattoria Marv og Ben creata dai due cuochi Frederik Nilsoon e Frederik Hvidt che ha aperto da alcuni mesi e dove i piatti sono preparati con gli ingredienti del loro giardino biodinamico nel nord della Selandia.
Ristoranti a tutto bio
Nello stesso quartiere, si trova Biom, un piccolo locale dove perfino i dipinti sui muri sono rigorosamente biologici. I due proprietari Brian Johansen e Soren Hansen hanno dichiarato guerra ai cibi con tracce di pesticidi e sono riusciti a creare menù di qualità a prezzi moderati senza nascondere che la sfida si può vincere senza conti troppo salati. Continuando nel bio-tour una sosta imprendibile è al Soupanatural nell’area di Norrebro: qui tutto è bio e le bevande vengono servite in bicchieri e piatti biodegradabili. Per il suo impegno, Saoupanatural è stato insignito del titolo del locale ‘più coscienzioso’ di Copenhagen.
Sul pittoresco canale di Nyhavn si incontrano i pionieri del movimento biologico al ristorante Cap Horn, uno dei primi ad aver sposato la cultura bio. Qui i vini, i soft drink e la birra sono bio e anche il caffè segue lo stesso codice.
Fast food ecologici
A Copenhagen si trovano anche gli hot dog ecologici e così dietro alla torre tonda la Runde Tarn si può assaggiare un fast food al 100%: hot dog piccante, pane con lievito naturale e contorno di purè di radici vegetali.
Pub e mercati
Per chi ama la birra c’è il bio birrificio Norrebro Bryghus in una ex fabbrica di ferro con un ristorante a due piani dove si assaggia una birra a impatto zero la ‘Globe Ale’. Copenhagen si prepara anche ad avere un nuovo mercato che sarà anche una grande attrazione: entro la fine dell’anno nella piazza Israels Plads ci sarà un’area pavimentata con i chioschi delle verdure certificate tra i quali verranno piantati decine di alberi di tiglio facendo rinascere in chiave bio questo vecchio mercato nato nel 1856. Per chi vuole scoprire anche i prodotti a km zero, ci sono le gite fuori porta che portano alle fattorie biologiche come quella di Krogerup Avlsgaard a nord di Humlebaek a circa 35 km da Copenhagen dove si assaggia un ottimo brunch nel week end. La struttura incastonata in un panorama magnifico è sotto l’egida del Ministero dell’Ambiente danese e l’intera zona sta per diventare riserva protetta.
Le fattorie
Per assaggiare prodotti bio di alta scuola si può raggiungere la fattoria Fuglebjerggard nella Selandia, dove ha deciso di stabilirsi Camilla Plum la famosa scrittrice danese di libri di cucina e conduttrice tv., inoltre il marito Per Kolster produce anche una splendida birra. Sempre nella Selandia, si trova il villaggio ecologico Dyssekilde. Qui 130 persone hanno scelto di vivere all’insegna dell’ecosostenibilità. L’architettura è tutta incentrata sul contenimento dei consumi e sul riciclo. Si mangia biologico ed è ormai la patria di artisti, intellettuali e di chi vuole vivere davvero secondo il dettato green. Qui dal pane al caffè è tutto rigorosamente controllato e rigorosamente eco.
Gli hotel ecologici
Anche per dormire c’è un’ampia scelta bio. Tornando a Copenhagen, si può alloggiare in uno degli hotel della catena Scandic, la prima ad aver intrapreso la strada della ‘coscienza ecologica’ e oltre ad aver da tempo eliminato le bottiglie di plastica e quasi tutti gli elementi inquinanti, da quest’anno ha introdotto gli abiti ecologici e le divise bio per il suo personale.
Mentre l’hotel Alexandra, noto per i suoi interni design e per i suoi pezzi firmati da archistar come Arne Jacobsen, si è aggiudicato la Green Key un certificato che ne attesta l’adempimento ai codici bio dall’arredo ai cibi. Per i più ortodossi del bio c’è il Crowne Plaza Copenaghen Towers, aperto due anni fa, che è una struttura a totale impatto zero: tutte le superfici sono ricoperte da pannelli solari high tech e il riscaldamento e raffreddamento è possibile grazie ad un collegamento che sfrutta le temperature delle falde acquifere.
I tour in bicicletta
Per un tour all’insegna del verde diventa quasi obbligatorio girare la città in bicicletta e molti hotel le offrono a noleggio a 13 euro al giorno. Per un un safari a due ruote lungo le vie di Copenaghen c’è l’Agenzia Copenaghen Tours.