Solo nelle scuole superiori le gite scolastiche ogni anno coinvolgono 1,3 milioni di studenti e generano un fatturato di circa 370 milioni di euro. Il turismo scolastico si concentra prevalentemente tra marzo e aprile: in questo periodo avviene, infatti, l’80% dei viaggi complessivi e l’autobus si conferma il mezzo di trasporto piu’ usato (oltre il 60%) anche se negli ultimi anni l’aereo ha guadagnato posizioni, grazie al proliferare dei voli low cost.
In gita all’estero
Non e’ un caso che negli ultimi anni, secondo i dati del Touring Club, le mete straniere hanno superato quelle italiane. Si viaggia per motivi storico-artistici (90,9%) e per conoscere culture straniere (44,2%). Seguono a grande distanza i viaggi che hanno un legame con la natura (13, 3%), l’archeologia (10, 9%), la scienza (7,3%) e, in ultimo, lo sport (2,4%). Questa importante fetta del mercato turistico ha fatto registrare ultimamente una flessione. Certamente a causa della crisi economica. Ma non solo.
I viaggi di istruzione
Secondo la rivista specializzata Tuttoscuola i viaggi d’istruzione hanno subito una flessione (-17,3% nel 2009) anche per la soppressione dell’indennita’ di trasferta per i docenti accompagnatori e per il crescente timore tra le famiglie che possano verificarsi incidenti.
E i ‘fuoriprogramma’ – come quello che ha coinvolto gli studenti del liceo scientifico ‘Zanelli’ di Reggio Emilia finiti in ospedale per un’intossicazione – possono purtroppo capitare.
Gli intoppi
Lo scorso aprile i vigili urbani hanno proceduto a una serie di controlli a tre pullman che si accingevano a partire da una scuola elementare di Torre del Greco e la gita e’ stata annullata: a un mezzo non funzionava la retromarcia, a un altro un indicatore di direzione e i pneumatici risultavano decisamente usurati.